Un vorticoso evento cosmico che avrà luogo nei Giardini e che inviterà i visitatori in un viaggio nel mondo dei materiali, basato su tre temi: The Swollen Suns (I soli gonfi), The Path of Gods (Il sentiero degli Dei), The Great Outdoors (I grandi esterni).

Gyre (Vortice) al Padiglione coreano presso la 59esima Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia presenterà una serie di istallazioni interconnesse e di grandi dimensioni, unitamente a opere site specific, realizzate dall’artista Yunchul Kim, che inviteranno i visitatori in un universo alternativo in cui oggetti, esseri e natura coesistono. Le cinque istallazioni in esposizione, che includono tre opere inedite, lavoreranno insieme come un corpo organico, animato da materia invisibile per de-antropomorfizzare le percezioni della realtà. Opere site specific realizzate dall’artista raffiguranti un amorfo fluido onirico saranno sparse per tutto lo spazio espositivo.

Secondo Kim, “nei circoli infiniti di creazione ed estinzione, il mondo e la sua materia volteggiano e discendono costantemente. Gyre (Vortice) esplora il mondo come un labirinto in cui la sostanza fatta di realtà (mattereality) importa più della materialità, abbracciando oggetti non umani e realtà materiale.” Questo è il soggetto centrale della mostra del Padiglione coreano, un tema che permea ogni cosa dall’energia alla materia, dalla vita all’universo.

La mostra rifletterà la poetica transdisciplinare di Kim che spazia tra arte, letteratura, mitologia, filosofia e scienza. Gyre (Vortice) rappresenterà un vorticoso evento cosmico che avrà luogo nei Giardini e che inviterà i visitatori in un viaggio nel mondo dei materiali, basato su tre temi: The Swollen Suns (I soli gonfi), The Path of Gods (Il sentiero degli Dei), The Great Outdoors (I grandi esterni).

 

Impulse by Yun chul Kim

Yunchul Kim, Impulse, 2018. Courtesy of the artist. Photo: Mark Blower

 

The Swollen Suns (I soli gonfi) fa riferimento al gonfiore e alla dissoluzione del sole alla fine della sua vita, come una lente attraverso la quale guardare alla realtà presente. Oltre a questo, il suo nome è quello di un’istallazione monumentale, Argos - the Swollen Suns (2022), che consiste in un sistema di tubi di vetro progettato per lampeggiare quando la presenza di muoni viene rilevata – rendendo così visibile questa materia, altrimenti invisibile. Una volta rilevata la presenza di queste particelle, i segnali sono inviati a tutte le istallazioni cinetiche all’interno del Padiglione, rappresentando la decentralizzazione dell’entità assoluta, dove ogni cosa si disperde, illuminando di nuovo il mondo.

 

1. Argos 1

Yunchul Kim, Argos, 2018. Courtesy of the artist. Photo: Studio Locus Solus.

 

The Path of Gods (Il sentiero degli Dei) deriva dal termine coreano per “nervo” (신경), che a sua volta deriva dal carattere cinese tradizionale (神經), tradotto letteralmente come “sentieri divini”. Nell’immaginario dell’Asia orientale il corpo è visto come un universo in cui l’umanità funziona come un connettore tra cielo e terra. Il pezzo cinetico lungo cinquanta metri di Chroma V (2022), posto nel centro del Padiglione, genererà una pulsazione e un respiro quando riceverà segnali da Argos - The Swollen Suns. Questa scultura sinuosa collega tra loro tutte le opere con lo spazio circostante, come i nervi centrali connettono le diverse parti del corpo. Accanto a Chroma V ci sarà Impulse (2018), un’istallazione che pompa acqua distillata attraverso centinaia di tubi interconnessi che circondano la scultura. Il Padiglione coreano è immaginato come un corpo vivente attraverso il quale le opere d’arte scorrono come vasi sanguigni e segnali in un sistema nervoso.

The Great Outdoors (I grandi esterni) presenta i resti e i sintomi del mondo persistenti al di là di ogni possibile forma di percezione. La Poussière de Soleils (2022) sarà una scultura vivente che fonde l’artificiale e il naturale. È realizzata con un materiale nuovo, creato da Kim, che combina vermiculite e acqua con il fine di creare un caleidoscopio di colori, visibile soltanto attraverso lenti appositamente realizzate.

Collegata in maniera poco percettibile a dispositivi, microcomputer e software, l’istallazione regolerà la lunghezza d’onda e la trasmissione della luce in relazione alla sua densità. Trae ispirazione dalla pièce teatrale del poeta francese Raymond Roussel Polvere di soli.

Gyre (Vortice) è stato commissionato dall’Arts Council Korea, in collaborazione con Hyunday Motor Company. Il catalogo della mostra sarà pubblicato a settembre 2022.

 

Date: 23 Aprile – 27 Novembre 2022, dalle 11 alle 19.

Indirizzo: Padiglione coreano, Giardini della Biennale, Calle Giazzo, 30122 Venezia, Italia

(Si prega di controllare il sito web della Biennale per gli ultimi aggiornamenti riguardo agli orari di apertura dei Giardini)

Per ulteriori informazioni stampa cliccare qui.

Per le ultime novità:  http://www.korean-pavilion.or.kr/ Segui gli aggiornamenti su @korean_pavilion via Instagram

L’artista

Yunchul Kim (1970, Corea del Sud) è un artista e un compositore di musica elettronica la cui poetica si concentra sul potenziale artistico e sulla realtà della materia attraverso istallazioni, disegni, scrittura e musica. Permeato da una ricerca transdisciplinare che combina filosofia, chimica, fisica, matematica, cosmologia, antropologia e mitologia, il suo lavoro guarda al complesso intreccio degli esseri tra l’umano, il non umano e le cose, esaminando il ‘mondo dei materiali’. Ha diretto il gruppo di ricerca Mattereality presso il Korea Institute for Advanced Study. È stato membro del progetto collettivo di ricerca Liquid things della University of Applied Arts di Vienna, e del progetto collettivo artistico e scientifico Fluid Skies. Kim è stato il vincitore dell’edizione 2016 del Collide International Award del CERN, ed è stato premiato da VIDA 15.0, Arts Electronica e Transmediale. Nel 2014 ha fondato lo Studio Locus Solus a Seoul. Ha recentemente esposto presso la Triennale di Yokohama, in Giappone; il KUMU, in Estonia (2020); il Museo Nazionale delle Belle Arti di Taiwan, a Taiwan (2020); l’iMAL, in Belgio (2020); il CCCB, in Spagna (2019); e presso lo ZKM, in Germania (2018).

www.yunchulkim.net @studio_locus_solus

Il curatore

Young-chul Lee (1957, Corea del Sud) è curatore, critico d’arte ed esperto in design urbano, già professore presso la Kaywon University of Arts and Design, in Corea. Lee ha cominciato la sua carriera curatoriale nel 1993, quando ha co-curato la mostra Across the Pacific, presso il Queens Museum of Art a New York, negli Stati Uniti. È stato il primo direttore del Nam June Paik Art Center, il direttore artistico della seconda Biennale di Gwangju (1997) e il fondatore del Anyang Public Art Project (2005). Lee ha co- curato il secondo Pusan International Contemporary Art Festival (2000), che ha determinato la fondazione della Biennale di Busan, ed è stato, inoltre, presidente e direttore artistico del progetto preparatorio per l’apertura dell’Asia Culture Center (2011-2015), in Corea.

L’Arts Council Korea

L’Arts Council Korea (ARKO), committente del Padiglione coreano, è responsabile delle operazioni del padiglione sin dalla sua apertura. ARKO, nota anche come Arts Council Korea, è un’organizzazione dedita a sostenere l’arte e la cultura coreane a livello nazionale e internazionale. Fondata con l’intento di rendere le arti accessibili a tutti, e basata sul principio che l’arte abbia il potere di trasformare le vite

umane, l’Arts Council Korea promuove e sovvenziona progetti e attività a sfondo culturale e artistico. ARKO, sotto l’egida del Ministero della Cultura, dello Sport e del Turismo, sostiene la creazione e la fruizione di tutte le forme d’arte.

 https://www.arko.or.kr, @arkokorea

Progetti artistici della Hyundai Motor

La Hyundai Motor Company sostiene iniziative artistiche caratterizzate da collaborazioni a lungo termine con musei globali – National Museum of Modern and Contemporary Art, Korea (MMCA), Tate e Los Angeles County Museum of Art (LACMA) – sin dal 2013, insieme a importanti partnership per il Padiglione coreano presso la 56esima, 57esima, 58esima e 59esima Biennale di Venezia e la 20esima e 21esima Biennale di Sydney. Il recentemente istituito Hyundai Tate Research Centre: Transnational incoraggia modi innovativi di pensare all’arte e alle storie globali dell’arte e, in partnership con il gruppo Bloomberg, la Hyundai Motor Company connette gli artisti con il pubblico internazionale, esplorando le convergenze tra arte e tecnologia.

artlab.hyundai.com, @hyundai.artlab

Ringraziamenti

Committente Arts Council Korea

In collaborazione con Hyundai Motor Company

Team curatoriale 

Jungyeon Park, Kahee Jeong, Catherine (Hyun Seo) Chiang

Programma in collaborazione con Korea Institute for Advanced Study

Con il sostegno di Barakat Contemporary, Korean Air e la partecipazione di KH Feelux, HWAYO, SELECT, CODEX

Manager editoriale

Kyoo Lee

Manager del Padiglione

Eun Jeong Kim

Comunicazioni Stampa Scott & Co

Team di Produzione

Studio Locus Solus

(Manager: Jungyeon Park; Staff: Earl Park, Gisu Chun, Hocheol Shin, Ingyun Bang, Jangwoo Choi, Jisan Lee, Jong Yoon Ryu, Minji Lee, Minyoung Jung, Oui An, Songin Bang, Yeongho Kim)

Grafica & Website Design

OOST, OKOK Service

Pavilion Tote Bag Design

XLIM

Consigliere architetturale Kc Architectural Lab

Ringraziamenti speciali a Kumsil Kang, Geunok Lee, Sungho Haam, Daehyung Lee, Sangchul Yeom, Wan Lee, Eelkwon Kim, Monica Bello, José-Carlos Mariátegui