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Taheddoun oppure handira. Scialle da spalla decorato con frange di lana, cotone e seta, impiegato per cerimonie e feste nuziali. Marocco. Medio Atlante occidentale. 1920. Etnia Zemmour. Lana, cotone, seta, carminio, pigmenti. Tecnica mista. 147×270 cm. Collezione Korolnik.

 

"Fiori sul ciglio della strada.Tappeti e tessuti del Marocco. La Collezione Korolnik 11.05. – 11.10. 2020

Una nuova esposizione temporanea dedicata alla collezione di tappeti e tessuti tradizionali del Marocco di Annette Korolnik.

Da lunedì 11 maggio, il MUSEC - Museo delle Culture di Lugano - presenta al pubblico, nello Spazio Cielo di Villa Malpensata, una nuova esposizione temporanea dedicata alla collezione di tappeti e tessuti tradizionali del Marocco di Annette Korolnik. La mostra è intitolata «Fiori sul ciglio della strada».
Il progetto arricchisce e completa il percorso del MUSEC sul Marocco, avviato con la rassegna di fotografie impressioniste di Roberto Polillo allestita nello Spazio Maraini.
Nelle cinque sale all’ultimo piano di Villa Malpensata sono esposte diciotto opere, per lo più di grandi dimensioni: tappeti, coperte, scialli e coprisella, cui fanno da contrappunto alcune terrecotte dipinte provenienti sempre dal Marocco. Sono il frutto di una intensa e appassionata attività di ricerca sul campo che Annette Korolnik ha svolto nell’arco di trent’anni assieme al marito, Marcel Korolnik, scomparso nel 2008.
L’importanza della Collezione Korolnik risiede sia nella qualità delle opere, preziose testimonianze della produzione tessile del Marocco dalla seconda metà dell’Ottocento alla prima metà del Novecento, sia nell’eterogeneità della raccolta, composta da tessuti e tappeti provenienti da ben trenta differenti regioni etniche del Marocco.
Il progetto del MUSEC ha il pregio di essere la prima esposizione monografica dedicata alla Collezione Korolnik; alcune delle opere provenienti da questa collezione sono già state inserite in mostre di arte tessile organizzate da prestigiosi musei internazionali tra i quali il Musée du quai Branly di Parigi, il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, l’Indianapolis Museum of Art e il Museum Bellerive di Zurigo.

La selezione operata dai curatori, Paolo Maiullari del MUSEC e la stessa collezionista, mira ad esaltare i valori estetici, storici, antropologici e artistici dell’arte tessile del Marocco. Il percorso espositivo si articola in cinque sezioni che ruotano attorno a due grandi temi. Il primo è la ricchezza dell’indagine scientifica condotta sul campo da Annette e Marcel Korolnik, grazie alla quale è possibile, oggi, realizzare una mappatura dell’arte tessile del Marocco. Il secondo, di carattere estetico-sensoriale, è rappresentato dalla scoperta dei significati dei manufatti, che si presentano a noi nella loro incantevole diversità e intensità cromatica.

In ogni sezione le opere sono accostate tra loro per evocare, attraverso vivaci giochi formali e di colore, i sorprendenti contrasti che caratterizzano la produzione tessile marocchina e, di riflesso, le ricche e variegate tradizioni culturali delle popolazioni locali.
Oltre ai testi che accompagnano le opere in mostra, il pubblico potrà avvicinarsi alla ricchezza dell’arte tessile del Marocco sfogliando il catalogo curato da Paolo Maiullari e Annette Korolnik, in cui sono presentate in maniera esaustiva 31 opere; il volume contiene pure un’ampia intervista alla collezionista, un glossario tecnico e una vasta bibliografia di riferimento sul tema.