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TEFAF Maastricht 2019

 I 279 mercanti d’arte presenti a TEFAF Maastricht 2019, 40 non vi hanno mai partecipato prima. Il risultato è una Fiera rivitalizzata che rappresenta un’attrazione senza eguali per collezionisti privati, curatori museali, mecenati, professionisti del mercato dell’arte e appassionati di tutto il mondo.

TEFAF Maastricht si è a lungo contraddistinta come la Fiera d’arte per eccellenza e senza pari. Quest’anno TEFAF ha avviato una nuova procedura di selezione, ancora più trasparente, che ha comportato l’arrivo di molti nuovi espositori alla Fiera. Dei 279 mercanti d’arte presenti a TEFAF Maastricht 2019, 40 non vi hanno mai partecipato prima. Il risultato è una Fiera rivitalizzata che rappresenta un’attrazione senza eguali per collezionisti privati, curatori museali, mecenati, professionisti del mercato dell’arte e appassionati di tutto il mondo. TEFAF Maastricht 2019 avrà luogo nel polo fieristico MECC (Maastricht Exhibition & Confrence Centre) dal 16 al 24 marzo 2019.
Di tutte le sezioni della Fiera, TEFAF Modern vede il maggiore numero di nuovi espositori con 13 nuovi arrivi, molti dei quali si preparano ad allestire degli stand dedicati a un solo artista. Ad esempio, kamel mennour (Stand 527), da Parigi, si concentrerà sulle opere di Ugo Rondinone (classe 1963) con uno stand che metterà in risalto l’uso della pietra nell’arte contemporanea. Le opere più importanti esposte allo stand includeranno The Cordial [Il Cordiale] (2017) e The Faithful [Il Fedele] (2019).

Inoltre, Sprüth Magers (Stand 502) presenterà il lavoro dell’artista concettuale tedesca Rosemarie Trockel (classe 1952), venuta alla ribalta nel fiore degli anni Ottanta a Colonia, che nelle sue opere utilizza vari materiali tra cui lana, bronzo e oggetti del quotidiano. La mostra a TEFAF Maastricht metterà in rilievo le sue opere in ceramica, spesso tra le più recenti.

Mathias Rastorfer, amministratore delegato della Galleria Gmurzynska (Stand 404), di ritorno a TEFAF Maastricht dopo 17 anni, ha sottolineato: “Maastricht si trova in un momento davvero speciale, con uno spostamento delle fiere d’arte quasi completamente verso il contemporaneo. TEFAF Maastricht si sta così trasformando in una Fiera ancora più imperdibile che abbraccia ogni periodo, con un grande potenziale per il futuro.”

Secondo Rastorfer, in un momento in cui i prezzi de mercato dell’arte moderna e contemporanea sono ai massimi storici, c’è ancora più bisogno di preparazione e conoscenza. Il tema centrale dello stand della sua galleria è il dialogo del XX secolo con l’astratto, per dimostrare l’impatto delle prime opere figurative che all’inizio del XX secolo si sono spostate verso l’astrattismo. Uno dei pezzi più importanti dello stand sarà l’opera a tecnica mista (matita, henné, acquarello, decalcomanie e collage su carta) Métamorphose [Metamorfosi], 1936, di Joan Miró (1893 - 1983).

La sezione TEFAF Paintings offrirà ai visitatori un’esplorazione di allettanti dipinti, dagli Antichi Maestri agli albori dell’arte moderna. Lo stand di Richard Green (Stand 302) celebrerà la dinastia di Camille e Lucien Pissarro, padre e figlio, con una mostra dedicata che metterà in risalto le connessioni familiari con Francia e Gran Bretagna e i movimenti di Impressionismo e Post-Impressionismo, per mostrare la forte, innegabile influenza dei due pittori. Le opere in esposizione includeranno Apples on a tablecloth against a lace-curtained window [Mele su tovaglia, davanti a una finestra con tenda in pizzo], 1885, di Lucien Pissarro (1863-1944) e Dans le pré en automne a Eragny [Prato a Eragny in autunno], 1901, di Camille Pissarro (1830-1903)

Robilant + Voena (Stand 380) porterà a TEFAF Maastrichti un’importante riattribuzione italiana. Lo splendido dipinto Still Life of Fruit with Three Figures of Children (Allegory of Autumn) [Natura morta di frutta con tre figure di bambini (Allegoria d’autunno)] fu acquistato dalla galleria come opera della scuola italiana del XVII secolo, ma ora è stato riattribuito a Bartolomeo Cavarozzi (1587-1625). Il dipinto verrà offerto a un prezzo di 1 milione di euro circa.

Per la prima volta a TEFAF Maastricht, un espositore includerà l’arte virtuale nel suo stand. Daniel Crouch Rare Books (Stand 264), sezione TEFAF Antiques, offrirà ai visitatori della Fiera la possibilità di entrare in due mappe attraverso il sistema di realtà virtuale Oculus Rift. La galleria si doterà di una dozzina di dispositivi per offrire un tour virtuale della prima mappa stampata di Amsterdam, una xilografia del 1544 di Cornelis Anthonisz (1499-ca.1557), e della monumentale mappa da parete di Parigi di Michel-Etienne Turgot (1690-1751), del 1739. Gli originali di entrambe le mappe saranno disponibili all’acquisto. Ogni sessione di realtà virtuale durerà tre minuti e includerà informazioni sulle mappe e un’esperienza immersiva al loro interno.

Koopman Rare Art (Stand 156) esporrà ciò che il suo direttore Lewis Smith ha definito “l’esempio più spettacolare di sempre dello stile Regency”. L’opera in questione è un preziosissimo capolavoro in argento dorato della corte di Giorgio IV: Lo Scudo di Achille. Realizzato da uno dei più eminenti argentieri inglesi, Philip Rundell (1746-1827), questo scudo circolare in argento dorato è l’esecuzione di un disegno di John Flaxman (1755-1826). L’opera ha un prezzo richiesto intorno a 5 milioni di sterline.

La galleria newyorchese Siegelson (Stand 146), uno dei due nuovi mercanti di gioielli della sezione TEFAF Antiques, presenterà l’incredibile anello “Bande” in diamanti e smalto nero realizzato da Suzanne Belperron (1900-1983), una delle designer di gioielli più talentuose e originali del XX secolo. La Belperron si allontanò dagli ideali classici di gioielleria per realizzare opere distintive dalle forme audaci e femminili.

La sezione TEFAF La Haute Joaillerie, sita all’interno di TEFAF Antiques, darà il benvenuto a un nuovo espositore – Cindy Chao (Stand 139). La sezione offre ai visitatori una selezione altamente curata dei gioiellieri migliori del mondo. Cindy Chao presenterà un eccezionale fermaglio “Greenovia” realizzato in titanio, oro bianco 18k e argento, con un crisoberillo occhio di gatto da 105 carati, diamanti e quasi 2500 pietre preziose verdi di sei varietà.

Una novità della prossima edizione di TEFAF Maastricht è l’integrazione delle sezioni TEFAF Design e TEFAF Tribal – che pur restando distinte avranno stand collocati gli uni vicino agli altri per offrire ai visitatori un’esperienza più dinamica, fatta di interessanti connessioni. La Laffanour – Galerie Downtown (Stand 612), parte di TEFAF Design, presenterà una magnifica opera di José Zanine Caldas (1919-2001), designer autodidatta: una porta d’ingresso scultorea realizzata lavorando magistralmente il legno tropicale (ca. 1970).

La Galleria Claes (Stand 601), parte di TEFAF Tribal, presenterà una straordinaria opera in legno, una Maschera Songye Kifwebe, datata tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, proveniente da una collezione privata belga e originariamente dalla Repubblica Democratica del Congo.

Dopo la partecipazione a TEFAF Showcase 2018, La Galleria Kallos (Stand 436) esporrà nella sezione TEFAF Ancient Art, confermandosi una delle tante gallerie che sono riuscite a fare il salto da Showcase a Fiera principale. La galleria presenterà un’eccezionale panoplia greca completa in bronzo di un soldato di cavalleria. L’armatura potrebbe essere appartenuta a un guerriero italiota del periodo classico (IV secolo a.C. circa) ed è uno degli esempi più completi presenti sul mercato dopo decenni.

L’edizione 2019 di TEFAF Showcase a TEFAF Maastricht darà il benvenuto a sei espositori: la Galleria Lowet de Wotrenge (S1), ArtAncient (S2), Mathieu Néouze (S3), Martin Doustar (S4), Santa Tecla Srl (S5) e la Galleria Samantha Sellem (S6). La sezione rappresenta un ricco bacino di gallerie giovani o di recente apertura, offrendo ogni anno un’esperienza dinamica all’interno della Fiera. L’espositore Martin Doustar (S4) trasformerà il suo stand per creare un piccolo tempio al cui interno esporrà oggetti provenienti da diverse civiltà.
La sezione TEFAF Works on Paper presenta ogni anno alcuni degli studi e degli schizzi più interessanti del mercato, insieme a opere finite su carta. Stephen Ongpin Fine Art (Stand 724) esporrà un’opera matura e raffinata di Pablo Picasso (1881-1973): Le peintre et son modèle [L’artista e la sua modella], penna, inchiostro nero e gesso bianco su carta marrone chiaro.

Un potente studio preparatorio sulla mano destra di Winston Churchill, realizzato da Graham Sutherland (1903-1980) per il suo famoso ritratto commissionto dal Parlamento nel 1954, sarà in offerta allo stand di Christopher Kingzett (Stand 701) per 12.000 sterline. Come è noto, Churchill durante la cerimonia nella Westminster Hall disse: “...il ritratto è un esempio notevole di arte moderna. Combina senza dubbio forza e schiettezza...”. In privato, però, riservò all’opera ben altre parole, tanto che il suo disprezzo per il ritratto portò la sua famiglia a distruggerla poco dopo.

I nuovi espositori di TEFAF Maastricht
Sezione TEFAF Antiques:
AR-PAB/Álvaro Roquette – Pedro Aguiar – Branco (Stand 232); Galleria FD (Stand 270); Galleria Gismondi (Stand 246); Galleria Léage (Stand 135); Galleria Mermoz (Stand 134); Shibunkaku (Stand 166); Siegelson (Stand 146); Symbolic & Chase (Stand 247)
· Sezione TEFAF Ancient Art:
Galleria Eberwein (Stand 428); Galleria David Ghezelbash (Stand 425); Galleria Kallos (Stand 436)
· Sezione TEFAF Design:
Alexandre Biaggi – Pierre Passebon (Stand 616); Pierre Marie Giraud (Stand 621); Pierre Passebon – Alexandre Biaggi (Stand 616)
· TEFAF La Haute Joaillerie:
Cindy Chao – the Art Jewel (Stand 139)
· Sezione TEFAF Modern:
Galleria Cortesi (Stand 505); Galleria Gmurzynska (Stand 404); Galleria Max Hetzler (Stand 528); Galleria Hyundai (Stand 418); Galleria Simon Lee (Stand 540); Galleria d’Arte Maggiore (Stand 536); Mayoral (Stand 445); Fergus McCaffrey (Stand 440); kamel mennour (Stand 527); Galleria Le Minotaure (Stand 521); Galleria Pace (Stand 441); Almine Rech (Stand 501); Sprüth Magers (Stand 502); Galleria Georges- Philippe & Nathalie Vallois (Stand 507) 
· Sezione TEFAF Paintings:
Bottegantica (Stand 362) ; Nicholas Hall (Stand 342) ; Piacenti Art Gallery (Stand 367) ; Porcini (Stand 345) ; Fondantico di Tiziana Sassoli (Stand 372) ; Galleria Carlo Virgilio & C. (Stand 364)
· Sezione TEFAF Tribal :
Galleria Monbrison (Stand 618)
· Sezione TEFAF Works on Paper:
Galleria Alexis Bordes (Stand 705) ; Le Claire Kunst (Stand 702) ; Maurizio Nobile (Stand 715); Librairie Camille Sourget (Stand 703)


TEFAF Maastricht, la Fiera d’arte e antiquariato più importante del mondo, si fregia dei migliori mercanti d’arte ed esperti del mondo. È stata la prima fiera d’arte a essere organizzata dai galleristi per i galleristi, e da sempre rappresenta un’ispirazione per gli amanti e i compratori d’arte. La trentaduesima edizione di TEFAF Maastricht si terrà al Maastricht Exhibition and Congress Centre dal 16 al 24 marzo 2019.
TEFAF. Your Art Community.
L’arte, più di un asset
TEFAF condivide con il suo principale sponsor, AXA Art, la visione di un’arte che va oltre lo status di solo asset. Questa partnership fornisce ai collezionisti d’arte un servizio unico che copre l’intera gamma di prevenzione dei rischi, conservazione, recupero e restauro, consentendo loro di mantenere le proprie collezioni nelle migliori condizioni possibili. www.axa-art.com

 

 

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ART CITY Bologna 2019

Dal 1 al 3 febbraio 2019  | VII edizione

Dal 1 al 3 febbraio 2019 la settima edizione di ART CITY Bologna, il programma istituzionale di mostre, eventi e iniziative speciali promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere in occasione di Arte Fiera

Coordinato dall’Area Arte Moderna e Contemporanea dell’Istituzione Bologna Musei, per il secondo anno consecutivo ART CITY Bologna si svolge sotto la guida di Lorenzo Balbi, direttore artistico di MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna, con l’obiettivo di articolare una programmazione culturale di alto profilo in affiancamento alla manifestazione fieristica.

La principale novità di questa edizione è la durata più ampia. Il nucleo dei tre giorni del weekend si dilata infatti in una vera e propria art week che, a partire dal 25 gennaio, traccia un calendario di avvicinamento all’apertura di Arte Fiera in programma il 1 febbraio.

Nel segno invece della continuità, viene confermato il format sperimentato lo scorso anno, con un main program articolato in un evento speciale e una serie di progetti curatoriali monografici - tra mostre, installazioni e performance - che presentano le più varie espressioni delle pratiche artistiche contemporanee.

ART CITY Bologna prevede inoltre la sezione ART CITY Segnala, in cui rientrano oltre 100 eventi: un ricchissimo palinsesto di appuntamenti proposti dagli operatori culturali della città, tra cui istituzioni pubbliche e private, gallerie d’arte moderna e contemporanea, artist run space, spazi no-profit e luoghi non convenzionali.

Torna ad esplorare le molte possibili connessioni tra arte e cinema la sezione ART CITY Cinema, con la programmazione di proiezioni cinematografiche al Cinema Lumière a cura della Fondazione Cineteca di Bologna.

Infine, non mancherà uno degli appuntamenti più attesi con la ART CITY White Night: sabato 2 febbraio apertura straordinaria fino alle ore 24 in numerose sedi del circuito ART CITY Bologna, oltre che in gallerie, spazi espositivi indipendenti, palazzi storici e negozi.

PER INFORMAZIONI

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; tel. 051/6496611

 

 

 

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The Others Fair 2018

La fiera vuole essere una lente, o forse un cannocchiale, per individuare l’arte che verrà e scovare nuovi collettori di talenti. L’ex Ospedale Regina Maria Adelaidein a Torino ospita la manifestazione più underground e irriverente della Contemporary art week

Mettere a fuoco l’arte del nuovo millennio richiede lenti per miopi o per presbiti? Il logo sfocato e capovolto, by Ikigai.media, dell’edizione 2018 su campo giallo in stile “lavori in corso”, propone subito un esercizio visivo e più di un interrogativo sulla capacità di visione di cosa sia oggi l’espressività artistica.

The Others vuole essere una lente, o forse un cannocchiale, per individuare l’arte che verrà e scovare nuovi collettori di talenti. Medicale e alternativo anche il luogo scelto, l’ex Ospedale Regina Maria Adelaide in Lungo Dora Firenze 87 a Torino, che dall’1 al 4 novembre ospita la manifestazione più underground e irriverente della Contemporary Art Week.

Più di quaranta le gallerie e associazioni culturali presenti quest’anno, due terzi sono straniere, una percentuale praticamente capovolta rispetto al 2017 quando il 65% degli espositori erano italiani, grazie anche al lavoro di ricerca svolto da un board curatoriale rinnovato e dal respiro internazionale, coordinato da Bruno Barsanti. Un gruppo di ambasciatori e globetrotter dell’arte che vivono tra Berlino, Bruxelles, Copenaghen, Mosca, Parigi e Santander e lavorano in tutto il mondo. Sono giovani Alejandro Alonso Diaz, Yulia Belousova, Pietro Della Giustina, Iben Bach Elmstrøm e il collettivo SUPERDEALS e hanno lavorato con The Others con competenza ed entusiasmo.

Novità assoluta la sezione Expanded Screen, dedicata alla video installazione e con un titolo che fa il verso all’expanded cinema teorizzato dal critico e accademico americano Gene Youngblood nel 1970. Expanded Screen pone l’accento sul video, ma anche sulla superficie e sulle modalità attraverso cui le immagini diventano fruibili.

Le tredici installazioni della sezione Specifc si misurano con le vecchie sale operatorie, l'area accettazione, la sala d'attesa, gli spazi delle cucine, l’area lavaggio e sterilizzazione per i chirurghi con gli arredi originali. Sempre più variegate le presenze della main section e interessanti gli special projects che vedono protagonisti artisti di Francia, Paesi Bassi e Danimarca.

La tavola rotonda Beyond the traditional art fair model in programma venerdì 2 novembre dalle 17.30 alle 19.30 ha chiamato a raccolta alcuni tra i più innovativi format del settore tra i quali POPPOSITIONS Art Fair (Brussels), Paris Internationale (Paris) Tallin Photomonth, (Tallinn). Connesso al tema della tavola rotonda, lo speed talk Does a gallery need a physical space in 2018? è previsto sabato 3 novembre dalle ore 19.15 alle 20.00, preceduto dagli incontri intitolati Why is today’s art so meaningless? con inizio alle 17,15 e The future of independent art publishing alle 18,15.

In chiusura di The Others, domenica 4 novembre, verranno assegnati tre premi, uno per ogni sezione: Specific, Expanded Screen e Main; riconfermato il #premiobottegabaretti che accompagna la manifestazione dal 2015.

The Others è resa possibile grazie al sostegno di Compagnia di Sanpaolo, Fondazione CRT, gode dei patrocini di Regione Piemonte e Comune di Torino.

Media partner: The Art Gorgeous, ATPdiary - Art Texts Pics, Artribune, ARTUU Magazine, Exibart, Libreria Il Ponte sulla Dora, Quid Magazine, SMALL ZINE, Espoarte Contemporary Art Magazine e Artprice.

Public Program The Others 2018:

Round Table:

Beyond the traditional art fair model:

Venerdì 2 novembre dalle 17.30 alle 19.30

How has the incredible proliferation of art fairs affected the contemporary art system over the last years? Which are the key factors determining a fair's identity in the current overcrowded scenario? Is it possible to think of an art fair as a cultural institution? The talk aims at analysing new and emerging art fair models highlighting how they question the traditional format of the commercial exhibition. The concept and structure of a number of young fairs that have distinguished themselves in recent years as the most innovative and responsive to the changing needs will be examined and discussed by the speakers.

Speed Talks:

Sabato 3 novembre dalle 17.15 alle 20.00

•Why is today’s art so meaningless? 17.15 – 18.00

Many claim art is dead. Accessibility made art mainstream. Surely, art became integrated in day to day life instagram can replace a museum-visit, online auctions simplifies the holy ritual of art buying into a mouse-klick process. The non-stop production of art fostered by its everyday consumption makes art easy to forget and difficult to keep our attention. But does it make art meaningless?    

•The future of independent art publishing –18.15 – 19.00

It’s widely recognised that the digital age has put conventional publishing at stake. And what will be the futures of that physical object as a book or an art magazine and its digital counterparts, and the ways people interact with them? Who is that reader? Are they engaging with textual or infographic knowledge, or a combination of two? And what does that reader want?

•Does a gallery need a physical space in 2018? – 19.15 – 20.00

There is a high number of galleries that had to undergo a closure earlier this year. This doesn’t mean that the gallerists gave up on the art world and emptied their seats. Instead, many of those questioned the traditional gallery model and are experimenting with new ways of selling and working with the artist. Frieze New York no longer requires exhibitors to have a physical gallery space.

Curator’s Tour con il Board curatoriale di The Others 2018:

Venerdì 2 novembre alle ore 19.00

Sabato 3 novembre alle ore 19.00

Domenica 4 novembre alle ore12.00 e alle ore 16.00

 

The Others Fair 1 – 4 novembre 2018

Ex Ospedale Regina Maria Adelaide - Torino

Web site: http://www.theothersfair.com/en/     Fb: @TheOthersArtFair     Ig: theothersartfair

Orari:

1 novembre – 20.00 - 00.30 Opening Party

2 e 3 novembre – 17.00 – 00.30

4 novembre – 11.00 – 20.00

 

 

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Annamária Molnár, Ilaria Bonacossa, Sári Ember, Paolo Cavallo, Carina Plath, Adam Budak - Campari Art Prize 2017 Photo: Perottino-Alfero-Bottallo-Formica

 

Campari Art Prize consolida la partnership triennale tra Artissima e Campari Group

Il premio è dedicato a un artista under 35 scelto tra quelli presenti nelle otto sezioni della fiera ed è attribuito da una giuria internazionale

Il Campari Art Prize, forte del successo della prima edizione, consolida la partnership triennale tra Artissima e Campari Group.

Il premio è dedicato a un artista under 35 scelto tra quelli presenti nelle otto sezioni della fiera ed è attribuito da una giuria internazionale composta da Lorenzo Fusi, curatore indipendente e direttore del Prix International d'Art Contemporain (PIAC) della Fondation Prince Pierre di Monaco, Abaseh Mirvali, curatrice indipendente di arte contemporanea e architettura e progettista e da Claire Tancons, co-curatrice della Sharjah Biennal 14.

Il vincitore, selezionato per la forza comunicativa e la capacità narrativa del suo lavoro artistico, riceverà un premio in denaro e sarà protagonista di una mostra personale negli spazi di Galleria Campari, museo aziendale del Gruppo, presso gli HQs a Sesto S. Giovanni, alle porte di Milano.

L’edizione 2017 ha premiato l’artista ungherese Sári Ember, rappresentata da Ani Molnár Gallery, Budapest. In occasione della mostra Since our stories all sound alike, curata da Ilaria Bonacossa, direttrice di Artissima e aperta al pubblico dal 23 maggio al 9 settembre 2018, l’artista ha presentato una serie di opere concepite appositamente per gli spazi espositivi di Galleria Campari. La mostra, prima personale in Italia di Ember, ha riscosso un grande successo di pubblico e di stampa.

La collaborazione con Artissima consolida lo storico rapporto tra Campari e il mondo dell'arte contemporanea. Il Campari Art Prize sottolinea la vocazione di Artissima alla scoperta e valorizzazione di talenti e riconferma l’apertura di Campari a nuovi e inediti linguaggi e la fusione tra uno spirito imprenditoriale d’avanguardia e la ricerca artistica più sperimentale.

ARTISSIMA - Internazionale d’Arte Contemporanea

Oval, Lingotto Fiere Torino
1 novembre 2018 | Presentazione alla stampa, preview, vernissage
2-3-4 novembre 2018
T +39 011 19744106
www.artissima.it | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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Stand Pimo Marella Gallery ph. Paolo Valentini

 

MIART 2018: ancora in crescita la Fiera d'arte moderna e contemporanea

La ventitreesima edizione si chiude con un importante successo di vendite e un incremento di presenze di collezionisti, giornalisti e operatori di settore da tutto il mondo

Si è conclusa domenica 15 aprile la ventitreesima edizione di miart, la fiera internazionale di arte moderna e contemporanea organizzata da Fiera Milano e diretta per il secondo anno da Alessandro Rabottini. Con questa edizione miart si è confermata l’appuntamento fieristico di riferimento  in Italia e con l’offerta cronologica di opere più completa, registrando un alto grado di apprezzamento da parte dei collezionisti, degli operatori del settore e della stampa.

L’edizione del 2018 ha registrato un incremento delle vendite in tutte le sette sezioni della fiera già a partire dalle prime ore della preview di giovedì 12 aprile, creando da subito un clima positivo e di grande fermento. Le vendite sono poi proseguite per tutte le giornate della manifestazione grazie all’aumento di presenze di collezionisti provenienti da 25 paesi. 11.396 sono state le presenze di VIP internazionali registrati tra collezionisti, consulenti d’arte, curatori e direttori di museo, fondazioni private. Più di 1.500 i giornalisti accreditati.

Il pubblico internazionale di miart 2018 ha apprezzato l’altissima progettualità espressa dalle 184 gallerie: un elemento distintivo che ha caratterizzato l’edizione appena conclusasi è stata, infatti, la qualità delle opere e dei progetti espositivi, in alcuni casi di livello museale.

“Sono estremamente grato nei confronti dei nostri espositori per l’impegno che hanno profuso nella realizzazione degli stand, portando una qualità e un rigore che hanno entusiasmato il nostro pubblico. Desidero, inoltre, ringraziare i moltissimi collezionisti italiani e stranieri che ci hanno gratificato con la loro presenza per l’energia e l’interesse che hanno portato tra i corridoi della fiera. La mia gratitudine va anche alle istitituzioni pubbliche, alle fondazioni private e agli spazi non-profit che hanno animato una incredibile e densissima edizione della Milano Art Week. Il loro lavoro ha confermato lo statuto di Milano come una destinazione culturale ormai saldamente presente nella geografia internazionale” Alessandro Rabottini, Direttore Artistico miart.

Questi alcuni dei commenti raccolti tra le gallerie presenti:

“miart conferma la sua capacità espansiva con significative presenze internazionali che hanno dato un forte dinamismo alla fiera. Sono molto felice dei risultati conseguiti, questo sicuramente è frutto dello sforzo fatto dalle gallerie e che un pubblico all’altezza ha premiato.”

Alfonso Artiaco, Galleria Alfonso Artiaco, Napoli (sezione Established Contemporary)

“miart è la nuova piattaforma per l’arte moderna e contemporanea in Italia. La fiera è il connubio perfetto di attenzione curatoriale ed efficacia commerciale.”

Simone Battisti, Gladstone Gallery, New York – Bruxelles (sezione Established Contemporary)

“Abbiamo partecipato per la seconda volta a miart presentando le opere di Matt Mullican e un cabinet dedicato alle fotografie vintage di Luigi Ghirri. Questa edizione dimostra la solidità che la fiera ha acquisito negli ultimi anni affermandosi come leader in Italia per la sua capacità di attrarre gli attori del mercato italiano dell'arte moderna e contemporanea. In concomitanza con la fiera, la città di Milano offre molte mostre interessanti e di alta qualità e la sensazione è che in futuro nessuno voglia mancare questo appuntamento.”

Victor Gisler, MAI 36, Zurigo (sezione Established Contemporary)

“Abbiamo partecipato a miart per la prima volta e sicuramente torneremo il prossimo anno! La qualità della fiera e la partecipazione dei visitatori riflette pienamente il carattere internazionale e il dinamismo di Milano, offrendo un grande potenziale di visibilità e di vendite.”

Yuli Karatsiki, Kalfayan Galleries, Atene – Salonicco (sezione Established Contemporary)

“Da qualche anno Milano sta vivendo un nuovo Rinascimento. La città è diventata più attraente sia per i visitatori italiani sia per quelli internazionali e si è resa sempre più cosmopolita. miart si svolge in un momento vibrante per la vita culturale milanese, subito prima del Salone del Mobile, evento che da anni attrae visitatori da tutto il mondo. Lavoriamo già con alcuni collezionisti italiani molto attivi e miart è per noi l’occasione perfetta per estendere ulteriormente le nostre conoscenze. I collezionisti italiani sono molto interessati al programma della galleria sia per quanto riguarda gli artisti emergenti sia per quelli consolidati.”

Almine Rech, Almine Rech Gallery, Parigi – Bruxelles – Londra – New York (sezione Established Contemporary)

“miart è diventata definitivamente una fiera internazionale. Il percorso iniziato anni fa si è rivelato vincente: abbiamo registrato visite dai grandi collezionisti italiani e europei e anche da direttori di musei d’oltreoceano. È stato un successo!”

Marco Voena, Robilant + Voena, Milano – Londra – St. Moritz (sezione Established Masters)

“Con buona pace di altre destinazioni internazionali, io preferisco stare a Milano, città moderna, efficiente e gradevole, animata da una rete molto varia di musei e con un’ottima accoglienza. La fiera è bella ed è ormai la prima in Italia.”

Gian Enzo Sperone, Gian Enzo Sperone, Sent – New York (sezioni Established Masters e Decades)

“Questa edizione di miart è stata un’ottima occasione per presentare per la prima volta in Italia opere di Jarbas Lopes e per trasmettere lo spirito della galleria. Abbiamo incontrato un pubblico attento e curioso e siamo felici di aver creato nuove relazioni.”

Elsa Ravazzolo Botner, A Gentil Carioca, Rio de Janeiro (sezione Generations)

“Sono molto felice di questa edizione, tutto il team di miart ha fatto un ottimo lavoro. Le vendite sono state molto buone e ho conosciuto nuovi collezionisti stranieri.”

Ilaria Leoni, Ermes-Ermes, Vienna (sezione Emergent)

“Abbiamo partecipato quest’anno per la prima volta a miart e l’esperienza è stata molto positiva. La curatela per la sezione Object ha reso questa parte della fiera una delle più interessanti nell'ambito del design da collezione. La presenza di sezioni tra loro diverse all’interno della stessa manifestazione crea un modello di fiera molto forte.” Martin Arno M. Feldt, Galleri Feldt, Copenhagen (sezione Object)

Come da tradizione, miart 2018 ha assegnato un importante numero di premi conferiti da giurie composte da curatori e direttori di musei internazionali:

- Fondo di Acquisizione di Fondazione Fiera Milano:

Opere acquisite per un valore di 100.000 euro dei seguenti artisti: June Crespo (P420, Bologna), Lisa Dalfino e Sacha Kanah (Clima, Milano), Paolo Icaro (Francesca Minini, Milano), Jochen Lempert (ProjecteSD, Barcellona), Diego Marcon (Ermes-Ermes, Vienna), Luca Monterastelli (Deweer, Otegem), Matt Mullican (MAI 36, Zurigo), Torbjørn Rødland (Rodolphe Janssen, Bruxelles).

- Premio Herno: assegnato alla galleria Jocelyn Wolff, Parigi presente all’interno della sezione “Decades” con la mostra personale dedicata a William Anastasi, per un valore di 10.000 euro.

- Premio Fidenza Village per Generations: assegnato al dialogo tra le artiste Lisetta Carmi (Martini & Ronchetti, Genova) e Birgit Megerle (Galerie Emanuel Layr, Vienna – Roma), per un valore di 10.000 euro.

- Premio On Demand by Snaporazverein: assegnato all’artista Admire Kamudzengerere (Tyburn Gallery, Londra), per un valore di 10.000 euro da destinarsi a una futura produzione.

- Premio LCA per Emergent: assegnato alla galleria Sophie Tappeiner (Vienna), per un valore di 4.000 euro.

- Premio CEDIT per Object: assegnato all’opera di Studio Nucleo (ammann//gallery, Colonia), da destinarsi alla collezione permanente del Triennale Design Museum di Milano.

- Premio Rotary Club Milano Brera per l’Arte Contemporanea e i Giovani Artisti: assegnato all’artista Alfredo Aceto (Galleria Levy Delval, Bruxelles) in forma di acquisizione, da destinarsi a una prestigiosa istituzionale museale milanese.

Gli espositori hanno inoltre apprezzato la presenza significativa di curatori, direttori e gruppi di mecenati provenienti da diversi musei del mondo come il Guggenheim Museum e Foundation, Palais de Tokyo, Centre Pompidou, Serpentine Gallery e le numerose acquisizioni da parte di istituzioni e collezioni, tra le quali l’acquisto dell’opera Untitled (Bosch) di Ciprian Muresan (Prometeogallery di Ida Pisani) da parte di nctm e l'arte, progetto dedicato all'arte di Nctm Studio Legaleper la propria collezione l'opera.

Importante afflusso di pubblico anche per le 3 intense giornate dei miartalks, organizzati per il terzo anno consecutivo in collaborazione con In Between Art Film, che hanno visto la partecipazione di oltre 40 artisti, curatori, direttori di museo, collezionisti e autori internazionali chiamati a esplorare la dimensione dell'immaginazione come una forza che crea e trasforma la realtà e non come una fuga dal presente.

Grande successo anche per miarteducational, il nuovo servizio di mediazione gratuita per il pubblico organizzato da miart in collaborazione con Fidenza Village, che nelle 3 giornate di apertura al pubblico ha registrato il tutto esaurito.

miart 2018 è stato generosamente supportato da Intesa Sanpaolo, per il primo anno main partner della manifestazione.

Nuovi importanti partner hanno inoltre sostenuto la ventritreesima edizione della fiera d’arte moderna e contemporanea di Milano in molteplici forme: FLOS, azienda leader a livello internazionale nel settore dell’illuminazione residenziale e architetturale, in qualità di partner tecnico ha realizzato un’installazione luminosa site-specific del designer londinese di origine cipriota Michael Anastassiades all’interno della VIP Lounge, nel ristorante tre stelle Michelin da Vittorio – partner di miart dal 2013; Elle Decor, per la prima volta ha affiancato miart per la concezione dell’interior design della VIP Lounge, i cui arredi sono stati realizzati in collaborazione con B&B Italia e Kartell.

Hanno infine confermato il loro sostegno a miart partner che accompagnano la fiera dal 2012, come lo champagne Ruinart, che ha arricchito la VIP lounge con uno scrigno interamente dedicato a un’installazione di Liu Bolin; the Westin Palace Milan, partner per l'ospitalità, e NAVA Press, che anche quest’anno ha curato in collaborazione con Mousse Agency la realizzazione dei materiali stampati.

miart vi aspetta per la sua ventitreesima edizione dal 5 al 7 aprile 2019, con anteprima il 4 aprile.

 

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I MERCANTI D'ARTE DI TEFAF MAASTRICHT 2018

La reputazione internazionale di TEFAF Maastricht e della sua offerta di opere di straordinaria e impareggiabile qualità continua a essere un cruciale punto di riferimento per i collezionisti globali.

L'edizione 2018 di Tefaf Maastricht, in corso dal 10 al 18 marzo e anticipata dall'Early Access dell'8 marzo e dall'Anteprima del 9 marzo, si è chiusa nell'unanime definizione di clamoroso successo, viste le numerose vendite riportate in ogni sezione della Fiera, che hanno interessato sia collezionisti privati che istituzionali. Quest'anno la Fiera ha accolto oltre 100 nuovi musei in aggiunta a quelli che già la visitano. La reputazione internazionale di TEFAF Maastricht e della sua offerta di opere di straordinaria e impareggiabile qualità continua a fare della Fiera un cruciale punto di riferimento per i collezionisti globali. Durante la Fiera,TEFAF Maastricht ha accolto oltre 68 mila visitatori.
Christian Hemmerle, tra i nuovi membri del Consiglio di Tefaf, nonché il più giovane, ha dichiarato: “Ogni anno gli espositori infondono grande impegno nella presentazione dei loro stand e quest'anno si sono superati sia come curatori che in termini di qualità delle opere in vendita, assolutamente altissima. Questo ha reso la Fiera uniformemente vivace e positiva”.

Le attente e curate esposizioni di ogni sezione della Fiera hanno portato risultati eccezionali per i mercanti d'arte. Tra questi, c'è il nuovo partecipante della sezione TEFAF Paintings, Lullo · Pampoulides (Stand 368). Durante la Fiera la giovane galleria, diretta da Andreas Pampoulides e Andrea Lullo, ha venduto prevalentemente a nuovi collezionisti, trovandosi a riorganizzare il proprio stand due volte a causa delle numerose opere acquistate. Tra queste, L'Assunzione di Santa Maria Maddalena, di Francesco Albani (1578 – 1660), olio su rame, datata ca.1630-1640, acquistata da un'istituzione statunitense. La galleria ha inoltre venduto una delle opere di punta del suo stand, San Francesco da Paola, olio su tela, ca.1625-1626, di Simon Vouet (1590-1649), il cui prezzo richiesto era di 250.000 euro. Acquistato venerdì da un collezionista privato, il dipinto aveva destato il forte interesse di ben quattro musei.
Stoppenbach & Delestre (Stand 333) ha presentato una mostra speciale intitolata La Bretagna dalla scuola di Pont-Aven al Post-Impressionismo che ha riscosso grande successo tra i collezionisti statunitensi in visita alla Fiera. La galleria ha venduto due opere di questa esposizione allo stesso collezionista americano: Pont Aven, Uscita dalla Messa delle Sette, 1923, olio su tela, di Gustave Loiseu (1865-1935), e La Vendemmia, ca.1890, olio su tavola, di Émile Bernard (1868-1941).
Jorge Coll e Nicolás Cortés, direttori di Colnaghi (Stand 306), hanno riportato finora 19 vendite, evidenziando la forte domanda dei collezionisti di opere degli Antichi Maestri. La galleria è stata inoltre felicemente sorpresa dal numero di compratori sia nuovi che di giovane età. Tra le opere vendute, una Testa di Donna Anziana, marmo bianco e bluastro, probabilmente di Luna (Carrara), proveniente dalla dinastia giulio-claudia, metà del I secolo d.C. L'opera è stata acquistata da un collezionista privato statunitense e aveva un prezzo richiesto di 700.000 euro.
Rupert Maas di The Maas Gallery (Stand 335) ha commentato così il fascino unico di Tefaf Maastricht: “...questa è la sola Fiera al mondo che conosco dove i musei si recano con il desiderio (i curatori), la decisione (i direttori) e i mezzi economici (sponsor e fiduciari) per far sì che il processo di acquisizione avvenga in un unico posto, con semplicità”.

La sezione TEFAF Modern ha visto la vendita di una delle opere più preziose dell'intera Fiera: Lillà, 1887, del maestro olandese Vincent Van Gogh (1853-1890), olio su tela, venduto da Hammer Galleries (Stand 406). Il dipinto, dal prezzo richiesto di 9,5 milioni di euro, è stato acquistato da un collezionista privato nonché nuovo cliente della galleria. Si è trattato di una vendita molto entusiasmante per Hammer, che quest'anno ha celebrato sia il novantesimo anniversario di attività che il nono anno di presenza a TEFAF Maastricht. Il quadro era inoltre la terza opera di Van Gogh che il presidente della galleriea Howard Shaw ha venduto nella sua carriera.
Thomas Salis (Stand 404) ha reso noto che tutte le sue vendite sono state concluse con nuovi clienti, sia privati che istituzionali. L’allée cavalière, Tour Eiffel, 1898, olio su tela, di Pierre Bonnard (1867-1947) è stata acquistata per una collezione privata svizzera, mentre la scultura di bronzo Cardinale seduto, progettata nel 1975 da Giacomo Manzù (1908-1991) è stata comprata da un importante collezionista spagnolo. Nel frattempo, due preminenti istituzioni americane stanno considerando l'acquisto di tre opere di Édouard Vuillard (1868-1940) – Portrait de Misia Natansson, olio su tavola; Modèle se déshabillant, boulevard Malesherbes, tempera su carta montata su tela; e Les tasses noires, tempera su tela.

La prima partecipazione a TEFAF Maastricht del nuovo espositore Mazzoleni (Stand 500) si è rivelata di grande successo, con numerose vendite riportate durante i primi giorni della Fiera. Tra le opere vendute, una di Gino Severini (1883 – 1966) del 1918. Luigi Mazzoleni ha sottolineato che i visitatori europei dello stand sono stati particolarmente numerosi, estremamente eruditi e ben consapevoli di ciò che stavano cercando.
J. Kugel (Stand 200) ha portato alla Fiera uno dei più straordinari esempi di arti decorative: L'Orologio Bulgari, orologio astronomico in avorio e argento dorato realizzato ad Asburgo nel 1637-1639, acquistato da un collezionista europeo. Il prezzo non è stato reso noto. La sezione TEFAF Antiques ha riportato diverse vendite a varie istituzioni: Christophe de Quénetain (Stand 108), ad esempio, ha venduto al Metropolitan Museum of Art degli Stati Uniti sei piatti e due da portata firmati, provenienti o dal laboratorio di Carlo Giuseppe Rampini o da quello di Antonio Francesco Imbres, dipinti da Siro Antonio all'interno dei suoi soggetti sull'architettura africana, ceramica smaltata a stagno, ca.1700. Inoltre, una scultura di marmo bianco intitolata Giovanna d'Arco, ca.1840, di Auguste Trouchaud dopo Sua Altezza Reale la Principessa Maria d’Orléans (1813-1839) è stata riservata dal Museo di Belle Arti d’Orléans.
L'importante mercante di argenterie Koopman Rare Art (Stand 156) ha riportato diverse vendite durante la Fiera, che hanno seguito quelle significative che la galleria ha chiuso negli ultimi sei mesi, a dimostrazione dello slancio che attualmente sta interessando questo segmento del mercato. Tra le opere vendute a TEFAF Maastricht, un paio di caraffe in argento dorato realizzato da Edward Farrell per il Duca di York (1763-1827), dal prezzo richiesto di 175.000 sterline, e un set di quattro candelieri in argento dorato di epoca Giorgio II, progettato da William Kent e realizzato in argento da Paul Crespin, il cui prezzo richiesto era di 450.000 sterline.

Rupert Wace Ancient Art (Stand 428) ha riportato numerose vendite durante tutta la Fiera. Tra le opere interessate, un coperchio con una scena di caccia, Villanova, VIII – VII secolo a.C., bronzo, acquistato per una collezione pubblica al prezzo di 150.000 euro. Inoltre, Sycomore Ancient Art (Stand 436) ha venduto a un collezionista privato mediorientale la sua opera più importante, dal prezzo a sei cifre. Si tratta di una testa egizia in vetro blu con intarsi, probabilmente raffigurante la divinità Nun, Nuovo Regno, 1570 – 1085 a.C.
I collezionisti privati hanno gremito la sezione TEFAF Tribal, che ha registrato diverse vendite tra i vari espositori. Il giorno di apertura la Galerie Meyer – Oceanic & Eskimo Art (Stand 135) ha venduto a dei collezionisti francesi un'importantissima figura Yipwon proveniente dall'area del fiume Korewori, mentre Bernard de Grunne Tribal Fine Arts (Stand 121) ha venduto a dei collezionisti privati uno dei pezzi più di richiamo della sezione, una figura Black Uli, proveniente dalla Nuova Irlanda, e anche una figura Kota Janus, Guardiano delle Reliquie, proveniente dal Gabon.
Le esposizioni dedicate a un singolo artista sono state uno dei grandi successi della sezione TEFAF Paper. Il gallerista britannico James Butterwick (Stand 725) si è concentrato unicamente sulle opere di Boris Kosarev (1897-1994), con un'esposizione intitolata Il Laboratorio Kharkov (1918-1929), nomignolo attribuito dall'artista al proprio studio. La galleria ha venduto sette opere, tutte a collezionisti privati europei differenti. I prezzi di vendita andavano dai 1000 ai 25.000 euro.
La Galerie Tanakaya (Stand 727) si è a sua volta focalizzata su un artista in particolare, Foujita Tsuguharu (1886-1968), in occasione del cinquantesimo anniversario della sua morte e in concomitanza alle mostre a lui dedicate a Tokyo e Kyoto, Giappone, ma anche al Musée Maillol di Parigi. Durante TEFAF Maastricht la galleria Tanakaya ha venduto 23 opere di Foujita, tra cui Giovane ragazza con in mano tre ranuncoli, inchiostro nero e acquerello su carta, dal prezzo di 180.000 euro.

Il design scandinavo si è rivelato molto popolare durante questa edizione della Fiera. La Dansk Møbelkunst Gallery (Stand 600) ha venduto diverse opere prevalentemente a nuovi clienti. Tra queste, il tappeto intrecciato ad affresco “Park, Grön”, 1957, realizzato da Märta Måås-Fjetterström AB per Barbro Nilsson (1899-1983) ed acquistato da un nuovo cliente americano. Inoltre, ha venduto due rare lampade di Poul Henningsen (1894-1967), realizzate da Louis Poulsen, una da terra in rame dipinto, ottone e ferro dipinto,1926-1928, e l'altra da soffitto in ottone e rame dipinto, 1926. In condizioni originali, entrambe sono state acquistate da un nuovo cliente tedesco.
Il TEFAF Showcase di quest'anno è stato di forte impatto grazie all'impegno che ciascuno dei suoi cinque partecipanti ha profuso nella creazione di meravigliosi stand espositivi. I loro sforzi sono stati ripagati dalle vendite a nuovi clienti e dai complimenti ricevuti sia dai visitatori che da altri espositori. La Kallos Gallery (Stand 3) ha venduto solamente a nuovi collezionisti. Tra le opere più rilevanti, un anello mesopotamico acquistato per 14.000 euro da un collezionista privato appassionato di gioielleria bizantina.
TEFAF Maastricht 2019 avrà luogo dal 16 al 24 marzo, con le giornate di Early Access e di Anteprima previste rispettivamente il 14 e 15 marzo 2019.
La prossima Fiera targata TEFAF sarà TEFAF New York Spring 2018, che avrà luogo a Park Avenue Armory, New York, dal 4 all'8 maggio 2018, con la giornata di Early Access il 3 maggio. La lista degli espositori del 2018 e i biglietti della Fiera sono già disponibili su www.tefaf.com