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 foto ©francescapiovesan 

 

Apre la mostra Out of Words da Gaggenau Hub di Lorenzo Marini

La mostra di Lorenzo Marini, curata da Sabino Maria Frassà,  è la prima del nuovo ciclo 2020 espositivo "On-Air - Il Presente è il Futuro del passato"

Il brand del design Gaggenau e il progetto non profit CRAMUM presentano da Gaggenau DesignElementi Hub di Milano (corso Magenta 2) la mostra ad “Out of Words” (Senza Parole), personale di Lorenzo Marini curata da Sabino Maria Frassà. La mostra rimarrà aperta fino a venerdì 3 aprile 2020 ed è la prima del nuovo ciclo 2020 espositivo "On-Air - Il Presente è il Futuro del passato", ideato e curato da Frassà per Gaggenau.

"Out of Words" raccoglie 15 opere - per lo più inedite - di Lorenzo Marini che riflettono sulla crisi della scrittura e sulla trasformazione del linguaggio. L’artista, che è uno tra i più riconosciuti art director e pubblicitari a livello internazionale, si interroga oggi su cosa potrà accadere all’essere umano quando l’evoluzione socio-tecnologica l’avrà privato della scrittura e quando sarà perciò rimasto senza parole.

Come spiega il curatore Frassà: "Lorenzo Marini racconta l’escalation dell’immagine nel linguaggio, rappresentando lettere come puri simulacri di forma: l’artista diventa un archeologo del linguaggio. La crisi della scrittura che stiamo vivendo farà sì che le parole saranno sempre più contratte e sempre più sostituite dall’immagine e dalle emoticon, che a pensarci bene sono un ritorno alla pittografia ovvero a una nuova forma di protoscrittura e di ideogrammi. Un emoticon è un simbolo che sintetizza e trasmette in modo immediato uno stato d’animo. Il loro obiettivo primario non è comunicare, ma catturare l’attenzione di un interlocutore sempre più distratto. Il risultato, che Lorenzo Marini rappresenta nelle sue opere, è una comunicazione tanto immediata e visiva, quanto priva di sintassi e di sfumature".

Le lettere diventano gli elementi centrali di tutte le opere di “Out of Words” a partire da alcuni lavori estratti dal ciclo “AlphaType”, che ha reso celebre l’artista. Queste opere rappresentano alfabeti in cui le singole lettere sono dei loghi. Per realizzarle Lorenzo Marini ha rinunciato alla vendita di 150 loghi da lui progettati per un valore complessivo (non realizzato) di oltre tre milioni di euro. Al fianco di tali opere sarà possibile vedere per la prima volta il nuovo ciclo di opere “Typemoticon” in cui in cui l’alfabeto è composto da lettere trasformate in emoticon. A scandire questa trasformazione è infine il video “Typemotion” in cui alle immagini delle lettere-logo corrisponde il suono delle lettere, pronunciate da una voce campionata e robotica.