klaus kleine

Klaus Kleine, Senza Titolo, Vetro di Murano, 20 x 30 x 15 cm, 2017

 

Ritratto/Copia Ebenbild/Abbild a Ca' Rezzonico, Venezia

Dal 1 luglio al 30 ottobre 2017, a cura di Petra Schaefer

Quattro giovani artisti tedeschi – Heike Gallmeier (Berlino), Inga Kerber (Lipsia), Klaus Kleine (Colonia) e Johanna von Monkiewitsch (Colonia) – durante un’esperienza come borsisti maturata tra il 2015 e il 2017 presso il Centro Tedesco di Studi Veneziani a Palazzo Barbarigo della Terrazza e la Fondazione Berengo, hanno avuto l’opportunità di vivere in prima persona e analizzare il rapporto tra la città lagunare e i suoi visitatori.

Dalle riflessioni maturate durante questo soggiorno scaturiscono le installazioni che vanno a comporre la mostra Ritratto/Copia – Ebenbild/Abbild, presentata a Ca’ Rezzonico, Museo del Settecento Veneziano dal 1 luglio al 30 ottobre 2017 nell’ambito di MUVE Contemporaneo la rassegna che da tempo la Fondazione Musei Civici di Venezia dedica, in concomitanza con l’Esposizione Internazionale d’Arte, ai linguaggi della modernità.

Realizzate attraverso varie tecniche, che includono la scultura, la fotografia e l’installazione site-specific, le opere – come spiega la curatrice della mostra Petra Schaefer, storica dell’arte presso il Centro Tedesco di Studi Veneziani – “si inseriscono nel suggestivo palazzo veneziano rivelando una grande affinità estetica”, interagendo con i capolavori esposti nella collezione permanente in un suggestivo ed efficace ‘dialogo’ tra antico e contemporaneo.

Il 29 giugno alle ore 18 si terrà un Artist Talk a Palazzo Barbarigo della Terrazza, sede del Centro Tedesco di Studi Veneziani. Gli artisti della mostra parleranno con la curatrice Petra Schaefer, l’ingresso è libero.

Heike Gallmeier (*1972) presenta un’installazione concepita proprio per gli ambienti del museo, comprendente frammenti fotografici che riprendono elementi del famoso “Capriccio” di Canaletto delle Gallerie dell’Accademia, di cui al secondo piano del museo si trova una copia di Giuseppe Moretti (1730-1790). Nel suo atelier di Berlino, l’artista ha trasformato materiali reperiti in città in un’installazione scultorea, scaglionando i piani figurativi uno dietro l’altro, come in una scenografia barocca. È solo nell’occhio della macchina fotografica che l’installazione Geometria proi ettiva si riunisce in una struttura spaziale complessa. Gallmeier espone inoltre l’opera Sogno prospettico del 2011 che si ispira al celebre capolavoro Il sogno di Sant’Orsola di Vittore Carpaccio sempre custodito alle Gallerie dell’Accademia.


La fotografa Inga Kerber (*1982) propone due lavori di grande formato tratti dalla sua serie ( Cliché of a City, Venice ), per la quale ha ritratto veneziani e visitatori della città lagunare. Kerber ha cercato di fermare l’attimo in cui il soggetto ripreso – residente o visitatore – si trasforma, come un ‘attore’ in procinto di salire sul palcoscenico. In occasione della mostra ha pubblicato il volume ( Cliché of a City, Venice ).


Lo scultore Klaus Kleine (*1974) è un borsista per l’anno 2017 della Fondazione Berengo. Nel mese di maggio, nella vetreria di Murano, Kleine ha realizzato insieme al maestro Silvano Signoretto una serie di sculture. Ha poi compiuto un oggetto di grande dimensioni in legno che riprende la laccatura nera della gondola esposta al piano terra di Ca’ Rezzonico, trasponendo in chiave contemporanea la forma e la bellezza di questa tipica imbarcazione.


L’artista Johanna von Monkiewitsch (*1979) ha infine filmato in diversi luoghi di Venezia la luce solare e le cosiddette ‘gibigiane’ (lampi di luce riflessi sull’acqua) per poi trasferirle in posti diversi e ri-proiettarle sotto forma di installazioni luminose astratte e minimali. A Ca’ Rezzonico saranno esposte per la prima volta le opere Palazzo Fortuny e Palazzo Ducale, realizzate nel 2016. Von Monkiewitsch espone inoltre una scultura in acciaio appartenente a una nuova serie che unisce la forma di un arco e la sua ombra in un unico elemento creando una simbiosi della forma con la sua copia.