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FUTURE PERFECT di PAMELA BREDA AL MAMbo

In prima visione assoluta, il film dell’artista Pamela Breda, intitolato Future Perfect. Al termine dello screening interverrà l’artista in un dialogo con il curatore Carlo Sala.

Sarà presentato mercoledì 20 ottobre 2021 alle ore 18 al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna in prima visione assoluta, il film dell’artista Pamela Breda (1982), intitolato Future Perfect. Al termine dello screening interverrà l’artista in un dialogo con il curatore Carlo Sala.

L’evento, promosso da FMAV Fondazione Modena Arti Visive e MAMbo, fa parte del progetto “The Quintessence”, tra i vincitori della settima edizione del bando Italian Council, promosso dal Ministero della Cultura per la valorizzazione dell’arte italiana, già protagonista di una mostra a cura di Daniele De Luigi a Modena nell’estate 2021.

In un futuro non meglio precisato, questo il tema alla base di Future Perfect, un misterioso centro di ricerca ospita analisi ed esperimenti legati allo spazio interstellare. Asteroidi e pietre provenienti da altre galassie vengono studiati assieme ad immagini di quasar e galassie lontane. Una pietra di apparente origine extraterrestre è conservata come una preziosa reliquia all'interno del centro di ricerca. Al fine di scoprirne l'origine, viene realizzata una missione al di fuori del sistema solare.

Il film, che entrerà a far parte della collezione Galleria Civica del Comune di Modena, gestita da FMAV, sarà inoltre disponibile in streaming sul sito web www.fmav.org a partire dal 27 al 31 ottobre 2021.

Il 27 ottobre, inoltre, FMAV presenta presso Palazzo Santa Margherita (ingresso libero), due trittici, costituiti da 6 fotografie inedite, di Pamela Breda tratte da Future Perfect, che entreranno anch’esse a far parte della collezione. Queste nuove acquisizioni saranno esposte nelle sale superiori di Palazzo Santa Margherita fino al 30 gennaio 2022 assieme ad altre opere dalle collezioni FMAV.

The Quintessence è tra i vincitori della settima edizione del bando Italian Council, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura per la valorizzazione dell’arte italiana nel mondo. Il progetto, che vanta una importante rete internazionale di partner tra l’Europa e gli Stati Uniti, è realizzato dalla Kingston University di Londra in partnership con FMAV Fondazione Modena Arti Visive.

Il progetto è realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (VII edizione, 2019), programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Pamela Breda (Vittorio Veneto, 1982) è un'artista e ricercatrice attiva tra Londra e Milano. Ha conseguito un Master in Storia dell'Arte presso l'Università Ca’ Foscari di Venezia, un Master in Arti Visive dell'Università IUAV di Venezia e un PhD presso la Kingston University di Londra. Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive in numerosi paesi, tra cui Regno Unito, Austria, Belgio, Finlandia, Colombia, Svizzera, Stati Uniti oltre che in Italia, e i suoi film sono stati presentati in vari festival internazionali. Per il suo lavoro ha ricevuto diverse borse di studio e riconoscimenti, ed è stata nominata artista in residenza presso numerose istituzioni d'arte in tutto il mondo, tra cui ricordiamo il Pratt Institute di New York e la Cité Internationale Des Arts di Parigi.

Mercoledì 20 ottobre alle ore 18

Future Perfect di Pamela Breda

Proiezione e talk con l’artista

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, sala conferenze

Via Don Giovanni Minzoni 14, Bologna

Accesso all'incontro su prenotazione obbligatoria telefonando allo 051 6496611 fino ad esaurimento posti disponibili.

Per accedere al museo è obbligatorio presentare il green pass alle casse.

www.mambo-bologna.org

Mercoledì 27 ottobre

Streaming del film su fmav.org (fino al 31 ottobre 2021)

Focus delle opere in collezione (fino al 30 gennaio 2022)

FMAV - Palazzo Santa Margherita, Corso Canalgrande 103, Modena

h.11-13 I 16-19

Ingresso libero il mercoledì

Con il sostegno di Italian Council, Direzione Generale Creatività Contemporanea, Ministero della Cultura

In collaborazione con Kingston University, Londra

 



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aA29 Project Room in collaborazione con ShanghART Gallery presenta LIU YI AMONG THE CROWS

La prima mostra personale in Italia dell’artista cinese dell’artista cinese Liu Yi.

AMONG THE CROWS è la prima mostra personale in Italia dell’artista cinese Liu Yi (1990, Ningbo, provincia di Zhejiang, Cina). Sarà visibile dal 21 ottobre al 21 novembre 2021. L'inaugurazione sarà giovedì 21 ottobre, dalle ore 18 alle 21 

aA29 Project Room riprende l’attività espositiva neglispazi di Piazza Caiazzo a Milano. La mostra è realizzata in collaborazione con ShanghART Gallery e presenta 11 opere multimediali eimmersive che sperimentano diversi linguaggi, dal disegno e pittura a inchiostro tradizionale cineseall’animazione e live-action, fino a installazioni di grandi dimensioni dove si connettono diversi media.Influenzata dalla lunga tradizione di interazioni tra cinema, animazione e arte contemporanea tipica dellacultura cinese, la ricerca di Liu Yi nasce dai primi film d'arte cinese per arrivare all'animazionesperimentale, muovendosi agevolmente tra diverse discipline artistiche.Tra i suoi ultimi lavori, A Crow Has Been Calling for a Whole Day (2016) è un documentario creativorealizzato sotto forma di diario di viaggio, una rielaborazione dell’esperienza particolarmente toccantevissuta dall’artista in India, nel novembre 2015.

L’installazione si compone di diversi tessuti tesi e dipinti,che dividono lo spazio della galleria, e sulla quale l’artista proietta un film che è una combinazione alcontempo di live-action e di fluenti animazioni realizzate a mano con inchiostro cinese, unarestituzione a metà tra la realtà e l’immaginazione, che esprime il dramma e le profonde emozioniumane che l’artista ha percepito sui volti delle persone indiane.Il pubblico è chiamato a camminare attraverso l’installazione e a osservare i dipinti statici e le immaginiin movimento, lasciandosi impressionare e travolgere, come in un passaggio repentino in un’altradimensione spazio-temporale.

The Earthly Men (2017) è invece un’indagine filosofica sull’umanità, realizzata disegnando su diversistrati di sottile carta di riso, materiale organico che si altera con l’umidità dell’inchiostro e aggiungendoalle animazioni una componente materica. L’orientamento verticale dell’immagine proiettata ricorda ilmodo dinamico e odierno di filmare con il cellulare. Della stessa serie sono presenti in mostra anche dellelightbox che, attraverso la sovrapposizione ciascuna di sei disegni su carta di riso, rivelano un’immagineviva e vibrante, uno stato dell’essere umano transitorio e fluido che non si trattiene e che spesso si faticaad accettare. AMONG THE CROWS diventa così un momento di approfondimento e di conciliazione tra due linguaggiapparentemente distanti come la pittura a inchiostro e il film.Le opere di Liu Yi plasmano lo spazio espositivo di aA29 Project Room rendendo lo spettatore partedel lavoro, partecipe del mondo che l’artista immagina. Liu Yi interpreta la sfida universale e senza tempodello scontro tra realtà e immaginazione, per arrivare all’essenza dei sentimenti e delle passioni umane.“Sono rimasta molto colpita dai corvi in India. Si possono vedere ovunque. Non hanno paura dellepersone o delle auto che passano. Il gracchiare magico dei corvi attraversa tutta la città. C'è un’affinitàtra loro e le persone sdraiate per strada ovunque, con un atteggiamento di sopravvivenza, come senessuno fosse nelle vicinanze”.

Liu Yi sa come esprimersi e non si concentra solo sulla tecnica, ma soprattutto sulle persone, su comeesse vivono e interagiscono tra di loro nella società. È curiosa del mondo e ispirata dall'incontro condiversi tipi di culture. Esplora costantemente la natura dell'essere umano e il suo viaggio attraverso lavita. Lo spettatore è così accompagnato dall’artista in un viaggio attraverso i mondi paralleli che lei stessacrea e il suo potere percettivo coinvolge tutti i sensi. ”Gerben SchermerLiu YiNata nel 1990 a Ningbo (Cina)Si è laureata alla China Academy of Fine Arts - School of Intermedia Art per la laurea triennale e ha ottenuto un Masterpresso la China Academy of Fine Arts, rispettivamente nel 2012 e nel 2016. Attualmente vive ad Hangzhou. "I primi filmd'arte cinese e l'animazione sperimentale" sono la sua principale direzione di ricerca. Le sue opere video includono "Originof Species", "Chaos Theory", "A Travel Inward", "Into The Void", "A Crow Has Been Calling for a Whole Day" ecc. Sviluppadifferenti media attraverso l’animazione e realizza installazioni ambientali e site specific per riflettere sulla sua esperienzadi vita quotidiana e per scoprire le molteplici possibilità dello spazio espositivo a entrare in sintonia con i soggetti delle sueopere. Attraverso i suoi progetti eclettici, il pubblico è chiamato a scoprire un mondo differente e parallelo. Nel 2017 "A Crow Has Been Calling for a Whole Day” è stato selezionato e presentato all’ Animation Film Festival (HAFF) e ha ricevuto,in seguito, una “Special Recommendation” dell’ Hua International Short Film Festival. Liu Yi è stata invitata a partecipareal SeMa Nanji Residency Project, ospitato dal Seoul Museum of Art di Seoul nel 2018. Nel 2019 invitata alla Royal Abbeyof Fontevraud, Residenze di Artisti Anjou, lo stesso anno è stata invitata anche a partecipare alla giuria del Festival delCinema d'Animazione di Cipro. L'opera video "Chaos Theory" fa parte della collezione di White Rabbit, ContemporaryChinese Art Collection.

 



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Contemporaneamente Roma 2021 progetti ed eventi per esplorare i linguaggi più innovativi della scena culturale

Un cartellone di interventi di street art, talk, concerti, performance, danza, laboratori, passeggiate urbane e molto altro, per ripensare gli spazi dell’Urbe. 

Eventi dal 15 ottobre al 31 dicembre; creare occasioni di incontro e dialogo, ripensare gli spazi cittadini, stimolare la riflessione e, soprattutto, dare spazio alle visioni e ai linguaggi più innovativi dell'arte, per esplorare i fermenti della scena romana e guardare al domani, riconfermando Roma come riferimento della cultura contemporanea. Questi gli obiettivi della quinta edizione di Contemporaneamente Roma 2021. Sono 42 i progetti risultati vincitori dell'Avviso Pubblico Triennale “Contemporaneamente Roma 2020 – 2021 – 2022” con attività che coinvolgono tutti i municipi. Nel programma progetti di street art, performance, danza e teatro di ricerca, sperimentazione, fotografia, nonché cinema, visual art, scrittura al femminile, poesia, musica, laboratori, passeggiate urbane e tanto altro. Sguardi differenti sull'Urbe e nuove “voci” che la raccontano.

LA CAMPAGNA

Dopo l’opera di Umberto Prencipe, Nuvole di giugno, datata 1925, nella collezione della Galleria d’Arte Moderna, scelta per la campagna dell’Estate Romana, con l’intento di invitare il pubblico alla riscoperta delle collezioni del Sistema Musei di Roma Capitale, ora a fare da immagine guida di Contemporaneamente Roma sarà l'opera eseguita nel 2011 da Guendalina Salini, Non troverai mai i confini dell’anima, stampa fotografica su alluminio, custodita al MACRO. Un ulteriore spunto per riflettere sulle tante opportunità di arricchimento culturale che offre la scena romana, sollecitando il pubblico a fare di ogni evento un’occasione per rileggere la città e meditare sul modo di viverla.

I VINCITORI DEL BANDO

Il cartellone è articolato e propone decine di appuntamenti fino al 31 dicembre. Tra le iniziative in partenza nel mese di ottobre, Art Stop Monti, a cura di Nufactory, progetto nato nel 2017 in collaborazione con ATAC: questa edizione vedrà succedersi, ogni due settimane, i lavori degli artisti Leonardo Crudi, Er Pinto, Lucrezia Di Canio, Michela Picchi, Guerrilla Spam, Fontanesi. Ciascun artista si cimenterà nella realizzazione di un progetto originale per i cartelloni presenti nella stazione Cavour della Metro B. A Leonardo Crudi viene inoltre affidata la realizzazione dell’opera semi-permanente sul tetto della stazione. Nel programma anche cinque talk sui canali web della manifestazione e due performance musicali dal vivo.

Dalla street art alla fotografia, sempre all’insegna del legame con il territorio.

La seconda edizione della manifestazione La mia città è un giardino, a cura di Zip_ Zone di intersezione positiva, vedrà iniziare a breve lo studio del progetto fotografico per la realizzazione delle opere a cura del collettivo di fotografi Arcipelago-19. La mostra poi sarà composta da stampe di grande formato affisse sulle pareti di alcuni box presso tre mercati nel XII Municipio.

Imminente anche l’avvio di Inside Out Contemporary Dance, a cura del Balletto di Roma, con un calendario di eventi per promuovere la danza contemporanea attraverso inedite modalità di visione e partecipazione, tra prove aperte e talk, convegni, workshop e laboratori.

Teatro, cinema e narrazione conquistano la scena grazie a più progetti.

Il Rebibbia Festival, curato dall’associazione culturale la Ribalta Centro Studi Enrico Maria Salerno, vede in programma una pluralità di attività culturali rivolte alla popolazione detenuta e non solo, con laboratori di sperimentazione artistica in ambito teatrale, cinematografico e delle arti visive, prove aperte, eventi Live Streaming, mostre virtuali, archivi online e proiezioni cinematografiche, alcune in programma nella Festa del Cinema di Roma.

La manifestazione Storytelling nell’Oltre Aniene, a cura dell’associazione culturale Riverrun, ha l’obiettivo di promuovere interventi artistico-culturali che permettano una rinnovata interpretazione degli spazi del Tufello, attraverso un percorso che punta alla trasformazione del territorio partendo dall’interazione tra esperti, creativi, artisti e realtà territoriali.

In cartellone, interventi urbani, laboratori e panel culturali in presenza e trasmessi in streaming per il pubblico. Fabulamundi Playwriting Europe, a cura di PAV, al nono anno di programmazione internazionale con il suo focus sulla drammaturgia contemporanea europea, articolerà la sua eterogenea offerta di laboratori, incontri e spettacoli sia in presenza che online.

Il Teatro Belli presenta Trend Nuove frontiere della scena britannica, alla ventesima edizione. La rassegna, unica in Italia interamente dedicata alla drammaturgia contemporanea inglese, vede in cartellone attori e registi affermati affiancati da giovani ed esordienti, caratterizzati dai più diversi linguaggi artistici.

Ancora palcoscenico. Il progetto Puro Teatro, a cura dell’associazione culturale Teatro Rebis, è una rassegna “senza fissa dimora” che unisce alla programmazione incentrata sullo studio e la scoperta della scena contemporanea la creazione della compagnia “Cactus formazione teatrale giovanile”. Il percorso è arricchito tramite laboratori di alta specializzazione teatrale e residenze artistiche.

L’associazione culturale I-Drama Aps presenta la piattaforma digitale I-Drama, con dieci spettacoli teatrali trasmessi in streaming e successivamente registrati per una loro visione permanente, nonché sei laboratori di video-making, fotografia, con contest creativi e di comunicazione digitale. Il progetto guarda alle tecnologie del web per incentivare la fruizione del Teatro e delle altre forme di produzione e comunicazione culturale.

Spettacoli teatrali, concerti, letture e una mostra fotografica compongono il programma di Flautissimo 2021, a cura dell’Accademia Italiana del Flauto, che si svolgerà tra il Teatro Palladium, la Biblioteca Vaccheria Nardi, il Parco degli Acquedotti e le Officine Fotografiche. Tra i protagonisti, oltre a grandi maestri del flauto, Giorgio Tirabassi, Peppe Servillo, gli Avion Travel, Fabrizio Bosso, Valentina Cervi, Iaia Forte e Anna Ferraioli Ravel.

Il festival di scrittrici inQuiete, a cura dell’associazione Mia, al Pigneto, nato per valorizzare il talento femminile, è dedicato alle donne che scrivono, alle lettrici ma anche ai lettori. Vari i format, dai Ritratti di signora in cui scrittrici del presente raccontano scrittrici del passato, ai confronti tematici costruiti a partire dalle opere, fino alla divulgazione letteraria immediata e coinvolgente, senza dimenticare le presentazioni delle ultime uscite editoriali.

Non mancano iniziative per i più piccoli. È concepito per stimolare la creatività e far giocare bimbi di tutte le età il programma di Urban Ludmobile, ludoteca viaggiante di Ruotalibera Cooperativa Sociale Onlus. Gli artisti propongono laboratori, giochi, piccole performance di circo, letture e attività concepiti per favorire la socializzazione e rivitalizzare gli spazi quotidiani nei quartieri più periferici promuovendo occasioni di incontro tra i bambini ed adolescenti.

Spazio anche alla musica emergente di qualità in Su:ggestiva. Musica pura per luoghi straordinari, prodotta dall’Ass. Cult. ARTmosfera e realizzata anche quest’anno nella splendida cornice del Parco Archeologico dell’Appia Antica. In programma anche visite guidate del Parco e laboratori per bambini.

Tante altre manifestazioni partiranno a novembre e dicembre. In allegato l'elenco completo dei progetti vincitori.

ROMA VISIVA 2021

Continua sul web la rassegna Roma Visiva 2021. Dopo il successo in presenza alla Casa del Cinema, è possibile ora rivivere i momenti principali della tre giorni – dall’8 al 10 settembre - dedicata alle storie di talenti artistici al femminile attraverso il racconto presente sulla pagina https://culture.roma.it/roma-visiva-2021-il-racconto/. Per chiunque non avesse avuto l’occasione di partecipare sarà possibile recuperare i molti interventi della manifestazione attraverso un ampio catalogo online di video interviste con alcune delle protagoniste presenti. Da Greta Boldorini con un approfondimento sulla figura della libraia e fotoreporter Agnese Di Donato, a Sophie Chiarello e il suo progetto fotografico realizzato durante il lockdown; dalla performance di Maria Crispal per riflettere sul ruolo della donna e sul suo corpo, a Livia Fabiani che ha indagato il ruolo delle street artist nel panorama contemporaneo; dall’artista visiva Laura VdB Facchini che racconta due pioniere dell’arte, Mimì Quilici Buzzacchi e Laura Grisi, a Elisa Francesconi che si è concentrata sulle opere di Elisa Magri.

E poi ancora la fotografia di Ghitta Carrell e le scelte avanguardistiche di Topazia Alliata, al centro del focus rispettivamente di Lidia Giusto e Silvia Lamia, Maria Luisa Maricchiolo e Chiara Pasanisi; o la presentazione del libro di Cornelia Mittendorfer Wissen.sapere, concepito come un viaggio fotografico attraverso le città; o ancora il progetto presentato da Marina Rivera sul percorso di artiste argentine residenti a Roma. E infine la storica rivista NOIDONNE che ha dialogato con la scrittrice, regista e documentarista Gabriella Romano per approfondire il suo lavoro incentrato sulla narrazione del femminile. A corredo degli interventi si può ancora ammirare l’immagine scelta per la campagna della rassegna, il dipinto di Ettore Titto, Il vento, datato 1909 e conservato nella collezione della Galleria d’Arte Moderna.

I GRANDI APPUNTAMENTI

Nel programma di Contemporaneamente Roma 2021 l’offerta culturale delle Istituzioni culturali capitoline che, fino al 31 dicembre, propone eventi rivolti a differenti fasce d’età spaziando su tutti i generi e i linguaggi dell’arte.

Forte l’attenzione per il grande schermo. È giunta alla sedicesima edizione la Festa del Cinema di Roma, che prende il via proprio in queste ore. Nella Selezione Ufficiale, ventitré film. Poi, Incontri Ravvicinati con autori, attori e protagonisti della cultura italiana e internazionale, Retrospettiva, Restauri, Omaggi e tanti altri eventi. Il pubblico avrà a disposizione numerose sale, dall’Auditorium Parco della Musica al MAXXI e alla Casa del Cinema, da Palazzo Merulana al Teatro dell’Opera di Roma fino a Scena. Torneranno le proiezioni al My Cityplex Savoy e al Teatro Palladium, presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS con MediCinema Italia Onlus, quelle a Rebibbia Nuovo Complesso e nelle dodici Case rifugio della Regione Lazio. Inoltre, in questa edizione, la Festa arriverà in altri luoghi come Palazzo Migliori, lo Spazio Rossellini e il Mattatoio.

Ancora grande schermo. Vari gli appuntamenti autunnali alla Casa del Cinema, dove si terranno Heroes International Film Festival, primo festival italiano sul cinema «di genere», e Digital Media, festival internazionale dedicato ai prodotti audiovisivi web nativi, che, gemellato con i webfest di oltre 20 Paesi, in questa edizione porterà in primo piano idee innovative, proposte versatili e confronti mirati sul nuovo mercato audiovisivo nel ciclone della pandemia.

Ricco il cartellone del Romaeuropa Festival, che accende i riflettori sulla scena teatrale. Tra i prossimi appuntamenti, De Living del regista tedesco Ersan Mondtag, che trasforma in immagini ipnotiche e potenti le ultime ore di vita di una donna, ma anche il duo Azkona & Toloza al Mattatoio con Extranos Mares Arden e Teatro Amazonas per indagare le conseguenze del neocolonialismo e del capitalismo in Sud America. Dante Antonelli, nella stessa sede, con Atto di Passione costruisce un affondo sull’identità e sulla rottura delle convenzioni sociali. Il teatro si associa ad acrobazia e danza con la compagnia franco-catalana Baro d’Evel con Mazùt, al Teatro Vascello, mentre la coreografa Dorotheé Munyaneza con Mailles costruisce uno spazio di rivendicazione e libertà femminile radunando sul palco le storie di danzatrici e cantanti di diversa nazionalità. Poi Ascanio Celestini, che anticiperà l’inizio delle celebrazioni per il centenario dalla nascita di Pier Paolo Pasolini con lo spettacolo Museo Pasolini, in co-realizzazione con la Fondazione Musica per Roma. E molto altro, inclusi appuntamenti per i più piccoli.

Decisamente articolata la proposta dedicata ai linguaggi del contemporaneo del Teatro di Roma, che al Teatro Argentina presenta Love, pièce dell’inglese Alexander Zeldin, corealizzata da Romaeuropa, e l’attesissima produzione Amleto di Giorgio Barberio Corsetti, uno spettacolo di teatro nel teatro. Al Teatro India, inoltre, torna Klub Taiga – Dear Darkness, una performance e al contempo una serata in un club creata dal collettivo Industria indipendente, e Phia Ménard con Maison Mère, rocambolesca performance in cui l’artista mette in discussione l'identità di un'Europa retta da fragili equilibri. Poi, Tiresias di Giorgina P, dal testo Hold your own /Resta te stessa di Kate Tempest.

Al Teatro Villa Pamphilj sono in arrivo invece lo spettacolo in prima assoluta UBU RE, della compagnia ParadoXa Teatro, per la direzione di Dayane Mounsib con Luca Citarelli, Giovanni Solinas, Luca Manneschi e Giulia Sapienza; l’esibizione del giovane cantautore SALE (nella vita Eugenio Saletti) che in compagnia del giornalista Felice Liperi, racconta in anteprima il nuovo disco Un eterno inutile presente; Donne Luce, un docufilm scritto e diretto da Macrina Binotti con l'intento di raccontare il risveglio femminile di oggi in Italia.
È riservata in gran parte alla cultura dell’infanzia la proposta del Teatro Torlonia, con Kafka e la bambola viaggiatrice di teatrodelleapparizioni per la regia di Fabrizio Pallara, tratto dal romanzo di Jordi Sierra i Fabra.

A dicembre al Teatro Nazionale debutta Acquaprofonda, nuova opera commissionata e coprodotta dal Teatro dell’Opera di Roma e AsLiCo. Un’opera contemporanea composta da Giovanni Sollima sul tema dell’inquinamento delle acque. Le musiche sono eseguite dall’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Carlo Donadio. Il libretto di Giancarlo De Cataldo è una preziosa occasione per occuparsi di un tema attualissimo e di grande impatto sulla vita quotidiana di tutti. La messa in scena è affidata interamente ai talenti di “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma.
Spazia tra grandi festival e spettacoli su ricerca e sperimentazione, coniugati in vari ambiti della cultura e del sapere, la programmazione della Fondazione Musica per Roma. In calendario, la 45° edizione di Roma Jazz Festival dal titolo Jazz Code che proporrà una esplorazione trasversale di tendenze stilistiche e approcci multimediali. Poi, il Festival delle Scienze di Roma che vedrà la sua sedicesima edizione dedicata al ruolo della scienza di fronte alle sfide globali, dando spazio alle correnti scientifiche più avanzate e riunendo i grandi nomi della ricerca italiana e internazionale. Appuntamento speciale, l’omaggio ad Ezio Bosso ad un anno dalla sua scomparsa, con la Parco della Musica Contemporanea Ensemble in un concerto che trae le mosse dalla composizione Road Signs Variations for 11 Instruments, approdando a una serie di duetti finora inediti.

L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia inaugura la propria stagione con i giovanissimi protagonisti del concerto diretto dal russo Maxim Emelyanychev al suo debutto romano, che si apre con un effervescente brano del compositore americano John Adams, dall'opera Nixon in China che scrisse nel 1987. Seguirà il concerto di Schumann interpretato dal virtuoso violoncellista austro-iraniano Kian Soltani, uno dei più richiesti oggi sulla scena internazionale. Imperdibile il duo Mario Brunello e Giovanni Sollima, due virtuosi del violoncello insieme per una sera con un programma da Bach ai Queen. Serata unica per il giovane percussionista Simone Rubino, tra musiche di autori contemporanei, come Tan Dun e Jannis Xenakis, Casey Cangelosi, e giganti della storia della musica come J. S. Bach.

Tra gli eventi da non perdere, la prima esecuzione romana del film del 1982 di Godfrey Reggio Koyaanisqatsi con la musica di Philip Glass eseguita dal vivo dall'Orchestra e dal Coro di Santa Cecilia e dal Philip Glass Ensemble, in collaborazione con Romaeuropa Festival 2021.

Luigi Piovano, primo violoncello dell'Orchestra di Santa Cecilia, dirigerà gli Archi di Santa Cecilia nell'esecuzione di musiche di Astor Piazzolla.

Musica e linguaggio del corpo si fondono anche nella programmazione del Teatro del Lido di Ostia, con Bach Sonate e Danzate, presentato da Cie Les 3 Plumes, di e con il danzatore Marco Augusto Chenevier accompagnato da Serena Costenaro al violoncello, e con il collettivo SonicoMoto che presenta Essere Numero 4, un connubio tra danza, musica e tecnologia. Tante anche le proposte di drammaturgia contemporanea, da Schiava di Picasso di Osvaldo Guerrieri diretto da Blas Roca Rey a Io lavoro per La Morte, con Sandra Toffolatti e Nicola Russo, anche autore e regista di uno spettacolo intimo che gioca a declinare un tabù dei nostri tempi. Si prosegue poi con la rassegna di Teatro americano a Roma OnStage! festival.

LE MOSTRE

Non manca l’arte. Il Contemporaneo è protagonista alla Sala Santa Rita, dove prosegue la presentazione dei progetti vincitori del “Bando di selezione Sala Santa Rita 2021”, promosso da Roma Culture e affidato in gestione all’Azienda Speciale Palaexpo, nell’ambito della sua missione di “Polo dell’arte e della cultura contemporanea”. A breve sarà inaugurato il progetto Arrotino, inedito di Marco De Rosa, a cura di Valentina Muzi, che approfondisce le potenzialità della sound art, giocando con un elemento “disturbante”. Seguiranno fino al 31 dicembre Sexy Movers di Aurelio Di Virgilio, Bianco Naturale di Sabrina Mezzaqui, un progetto proposto da Galleria Continua, Biblioteca di Marzio Zorio con testi di Ilaria Peretti, La memoria collettiva di Ozge Sahin.

A conquistare gli sguardi, a Palazzo delle Esposizioni, è Tre stazioni per Arte-Scienza, ampio progetto espositivo interamente dedicato all’incontro fra arte, scienza e società. Sono tre le mostre ospitate, a raccontare tre diversi punti di vista: quello storico (La scienza di Roma. Passato, presente e futuro di una città), quello artistico (Ti con zero), e quello della ricerca scientifica contemporanea (Incertezza. Interpretare il presente, prevedere il futuro). Nell’ambito del progetto anche proiezioni, conferenze, lezioni, performance.

Al Mattatoio, con il progetto espositivo Conosco un labirinto che è una linea retta, sviluppato dall’artista Dora García e curato da Angel Moya Garcia, i due padiglioni 9A e 9B si specchiano, articolandosi in un allestimento binario come due sentieri che si biforcano e si congiungono solo attraverso un’osservazione attiva che invita il visitatore a non considerare l’indifferenza come un’opzione praticabile e a decidere coscientemente se entrare in una situazione o sottrarsi ad essa.

Al MACRO sono in corso le prime tre mostre del programma autunnale di Museo per l'Immaginazione Preventiva: Fore-edge Painting, con opere di Tauba Auerbach, Kerstin Brätsch, Cansu Çakar, Enzo Cucchi, Camille Henrot, Victor Man, Andrea Salvino e Andro Wekua; You can have my brain, mostra nata dalla prima collaborazione tra le artiste Anna-Sophie Berger e Teak Ramos; The Extra Geography che offre l'ascolto della produzione dell'etichetta indipendente Sublime Frequencies.

Suggestivo il programma espositivo della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. La Galleria d’Arte Moderna ospiterà la mostra Vinicio Berti. Antagonista continuo, in occasione del Centenario della nascita del famoso astrattista e a trent’anni dalla sua scomparsa. Una sezione sarà sul fumetto di Berti e i suoi personaggi conosciuti nel mondo, grazie anche alla figura base di Pinocchio. Sempre alla Gam, Visual Diary. Fotografie di Liana Miuccio con percorsi narrativi da Jhumpa Lahiri, un percorso visivo, in forma di diario. Stessa sede per Roma 21-22. Arte dai collettivi romani, progetto che intende osservare il multiforme panorama di sperimentazione artistica che, da qualche anno, sta caratterizzando la città come un laboratorio culturale continuamente in fermento.

Al Museo delle Mura, il progetto Una dolce topia di Melissa Lohman, che trae origine dall’incontro e dal confronto della performer e danzatrice Melissa Lohman con Giuseppe Tabacco, la cui mostra In a waxy silence si svolge presso il Mausoleo di Romolo alla Villa di Massenzio. Al Museo delle Mura saranno poi visibili anche le creazioni di visual art dei giovani artisti del Talent Prize, giunto alla XIV edizione e l’esposizione Imagine in cui Gianna Marianetti e Virginia Carbonelli esporranno i lavori realizzati sperimentando le diverse tecniche incisorie.

Al Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese in programma la mostra personale di Felice Levini Giro Giro in tondo con le opere eseguite dall’artista negli ultimi anni. Il lavoro centrale sarà un rotolo, inchiostro su carta, lungo 10 metri, realizzato durante il lockdown. Dalla ormai consolidata collaborazione tra l’Accademia di Belle Arti di Roma e l’Istituto di Cultura Coreano di Roma nasce HANJI 2021, mostra incentrata interamente sull’utilizzo della tradizionale carta coreana Hanji. Presso i Musei di Villa Torlonia – Casino dei Principi, la mostra Piero Raspi riporta alla luce il periodo storico dell’informale di Raspi. Al Museo di Roma in Trastevere gli studenti della RUFA-Rome University of Fine Art presentano Flaneur Trasteverino, un racconto audiovisivo dello storico Rione Trastevere.

Il prossimo mese, l’installazione Dafne is back dell’artista Guido Iannuzzi sarà posta nel Tempietto di Diana a Villa Borghese in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Questa tematica è affrontata anche nella mostra Segni, al Museo di Roma, con 40 immagini realizzate dalle fotografe Ilaria Magliocchetti Lombi e Simona Ghizzoni.

Il Contemporaneo sarà anche al centro di diverse iniziative proposte dalle Biblioteche di Roma, come gli incontri alla Biblioteca Guglielmo Marconi della rassegna Mai visto a Roma - anteprima della mostra-mercato che avrà luogo alla Nuvola di Fuksas a metà novembre. Quattro incontri che mettono a confronto alcuni spazi no profit della città con esponenti delle Istituzioni e artisti promotori di progetti indipendenti. Ed ancora, con la partecipazione della Biblioteca Europea alla quarta edizione della rassegna Europa in circolo. Incontri con scrittori europei contemporanei, nata nel 2018 con l’obiettivo di creare un circolo di lettura europeo e che è una delle attività annuali stabili del cluster EUNIC di Roma, di cui la Biblioteca Europea è partner. Per l’occasione verranno presentati uno scrittore, un saggista o un poeta contemporaneo, particolarmente significativo per la cultura del proprio paese, che sia stato tradotto anche in italiano.

A novembre le Biblioteche di Roma collaboreranno anche al MEDFilm Festival di Roma con alcune presentazioni editoriali.

Le biblioteche Franco Basaglia, Casa delle Letterature, Cornelia, Flaminia, Fabrizio Giovenale, Laurentina, Guglielmo Marconi, Rugantino, Vaccheria Nardi, Villa Leopardi, saranno poi coinvolte con la rassegna a tema scientifico Il racconto della natura, ospitando mostre, incontri, presentazioni di libri, laboratori per bambini. Infine, anche quest’anno a dicembre le Biblioteche di Roma parteciperanno con un ricco programma di iniziative al tradizionale appuntamento della Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria, che si terrà al Roma Convention Center La Nuvola all’Eur.

Il programma di Contemporaneamente Roma 2021 è promosso da Roma Culture. Tutti gli appuntamenti, in costante aggiornamento, sono consultabili su culture.roma.it

 



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PANOS GIANNIKOPOULOS VINCE LA XI EDIZIONE DEL PREMIO LORENZO BONALDI PER L’ARTE - ENTERPRIZE

Nato dalla volontà di ricordare la passione per l’arte e per il collezionismo di Lorenzo Bonaldi, è stata vinta da Panos Giannikopoulos e dal progetto di mostra Dancing Plague. 

L’undicesima edizione del Premio Lorenzo Bonaldi per l’Arte - EnterPrize, l’importante riconoscimento internazionale dedicato a curatori under 30 ideato dalla GAMeC nel 2003 con il sostegno del Gruppo Bonaldi, e nato dalla volontà di ricordare la passione per l’arte e per il collezionismo di Lorenzo Bonaldi, è stata vinta da Panos Giannikopoulos e dal progetto di mostra Dancing Plague.

La giuria, presieduta da Lorenzo Giusti, Direttore della GAMeC, e composta da Marina Fokidis, Curatrice indipendente e scrittrice, Atene Roberta Tenconi, Curatrice, Pirelli HangarBicocca, Milano dopo aver approfondito con ciascuno dei candidati i progetti di mostra in concorso – risultati accurati, originali, di grande attualità e qualità –, all’unanimità ha deciso di assegnare il Premio al progetto Dancing Plague del curatore Panos Giannikopoulos, che coinvolge gli artisti Benni Bosetto (IT), Ufuoma Essi (UK), Klaus Jürgen Schmidt (SA), Lito Kattou (CY), Petros Moris (GR), Eva Papamargariti (GR/UK) Konstantinos Papanikolaou (GR) Mathilde Rosier (FR/DE), Michael Scerbo (IT/UK) ed Elisa Zuppini (IT/NL).

La giuria ha particolarmente apprezzato il carattere immaginativo del concept che, a partire dall’episodio storico della Piaga del Ballo, pone in dialogo, con grande capacità poetica, la storia europea postmedievale, le problematiche del colonialismo e la recente esperienza della pandemia.

Con una visione di grande contemporaneità, il progetto orchestra medium ed esperienze diverse, e riflette da una prospettiva originale sui concetti di danza, corpo e malattia.

È stata infine premiata l’ambizione della narrazione coreografata dal curatore, la cui proposta nasce dalla stretta collaborazione con gli artisti e utilizza con consapevolezza e maturità le risorse offerte dal Premio per commissionare nuove opere studiate appositamente per il museo.

Sino dalla sua costituzione, il Premio ha inteso sottolineare la centralità e il significato della figura del curatore nel panorama artistico internazionale attraverso la produzione di un progetto di mostra inedito, concepito sulla base di uno spazio espositivo e di un budget assegnati.

Oltre a Panos Giannikopoulos, nominato da Marily Konstantinopoulou e Dimitra Nikolou, Co-fondatori e Direttori di ARTWORKS, Atene, l’undicesima edizione del Premio ha visto concorrere:

Agencia 17 (Julia Castelló e Ali A. Maderuelo)

Nominati da Mariana Cánepa Luna e Max Andrews, Fondatori della piattaforma curatoriale Latitudes di Barcellona

Giulia Colletti

Nominata da Ilaria Marotta e Andrea Baccin, Fondatori di Cura., Roma

“Mehdi & Badrou” (Mehdi Meklat e Badroudine Saïd Abdallah)

Nominati da Mouna Mekouar, Curatrice indipendente e critica d’arte, Marocco/Francia

Il progetto sarà ospitato alla GAMeC nel 2022.

Le edizioni del Premio hanno visto realizzati nel corso degli anni i seguenti progetti: Another Zero, a cura di November Paynter (2004); No Manifesto, a cura di Andrea Viliani (2005); Aesthetics/Dietetics, a cura di Mizuki Endo (2006); Data Recovery, a cura di Övül Durmusoglu (2008); L’ipotesi del Cristallo, a cura di Yoann Gourmel ed Élodie Royer (2010); The Log-O-Rithmic, a cura di Fredi Fischli e Niels Olsen (2012); Mississippi, a cura di Sam Korman (2014); Soft Crash, a cura di Xiaoyu Weng (2016); Enchanted Bodies / Fetish for Freedom, a cura di Bernardo Mosqueira (2018) e In The Forest, Even The Air Breathes, a cura di Abhijan Toto (2020).

Panos Giannikopoulos (1991) è un curatore indipendente. Ha conseguito un Master in Genere, Società e Politica (Panteion University, Grecia) a seguito dello studio in Storia, Archeologia e Storia dell’Arte (Università Nazionale di Kapodistrian, Grecia). Attualmente lavora per la Stavros Niarchos Foundation Artist Fellowship Program of ARTWORKS, mentre precedentemente ha svolto incarichi come curatore e ricercatore presso Contemporary Greek Art Institute (ISET) ed editore della sezione arte per NOMAS Magazine. È membro del team curatoriale di Mediterranea 19 Young Artists Biennale “School of Waters” che si è svolta nella Repubblica di San Marino (2021).

 



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Presentazione del libro TRACCE DI UNA SCUOLA - Accademia di Architettura a Mendrisio 1996-2021 di Mario Botta

Venerdì 22 ottobre Mario Botta dialoga con Chiara Gatti, storica e critica dell'arte.

A 25 anni dalla nascita dell'Accademia di Architettura di Mendrisio, l'Arch. Mario Botta vi ha dedicato un libro che ne percorre la storia.

La scuola si è da subito distinta per un'offerta didattica volta al dialogo tra discipline diverse e apparentemente lontane dall'architettura, dove storici, filosofi, artisti e scienziati interagiscono con architetti e urbanisti.  L'autore, architetto di fama mondiale e uno dei fondatori della facoltà dell'Università della Svizzera italiana, narra anche dell'architettura vissuta come impegno generazionale di fronte alle trasformazioni ambientali. Tra le radici culturali su cui si è fondata la nascita dell'Accademia, si sofferma sull'esperienza di Monte Verità, laboratorio e incubatore di controcultura che ha profondamente segnato la storia del territorio.

Mario Botta dialoga con Chiara Gatti, storica e critica dell'arte

Venerdì 22 ottobre alle 18.30 - Auditorium, Monte Verità

Entrata libera, è gradita la prenotazione: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


Ricordiamo che l'entrata é soggetta al controllo del pass COVID e del documento di identità.

 



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Bob Wilson: 80 anni… all’avanguardia - incontro al MEET Digital Culture Center, il Centro Internazionale per l’Arte e la Cultura Digitale

MEET Digital Culture Center dedica l’intera giornata a uno degli artisti visivi e teatrali più importanti al mondo

Per celebrare l’ottantesimo compleanno del celebre artista, regista e drammaturgo statunitense, MEET Digital Culture Center, il Centro Internazionale per l’Arte e la Cultura Digitale con il supporto di Fondazione Cariplo organizza, sabato 16 ottobre, un’intera giornata dedicata a Bob Wilson.

L’iniziativa si sviluppa in collaborazione con Change Performing Arts, la struttura produttiva creata e diretta da Franco Laera che da oltre quaranta anni affianca l’artista americano in tanti progetti in tutto il mondo.

La giornata si aprirà con una maratona di proiezioni di opere iconiche di Wilson: dalle ore 10.00 nel MEET Theater sarà possibile rivedere rivedere in successione alternata due suoi spettacoli iconici che lo hanno visto personalmente in scena, come Hamlet: a monologue del 1995 e Krapp’s last tape del 2009.

Alle 18.30 Bob Wilson incontrerà personalmente il pubblico nel format Meet the Media Guru, il programma di incontri con i più importanti protagonisti della cultura, dell’arte e della scienza del nostro tempo ideato da Maria Grazia Mattei.

Durante il talk serale, Wilson parlerà della sua esperienza artistica iniziata fin dalla fine degli anni sessanta, e in particolare del suo rapporto con la realtà teatrale italiana, a partire dalle mitiche apparizioni nel garage romano nel 1973.

Si può indicare come inizio del suo percorso il 1962, quando da Waco in Texas si trasferisce a New York per iscriversi al Pratt Institute; oppure il 1966, quando avvia la Byrd Hoffman School, il suo primo laboratorio delle arti al 147 di Spring Street; oppure ancora il 1970, quando sorprende addetti ai lavori e grande pubblico con Deafman glance al Festival d’Automne di Parigi. In ogni caso, è da più di mezzo secolo che Robert Wilson non smette di stupirci con la sua straripante creatività che – unita al suo personale rigore stilistico – ancora oggi continua a sorprendere, attraversando e contaminando tutti i linguaggi della contemporaneità.

Wilson ha sempre avuto un rapporto molto intenso con l’Italia, dalle apparizioni nel garage romano dove Achille Bonito Oliva lo aveva invitato nell’ambito di Contemporanea nel 1973 e poi dal primo incontro con il CRT a Milano nel 1976. Da allora molti suoi spettacoli di successo sono nati in Italia per l’iniziativa e la produzione di Change Performing Arts. Da ultimo Oedipus ha debuttato al Festival del Teatro Antico di Pompei nel 2018, poi riallestito per lo straordinario Teatro di Epidauro nel 2019 e presentato dopo la pandemia solo pochi giorni fa al Festival di Budapest.

Wilson è ora atteso a Milano con una mostra-installazione su Jack Kerouac e su On the road, il romanzo iconico della Beat Generation, e a Roma con il nuovo spettacolo che nasce dalla collaborazione con Lucinda Childs sulle musiche di Pulcinella suites di Stravinsky, che debutterà in giugno al Parco della Musica.