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Carlo Bevilacqua Travellers Girls at Appleby Horse Fair Appleby-in-Westmorland Horse Fair (UK) 2022, Fine Art Giclée Print On Cotton Archival Paper 70 x 50 1/10 +2 AP

 

TALLULAH STUDIO ART presenta il progetto The Extraordinary Daily. Fotografie di Carlo Bevilacqua, Keila Guilarte e Dario Zucchi 

Tre diversi percorsi narrativi con un unico denominatore comune: “cogliere lo straordinario nel quotidiano”, cercare oltre la superficie per trovare l’inaspettato, ovunque sia, e raccontarlo attraverso la fotografia.

In occasione della XII Edizione di MIA FAIR 2023, la fiera più prestigiosa in Italia dedicata all’arte fotografica, in programma al SUPERSTUDIO MAXI di Milano dal 23 al 26 marzo 2023, Tallulah Studio presenta la mostra “The Extraordinary Daily”, un progetto espositivo a più voci che unisce le opere fotografiche di: Carlo Bevilacqua, Keila Guilarte e Dario Zucchi. Tre diversi percorsi narrativi con un unico denominatore comune: “cogliere lo straordinario nel quotidiano”, cercare oltre la superficie per trovare l’inaspettato, ovunque sia, e raccontarlo attraverso la fotografia.

Gli scatti di Bevilacqua, Guilarte e Zucchi raccontano lo “straordinario quotidiano”, creando un reportage sociale, con stili diversi, fatto di sovrapposizioni, di giustapposizioni, di luoghi d’arte, di paesaggi, di tradizioni, di etnie, di abitudini e di vita comune. Visioni uniche e curiose della società contemporanea.

Carlo Bevilacqua si muove attraverso le realtà quotidiane degli Irish Travellers, conosciuti come Paveè, Miners o, in galeico irlandese, “an lucht siúil ”, letteralmente, “il popolo che cammina”. Questo progetto fotografico viene presentato per la prima volta da Tallulah Studio in occasione di MIA FAIR. Uno straordinario ritratto socio antropologico, senza pregiudizi, delle comunità nomadi dei “Walking People, minoranza etnica molto unita, e con una lunga storia e tradizione, presente nel mondo irlandese e anglosassone già in epoca preceltica. Le sue intense immagini a colori, caratterizzate da una stravaganza visiva, documentano l’identità di un popolo.

Le fotografie di Keila Guilarte raccontano l’anima di Cuba attraverso un appassionato e vibrante diario fotografico nei luoghi della sua infanzia. La fotografa cubana, attraverso il suo sguardo, ha voluto raccontare in modo autentico e mai scontato, movenze, riti, spiritualità e abitudini, immortalando un’isola piena di vita e di passione tra decadenza e desiderio di modernità.

Le immagini in mostra sono state selezionate dalla fotografa dal suo ultimo libro “Mi Tierra” (Silvana Editoriale 2022), un reportage narrativo in bianco e nero che celebra ed innalza l’ordinarietà della vita di un popolo umile e fiero.

Tallulah Studio Art con le foto di Keila Guilarte e Carlo Bevilacqua è stata selezionata e inserita nella sezione Reportage Beyond Reportage, a cura di Emanuela Mazzonis di Pralafera.

La serie fotografica di Dario Zucchi dedicata ai musei e alla relazione tra il pubblico e le opere d’arte è al centro della sua ricerca. L’artista utilizza un linguaggio basato sulla giustapposizione tra dipinti e sculture da una parte e persone e spettatori dall’altra, attraverso una combinazione di colori, stili e movenze, elaborando delle immagini che vogliono fermare un istante della realtà. Grazie ai suoi scatti, le opere di Munch, Matisse, Rothko assumono nuovi significati. L’artista stabilisce un collegamento visivo fra lo spettatoree l’opera d’arte, nella straordinaria quotidianità dei musei americani. Ecco allora che un semplice visitatore-spettatore di un museo americano diventa il protagonista inaspettato e straordinario della sua foto.

TALLULAH STUDIO ART

Tallulah Studio Art nasce nel 1999 su iniziativa di Patrizia Madau mente creativa, consulente di arte, design e fotografia. Da sempre alla ricerca di giovani talenti emergenti, dedica   attenzione   alle   proposte delle nuove generazioni, promuovendo forma e materia nel design e nell’arte contemporanea in ogni sua espressione. La   forza   che   contraddistingue   Tallulah   Studio   risiede   nella   sua   continua evoluzione estetica   e   nella  capacità   di   esprimere   sempre   concretamente i risultati di una ricerca costante. Patrizia Madau si è appassionata al lavoro di giovani artisti presenti nel recente panorama internazionale come Donatella Izzo, Federico Unia, Federica Angelino, Patrick Corrado, Riccardo Bonfadini, Ian Gamache, Fabio Roncato, Daria Dziecielewska McDouglas, Jono Nussbaum, Jordi Suñé   Ferrús, Nicola Marenzi, Furio Agiman, Claudio Magrassi, Michele Ardito, Andrea Milano, Andrea Floris, Lorenzo Santy. Dal 1999 ad oggi Tallulah Studio Art ha presentato molteplici mostre di arte, fotografia e design collaborando con designer di fama internazionale come: Gerry De Bastiano, Melvin Anderson, Guillermontalbano, Nigel Coates, Gian Piero Gasparini, Thomas Berra, Pier Lorenzo Salvoni, Gian Paolo Barbieri, Donata Clovis, Edland Man, Bruna Rotunno, Piero Figura, Dusciana Bravura, Carlo Bevilacqua.

 



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"BRACHA’s Lecture. Incontro con Bracha L. Ettinger" alla Fondazione Antonio Dalle Nogare 

Proponendosi come la terza delle attivazioni previste a cadenza periodica nel programma pubblico Fondazione Live.

Nel contesto della mostra Ri-Materializzazione del Linguaggio. 1978-2022, la Fondazione Antonio Dalle Nogare presenta, il 17 marzo alle ore 20.00, BRACHA’s Lecture. Meeting with Bracha L. Ettinger. L’evento, introdotto dai curatori della mostra Cristiana Perrella e Andrea Viliani, sarà preceduto alle ore 19.00 da una visita alle mostre in corso.

Proponendosi come la terza delle attivazioni previste a cadenza periodica nel programma pubblico Fondazione Live, l'evento contribuisce ad attivare la mostra attraverso la condivisione pubblica di linguaggi non solo scritti e raffigurati ma anche agiti dal vivo e in tempo reale, attraverso il corpo e il pensiero. Attivandosi quindi periodicamente, la mostra si riconfigura anche come un'analisi del confine in continua ridefinizione fra parola e immagine, opera e documento, mostra e azione, autore/autrice e fruitore/fruitrice.

Dedicato all'artista, filosofa e teorica femminista Bracha L. Ettinger / BRACHA (Tel Aviv, 1948), l’incontro permetterà di approfondire il concetto di matrixial insieme ad altri neologismi e costrutti sintattici del vocabolario espressivo proposto da Ettinger nei suoi saggi, la cui rilevanza risiede nel passaggio che ha contribuito a determinare nel pensiero occidentale contemporaneo, ancora prevalentemente patriarcale, connettendo pensiero femminista e riflessioni sulla nuova episteme digitale. La Fondazione presenterà inoltre, fino al 3 giugno, una selezione di taccuini e disegni, Bracha’s Notebooks and Drawings – A selection.

Con il gentile sostegno della Provincia autonoma di Bolzano, Bertoldo s.r.l. e Bin Pittore Maler S.a.s.

Info

17.03.2023 ore 20.00

Visita guidata gratuita alle mostre in corso ore 19.00

Entrata libera & light dinner - Fondazione Antonio Dalle Nogare, Rafensteiner Weg 19, Bolzano, Italia

 



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Claudia Cantoni, Incontro tra micro e macro mondo, Digital painting, with inserted photographs by Ester Piovesana, 2022, Fine art print on acrylic glass – edition of 3 + 1EC Variable dimensions.

 

"Art & Science. Visions on cellular morphogenesis" a Villa Saroli di Lugano per la settimana mondiale del Cervello 

La mostra di Claudia Cantoni e Ester Piovesana è a cura di Viviana Vergerio Guerra.

La mostra Art & Science. Visions on cellular morphogenesis, di Claudia Cantoni e Ester Piovesana a cura di Viviana Vergerio Guerra, sarà inaugurata a Villa Saroli il prossimo 15 marzo 2023, in concomitanza con le iniziative promosse durante la settimana Mondiale del Cervello (Brain Awareness Week). La mostra è realizzata con il patrocinio del Neurocentro della Svizzera italiana dell’Ente Ospedaliero Cantonale, in collaborazione con l’Ideatorio dell’Università della Svizzera Italiana e il supporto di IBSA Foundation for scientific research e di Banca Stato.

La mostra Art & Science. Visions on cellular morphogenesis, è un ambizioso progetto nato con l’intento di fare conoscere, attraverso l’arte, gli orizzonti della ricerca neuroscientifica. Un’idea sviluppata anche per accrescere la sensibilità intorno ad argomenti, quali le malattie neurodegenerative e i processi legati all’invecchiamento, che riguardano tutti noi molto da vicino.

La mostra nasce dalla collaborazione tra Claudia Cantoni, un’artista formatasi in Arti grafiche e Archeologia e la scienziata Ester Piovesana, specializzata in Biotecnologie e Neuroscienze, entrambe affascinate dalla bellezza astratta esercitata da entità cellulari analizzate al microscopio, manifestazioni di gravi patologie, e dalla comune attitudine di operare in maniera partecipata confrontandosi con esperienze diverse. L’arte e la scienza diventano un tutt’uno, due realtà valorizzate attraverso una coraggiosa sperimentazione artistica, che unisce immagini di cellule cerebrali ottenute nelle ricerche in laboratorio da Ester Piovesana, con quelle surreali, realizzate da Claudia Cantoni.

La mostra, curata da Viviana Vergerio Guerra, che si sviluppa negli ambienti espositivi di Villa Saroli e la Limonaia della Villa, è un’installazione divisa in due parti, una composta da diciotto dipinti realizzati con la tecnica mista di acrilico e olio e fotografie stampate su tela, fruibili presso la Limonaia, l’altra, in Villa, dagli stessi soggetti realizzati digitalmente e impressi su vetro acrilico, accompagnati da un video timelapse amplificando la dimensione multimediale dell’esposizione.

Le immagini iniziali, che derivano dall’osservazione di cellule neuronali e della loro mutazione dovuta all’interazione con speciali sostanze coloranti usate nella ricerca microbiologica, vengono inglobate nel lavoro artistico da Claudia Cantoni, secondo un approccio che vuole fare leva sulla percezione visiva. La fase intermedia del processo, è quella digitale, per ogni opera è stato creato un video che mostra il procedimento creativo con lo scopo di permettere all’osservatore di essere totalmente immerso in ogni fase processuale, stimolando la comprensione globale e di conseguenza il coinvolgimento, che trova riscontro visivo ed emotivo nei dipinti eseguiti manualmente su tela dall’artista.

Il reperto scientifico scelto rappresenta una fondamentale fase embrionale di un processo interattivo, un tassello che diviene parte di un tutto, o meglio una parte che contiene già un tutto, colto e sviluppato dall’artista attraverso la propria immaginazione. L’artista crea nuovi mondi fantastici, scenari naturali differenti, come fondali marini e panorami montuosi, restituendo anche gli stati mentali che insorgono tra la veglia e il sogno. Centrale per l’artista è la natura, per lei preziosa fonte di ispirazione che nell’opera si manifesta in tutti i suoi aspetti, sia nella dimensione nobile e maestosa che in quella minacciosa e inquietante, unendo il particolare con il generale, il micro con il macrocosmo, il tangibile e l’intangibile. Un modo di agire, strettamente legato ai nuclei narrativi iniziali, generatori di nuove e più grandi storie.

La mostra è accompagnata da un catalogo, con immagini delle opere, curato da Viviana Vergerio Guerra. I proventi delle opere e del catalogo venduti saranno devoluti alla ricerca scientifica.

L’esposizione avrà luogo a Lugano presso le sedi di Villa Saroli e della Limonaia dal 16 marzo al 13 aprile 2023. Dalle 10.00 alle 18.00.

 



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Davide, Bramante, MIA MI, 2022, dalla serie "Città ideali", c-print, courtesy Fabbrica Eos, Milano.

 

Dal 23 al 26 marzo torna la nuova edizione di MIA FAIR 

Davide Bramante, una delle figure più interessanti della fotografia italiana a livello internazionale, firma l’immagine coordinata di MIA Fair 2023.

Dal 23 al 26 marzo 2023, torna MIA Fair – Milano Image Art Fair, la più consolidata e riconosciuta fiera italiana interamente dedicata all’immagine fotografica, ideata da Fabio Castelli, giunta alla sua XII edizione.

Per il quarto anno consecutivo è SUPERSTUDIO MAXI a Milano (via Moncucco 35) ad accogliere gli stand degli espositori italiani e stranieri e delle varie iniziative che la fiera propone.

Per la prima volta, MIA Fair opera, sotto il profilo organizzativo, con Fiere di Parma, dopo il suo ingresso nel gruppo e saprà ancor di più attrarre l’interesse e la curiosità dei collezionisti e dei buyer internazionali, come anche coinvolgere gallerie e partner in nuovi ambiti, offrendo mostre ed eventi esclusivi rafforzando il rapporto con la città di Milano e con la comunità internazionale di artisti, curatori, galleristi, stampa e visitatori.

Come da tradizione, l’immagine coordinata della fiera è affidata a un artista particolarmente significativo del panorama internazionale: quest’anno sarà Davide Bramante (Siracusa, 1970), una delle figure più interessanti della fotografia italiana a livello internazionale, rappresentato da Fabbrica Eos Milano.

L’opera scelta – MIA MI, appartenente alla serie Città ideali – sottolinea anche il legame di MIA Fair con Milano, in cui il Duomo, uno dei suoi principali simboli, si mescola a immagini che riconducono ad altre suggestioni, per evidenziare il carattere multiculturale della città e la sua attitudine all’accoglienza, e dove la sovrapposizione di architetture stratificate di epoche diverse ne riassumono la storia.

MIA Fair è un collage che si compone di 100 espositori, tra cui 16 progetti speciali e oltre 80 gallerie, delle quali il 30% provenienti dall’estero, che rappresentano il cuore della Main section.

Fin dalla sua prima edizione, BNL BNP Paribas è stata partner della fiera nel ruolo di Main Sponsor, promuovendo il Premio BNL BNP Paribas, quello di maggior rilievo della manifestazione, assegnato da una giuria ad artisti presenti a SUPERSTUDIO MAXI. Il riconoscimento sottolinea il forte interesse di BNL BNP Paribas nello sviluppo della cultura e nella ricerca dell’arte contemporanea in Italia. La fotografia vincitrice sarà, infatti, acquisita dalla Banca e l’artista entrerà a far parte della collezione BNL BNP Paribas, che negli anni si è arricchita anche delle opere premiate nelle precedenti edizioni e che ad oggi conta oltre 5.000 opere. La Banca, inoltre, si farà promotrice di una serie di incontri portraits su arte e sostenibilità, dove mettere in luce l’impegno in questo ambito di quattro realtà legate al No-profit, alla CSR e al mecenatismo.

Da 10 anni compagno di viaggio di MIA FairEberhard & Co. propone il progetto di Riccardo Boccuzzi (Monopoli, BA, 1986), regista, sceneggiatore ed esperto di new media, dal titolo Artificial Hell. Si tratta di una sequenza di opere inedite e originali creata “raccontando” l’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri a una Intelligenza Artificiale. In particolare, Riccardo Boccuzzi ha tradotto la cantica dantesca in descrizioni ed informazioni affinché l’intelligenza artificiale potesse comprenderla e trasformarla in arte figurativa, attraverso un processo che ha richiesto oltre 10.000 tentativi per realizzare l’opera completa. Lo spettatore si troverà ad ammirare una selezione di Artificial Hell, alcuni dei protagonisti più famosi del capolavoro di Alighieri, in una collezione artistica che unisce arte e scienza, tecnologia e letteratura, intelligenza artificiale e divina illuminazione.

Nell’elenco dei sostenitori di MIA Fair si segnala l’ingresso di due nuovi partner: Xiaomi, azienda di elettronica di consumo con smartphone e dispositivi smart interconnessi da una piattaforma Internet of Things (AIoT) che, per l’occasione, presenterà un progetto sviluppato insieme a Settimio Benedusi e ‘Ricordi Stampati’, realizzando ritratti con il nuovo smartphone Xiaomi 13 Pro, e Spada & Partners, associazione professionale con sedi a Milano, Bologna e Roma che opera nell’ambito della advisory finanziaria, fiscale e societaria, il cui managing partner, Roberto Spada importante collezionista di arte contemporanea e di fotografia ha voluto generosamente sostenere MIA e in particolare il progetto Underskin, Stories from Iran.

I PREMI
La qualità e la varietà dei premi assegnati durante la fiera sono diventate uno dei punti più riconoscibili e caratteristici di MIA Fair.

Tra questi, si segnala la IV edizione del Premio New Post Photography, curato da Gigliola Foschi, aperto a progetti di autori senza limiti di età o di nazionalità e senza vincoli tematici, si propone di promuovere le tendenze più significative e innovative nell’universo dinamico e molteplice della fotografia contemporanea. La giuria composta da Franco Carlisi, Claudio Composti, Daniele De Luigi, Sebastiano Leddi, Carlo Sala e Gigliola Foschi, curatrice del Premio New Post Photography, ha scelto gli artisti vincitori, le cui opere saranno presentate durante i giorni di Mia Fair con una mostra a loro dedicata.

Tra i finalisti, inoltre, un autore è stato selezionato – dai direttori artisti dei rispettivi festival – per esporre al Ragusa Foto Festival e al PhEst festival internazionale di fotografia e arte di Monopoli (BA). Tra gli altri riconoscimenti significativi, si segnala che il numero della rivista Gente di Fotografia presente a MIA Fair, dedica un portfolio a un artista scelto tra i finalisti e un altro potrà partecipare alla residenza internazionale d’artista Return2Ithacasull’isola di Itaca, in Grecia.

Dopo il successo della scorsa edizione, torna il Premio IRINOX SAVE THE FOOD, a cura di Claudio Composti, supportato da Irinox S.p.A. leader nella produzione di abbattitori rapidi di temperatura e di sistemi di conservazione di alta qualità per il settore professionale e domestico e di quadri elettrici in acciaio inox. Il Premio IRINOX SAVE THE FOOD promuove artisti che, attraverso l’uso dell’immagine, abbiano affrontato il tema cibo, argomento quanto mai presente nella storia dell’umanità non solo come bisogno primario, ma portatore di forti simbologie e di importanti implicazioni antropologico-sociali. Con le opere dei 15 artisti finalisti sarà organizzata una mostra a MIA Fair, curata da Claudio Composti, che sarà successivamente allestita a Parma, dal 28 marzo al 10 aprile, al Laboratorio Aperto del Complesso di San Paolo, nell’ambito di Cibus Off, il fuori Salone della più importante manifestazione in Italia dedicata al tema cibo.

Tra i quindici finalisti, inoltre, ne sarà indicato uno che si aggiudicherà il Premio Yeast e che gli consentirà di esporre i propri lavori nell’ambito del Yeast Photo Festival a Matino (Lecce), in programma da settembre a novembre 2023.

I PROGETTI SPECIALI
Oltre alla Main section e ai premi, MIA Fair si completa con una serie di Progetti speciali.

Tra questi, Reportage Beyond Reportage, curato da Emanuela Mazzonis di Pralafera, che vuole evidenziare le diverse sfumature che il reportage, sia esso fotografia documentaria, fotogiornalismo o street photography, ha assunto oggi. Non più solo una testimonianza di eventi cruenti, insoliti o straordinari ma un racconto potente di una storia normale, che accade nella quotidianità e che diventa unica. Un reportage contemporaneo che va oltre – beyond – quello tradizionalmente inteso e, considerando l’impatto della proliferazione delle immagini, ne accresce enormemente l’importanza come mezzo visivo. La sezione propone le immagini di fotografi rappresentati da gallerie presenti a MIA Fair, il cui lavoro racconta storie di vita, di guerra, di flussi migratori, di libertà, di speranza, di disastri naturali e climatici, di sport e di condivisone.

A MIA Fair si riconferma la presenza della sezione Beyond Photography – Dialogue, curata da Domenico de Chirico, rivolta alle gallerie con un’attività focalizzata sulla promozione di artisti internazionali, il cui progetto espositivo – pensato ad hoc – è volto alla creazione di un dialogo tra fotografia e altri media come scultura, installazione, pittura e video.

BDC – Bonanni Del Rio Catalog, polo culturale di Parma (acronimo della coppia di collezionisti parmigiani Lucia Bonanni e Mauro Del Rio) promuove la seconda edizione di La Nuova Scelta Italiana. Il Premio mira a valorizzare il lavoro di quegli artisti che stanno segnando l’evoluzione del linguaggio fotografico, nomi degni di essere affiancati ai grandi fotografi del passato che compongono l’originaria raccolta Bonanni Del Rio Catalog. Avvalendosi anche del supporto di un’autorevole advisory board, gli artisti vincitori di quest’anno sono Luca Campigotto e Paola De Pietri che, oltre a un premio in denaro, espongono le loro opere a MIA Fair 2023 e, in due monografiche nella prestigiosa sede di BDC28, una chiesa sconsacrata in centro a Parma.

Di grande intensità è il progetto Underskin, Stories from Iran che si focalizza sull’Iran, analizzando, attraverso l’arte e la fotografia, la delicata situazione politica e sociale che in cui si trova il Paese. Il progetto, a cura di Rischa Paterlini, presenta alcune opere di artisti iraniani, emergenti e affermati, residenti in Iran o all’estero e rappresentati da gallerie provenienti da diversi continenti.

Le opere selezionate creano uno spazio volto a sottolineare l’importanza di non mutare mai i diritti in privilegi, al quale contribuiscono anche una performance di Zoya Shokoohi e la proiezione del cortometraggio Power to the People, a opera di Rahim Milani.

Underskin propone nella giornata di sabato due talk in cui personalità di spicco del mondo dell’arte riflettono sul ruolo chiave dell’arte nella delicata situazione iraniana. Intervengono l’artista visiva iraniana Shirin Neshat, il direttore del MAXXI Bartolomeo Pietromarchi, la curatrice Ilaria Bernardi, la giornalista Francesca Mannocchi, l’artista Sarah Doraghi e il collezionista Roberto Spada. A introdurre il talk, la proiezione di un estratto del docufilm Noi donne iraniane scritto e diretto da Sabina Fedeli Anna Migotto e prodotto da 3D PRODUZIONI.

Uno spazio all’interno di MIA Fair è riservato a Sarah Doraghi e alla sua serie fotografica incentrata sul “volto proibito” dell’Iran.

Grazie a un podcast, realizzato in collaborazione con il Giornale dell’Arte, i visitatori hanno modo di approfondire i temi di Underskin.

A conclusione dell’evento, l’associazione miramART by Grand Hotel Miramare di Santa Margherita Ligure (GE) premierà un artista che ha partecipato al progetto con l’acquisizione di una sua opera, che entra a far parte della collezione.

Deloitte Italia partecipa a MIA Fair con uno stand, dedicato al Deloitte Photo Grant, un nuovo concorso fotografico internazionale promosso da Deloitte Italia con il patrocinio di Fondazione Deloitte e in collaborazione con 24 ORE Cultura, la direzione artistica di Denis Curti e il team di BlackCamera. Nel corso delle giornate della Fiera sono organizzate delle letture portfolio gratuite da parte di esperti del settore che sono a disposizione di coloro che desiderano presentare i loro lavori.

Il Centro di Ricerca Advanced Technology in Health and Well-Being e ICONE, il Centro Europeo di Ricerca di Storia e Teoria dell’immagine dell’Università Vita-Salute San Raffaele, in collaborazione con ETT SpA, tornano a MIA Fair con un’implementazione immersiva e interattiva del Metaverso NEFFIE, sperimentato nelle scorse edizioni, nel contesto delle prime presentazioni del progetto di Neuroestetica Fotografica NEFFIE, e un ciclo di incontri culturali dedicato a riflettere in senso ampio sulla relazione tra arte fotografica e intelligenza artificiale.

Prosegue il rapporto di collaborazione tra MIA Fair e BAG-Bocconi Art Gallery iniziato nel 2016 che, fino al 4 aprile 2023, presenta nello spazio dedicato alla fotografia d’arte dell’Università Bocconi a Milano, la personale di Gianluca Pollini (Bologna, 1960), dal titolo Arquitectonica, in collaborazione con la Galleria Forni di Bologna e Arte in Salotto di Milano.
La rassegna documenta, attraverso 15 fotografie, la più recente ricerca dell’artista bolognese, dedicata all’architettura, in particolare a quella progettata da Aldo Rossi e a quella del Ventennio fascista in Italia.

 



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Fondazione Arnaldo Pomodoro presenta "Open Studio #2" LA NEGAZIONE DELLA FORMA. Arnaldo Pomodoro tra minimalismo e controcultura 

Il secondo appuntamento con le mostre allestite nello studio di Arnaldo Pomodoro si concentra sugli anni americani dell’artista, tra il 1966 e il 1970.

Torna alla Fondazione Arnaldo Pomodoro Open Studio, il ciclo di mostre allestite nello studio del Maestro nate con lo scopo di riscoprire e approfondire temi e periodi particolari del percorso artistico di Arnaldo Pomodoro, esponendo opere, documenti e materiali d’archivio originali.

Da domenica 12 marzo fino al 28 maggio 2023 la mostra La negazione della forma. Arnaldo Pomodoro tra minimalismo e controcultura, a cura di Federico Giani, punta i riflettori sul quinquennio 1966-1970, una stagione di grande vivacità e interesse. Sono gli “anni americani” di Pomodoro – vissuti a cavallo tra l’Italia e gli Stati Uniti, con incarichi di insegnamento a Stanford e Berkeley – durante i quali l’artista sviluppa un’inedita sperimentazione formale, influenzata da fenomeni come il minimalismo, e partecipa da protagonista a iniziative di controcultura, che intendono cioè aprire nuovi spazi di pratica politica e culturale.

La mostra è suddivisa in sei sezioni, ciascuna delle quali indaga un aspetto specifico del lavoro o della vita di Pomodoro, e presenta circa quaranta operesculture, grafiche, multipli, disegni, modelli eprototipi – alcune delle quali riscoperte e restaurate per l’occasione, altre concesse in prestito da collezionisti privati e da istituzioni come Collezione Intesa Sanpaolo e Museo Magi ‘900 – Pieve di Cento (BO). Il racconto del contesto e delle vicende che vedono protagonista il Maestro è affidato a una selezione di fotografie, filmati e materiali d’archivio e a un gruppo di opere di artisti americani – colleghi e studenti nei campus – con i quali Pomodoro stringe amicizia in quegli anni, come Harold Paris, Sue Bitney, William T. Wiley, Stephen Laub e Arlo Acton.

 



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Museo City 2023: ULTIMI POSTI per il laboratorio a cura di WAAM 

Archivio Atelier Pharaildis Van den Broeck in occasione di Museo City 2023 presenta "Ogni cipolla è un universo". 

Con piacere l’Archivio Atelier Pharaildis Van den Broeck invita a partecipare al Laboratorio per adulti Ogni cipolla è un universo. Proiezioni di luce attraverso la materia a cura di WAAM che si terrà sabato 4 marzo dalle ore 16.00 alle 17.30.

Bucce di cipolle diventeranno paesaggi, minuscoli oggetti si trasformeranno in mondi da attraversare: i partecipanti di questo workshop si ispireranno all’immaginario dell’artista belga Pharaildis Van den Broeck per creare delle composizioni con frammenti trovati in archivio, che saranno inseriti nei vetrini delle diapositive. Una volta proiettati, come nelle “Proiezioni dirette” di Bruno Munari, gli oggetti daranno vita a composizioni astratte, mondi da esplorare e nei quali immergersi.

Il workshop è aperto a tutti, dai 16 anni in su, è gratuito e con prenotazione obbligatoria all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Durante i giorni di Museo City, l’Archivio Atelier Pharaildis Van den Broeck è aperto e visitabile, dal giovedì al sabato, dalle 14.00 alle 19.00.

Pharaildis Van den Broeck (Opwijk 1952 – Milano, 2014) è stata la prima fashion designer belga a collaborare con una casa di moda italiana. Diplomatasi al Dipartimento Moda dell’Accademia di Belle Arti di Anversa, inizia la sua carriera con alcune importanti Maison italiane, tra cui Versace, Trussardi e Missoni. Nel 1994 conclude il capitolo della moda e si dedica alla pittura, passione di tutta la vita.

Nel 2008 si stabilisce nell’Atelier di Via Bragadino 2, oggi sede del suo Archivio e luogo di ricerche e iniziative culturali.

 

Archivio Atelier

Pharaildis Van den Broeck

Via Marco Antonio Bragadino 2 | Milano

E. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

M. +39 348 7097090

www.aapvdb.org