prampolini testa maschile

 Enrico Prampolini, Testa maschile, 1943, CAMeC coll. Cozzani

Dal disegno al segno, da Fattori a LeWitt al CAMEC di La Spezia

Prosegue la mostra fino al 5 giugno 2016.

 

“Ho imparato a dipingere come Raffaello; adesso devo imparare a disegnare come un bambino” (Pablo Picasso)

“Il disegno è l’arte di condurre una linea a fare una passeggiata.” (Paul Klee)

“Per fare questo disegno ci ho messo cinque minuti, ma ci sono voluti sessant'anni per arrivarci.” (Pierre Auguste Renoir)

 

La Spezia. Con un ampio approfondimento dedicato al disegno prosegue l’esplorazione per settore delle raccolte permanenti, già scandagliate nell’ambito della grafica e  della fotografia.

L’ampia rassegna, costituita da circa 150 opere su carta, esplora l’affascinante territorio del disegno nelle sue numerose accezioni e interpretazioni, dall'appunto en plein air al ritratto, dal frottage al progetto, dall’illustrazione satirica all’esercizio concettuale.

Il percorso espositivo segue un andamento cronologico e tematico, focalizzandosi su alcuni campi d'indagine, autori e linguaggi, prendendo avvio da uno schizzo di Giovanni Fattori e una preziosa silloge di caricature di artisti macchiaioli (Odoardo Borrani, Telemaco Signorini, Angiolo Tricca), attraversando il Novecento dalle Avanguardie  in avanti, per arrivare al Minimalismo.

La mostra attinge il proprio ricco contenuto dalle raccolte permanenti conservate al CAMeC, ossia dalla collezione del Premio del Golfo (che dal 1954 affiancò al concorso di pittura una sezione dedicata al bianco e nero), dalla donazione Cozzani, fonte inesauribile per la sua dimensione internazionale, enciclopedica e antologica, dalla donazione Battolini, critico d'arte a stretto contatto con artisti del territorio e non e da ulteriori acquisizioni, successive all'apertura del Centro, cui si deve il continuo aggiornamento del patrimonio civico. Prezioso e in parte inedito, infine, l'apporto delle Raccolte del Comune della Spezia, per Eugenio Brandolisio, Giuseppe Caselli e Agostino Fossati. Nel corso dello svolgimento la mostra si è inoltre arricchita con un importante prestito privato, una silloge di esemplari di tre dei più rappresentativi interpreti della caricatura: Honoré Daumier, Giovanni Bodini ed ancora Signorini.

Questi gli autori in mostra: Afro, Vincenzo Agnetti, Carlo Alfano, Claudio Ambrogetti, Ercole Salvatore Aprigliano, Mario Avati, Gino Bellani, Amilcare Bia, Mel Bochner, Alighiero Boetti, Giovanni Boldini, Pier Giulio Bonifacio, Franz Borghese, Odoardo Borrani, Eugenio Brandolisio, Pier Paolo Calzolari, Giovanni Cappelli, Guglielmo Carro, Andrea Cascella, Giuseppe Caselli, Felice Casorati, Sandro Cherchi, Sandro Chia, Giuseppe Chiari, Jean Cocteau, Italo Cremona, Enzo Cucchi, Ronnie Cutrone, Honoré Daumier, Agnes Denes, Fortunato Depero, Antonio Discovolo, Martin Disler, Antony Donaldson, Gerardo Dottori, Jean Dubuffet, Max Ernst, Mauro Fabiani, Giovanni Fattori, Pericle Fazzini, Leonor Fini, Dan Flavin, Lucio Fontana, Carlo Fontana, Agostino Fossati, Remo Gaibazzi, Omar Galliani, Silvia Garzonotti, Riccardo Guarneri, Renato Guttuso, Keith Haring, Hans Hartung, Ernst Ludwig Kirchner, Mark Kostabi, Milan Kunc, Wifredo Lam, Michail Larionov, Gianluca Lerici, Moses Levy, Sol LeWitt, Mino Maccari, Augusto Magli, Riccardo Manzi, Arturo Martini, Umberto Mastroianni, Georges Mathieu, Sebastian Matta, Mario Merz, Andrea Michi, Otto Mueller, Francesco Musante, Mario Nigro, Giovanni Omiccioli, Luigi Ontani, Roman Opalka, Pippo Oriani, José Ortega, Gino Patroni, Nicola Perucca, Vettor Pisani, Concetto Pozzati, Enrico Prampolini, Angelo Prini, Bruno Pruno, Maria Questa, Carlo Ramous, Mauro Reggiani, Amedeo Reggio, Edda Renouf, Manlio Rho, Bridget Riley, Franco Rognoni, Robert Ryman, Emilio Scanavino, Rudolf Schlichter, Michel Seuphor, Alan Shield, Telemaco Signorini, Luigi Spazzapan, Aldo Spoldi, Graham Sutherland, Mario Tamberi, Antoni Tàpies, Ubaldo Tieghi, Angiolo Tricca, Richard Tuttle, Francesco Vaccarone, Giulietta Vezzoni Gamberini, Gilberto Zorio.