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Fondazione Adolfo Pini presenta È SOLO IN SEGUITO CHE SI RIESCE A DARE LA SENSAZIONE DELL'IMMENSITÀ

Racconteranno al pubblico come attraverso testi critici e un ricco repertorio di immagini, questo libro restituisca i molteplici progetti d'arte contemporanea nelle prestigiose stanze della casa-museo.

La Fondazione Adolfo Pini è lieta di presentare "È solo in seguito che si riesce a dare la sensazione dell'immensità", il suo ultimo progetto editoriale dedicato all'arte contemporanea, realizzato in collaborazione con Boîte Editions. Sabato 20 novembre alle ore 17.00, Adrian Paci, curatore del volume, Silvia Bolamperti, responsabile dei progetti culturali della Fondazione, con Gabi Scardi, curatrice di diverse mostre all'interno di questo percorso, racconteranno al pubblico come attraverso testi critici e un ricco repertorio di immagini, questo libro restituisca i molteplici progetti d'arte contemporanea che hanno trovato spazio nelle prestigiose stanze della casa-museo di Corso Garibaldi 2.

Artisti nazionali e internazionali, nonché giovani emergenti, dal 2016 sono stati invitati a un confronto con un luogo così profondamente connotato e con la presenza, ancora pulsante, del pittore Renzo Bongiovanni Radice, i cui dipinti campeggiano sulle pareti della casa-studio e le cui parole, da cui deriva il titolo del libro, riflettono le nobili intenzioni dell'attività promossa dalla Fondazione. Il volume è articolato in tre sezioni: la prima dedicata alle mostre monografiche ospitate nel piano nobile della Fondazione, una seconda dedicata alle mostre ospitate nella Galleria e una ampia sezione che testimonia il ricco ciclo di incontri con studenti delle accademie promossi dalla Fondazione.

 



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Rosa in mano, Nevine Mahmoud, Margherita Raso con Derek MF di Fabio. Installation view. Courtesy gli artisti; Fanta-MLN, Milano; Soft Opening, Londra. Foto Andrea Rossetti.

 

 

Ascolto collettivo di Cuscino  alla Fondazione Arnaldo Pomodoro

L'opera sonora realizzata da Derek MF Di Fabio per la mostra Rosa in mano, a cura di Eva Fabbris, sarà presentata nella sua versione completa dopo l'anticipazione di settembre.

Domenica 21 novembre alle 14:30 e alle 16:30, in occasione dell'apertura straordinaria degli spazi della Fondazione Arnaldo Pomodoro, sarà possibile partecipare all'ascolto collettivo di Cuscino. L'opera sonora realizzata da Derek MF Di Fabio per la mostra Rosa in mano, a cura di Eva Fabbris, sarà presentata nella sua versione completa dopo l'anticipazione di settembre.

Cuscino è una playlist di tracce audio che può fungere da audioguida della mostra; allo stesso tempo può essere fruita come una sua versione sonora da ascoltare a distanza.

L'opera di Derek MF Di Fabio - editata da m e sonorizzata da Charlotte Simon - nasce da un laboratorio di scrittura condotto presso la Casa di Reclusione di Vigevano tra febbraio 2020 e settembre 2021, sia in presenza che in forma epistolare.

Oggetto al centro del laboratorio sono state le sculture Nevine Mahmoud e Margherita Raso, esposte in mostra in Fondazione e metaforicamente portate in carcere da Di Fabio attraverso immagini e racconti.

Nelle parole dell'artista "il workshop propone la scultura ai partecipanti come somma di gesti e decisioni da indagare attraverso narrazioni e l'invocazione di ciò che è altro. Il tema è il rapporto materiale e sensibile con qualcosa che non è presente, la relazione fisica con la memoria".

ASCOLTA LE TRACCE DI CUSCINO

Domenica 21 novembre lo spazio espositivo della Fondazione è aperto dalle 11 alle 13 e dalle 14 alle 18.

L'ascolto collettivo della versione completa di Cuscino avverrà in due momenti, alle 14:30 e alle 16:30.

Rosa in mano resta aperta al pubblico fino al 17 dicembre 2021

 



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LA PERSONALE DI SIMONE D’AURIA “MY WORLD” INAUGURA LA GALLERIA SPIRALE MILANO | ART&CO

Una delle personalità artistiche più interessanti del panorama creativo internazionale che ha pensato per l’appuntamento a una mostra/installazione che occupi i diversi livelli in cui si sviluppa la galleria.

Dal 18 novembre 2021, il cuore di Milano si arricchisce di un nuovo luogo espositivo: SPIRALE MILANO e ART&CO, in via Moneta 1.

L’evento inaugurale è My World, la personale di Simone D’Auria (Bergamo, 1976), una delle personalità artistiche più interessanti del panorama creativo internazionale che ha pensato per l’appuntamento a una mostra/installazione che occupi i diversi livelli in cui si sviluppa la galleria.

La mostra, in programma fino al 29 gennaio 2022, promossa e organizzata da Spirale Milano e Art&Copresenta 60 opere capaci di esplorare la ricerca più recente dell’autore bergamasco di nascita, ma milanese di adozione, tratte da alcuni dei suoi cicli più famosi.

A partire dal progetto Spoon, la serie di cucchiai giganti (alti oltre 150 cm) che richiamano Claes Oldenburg, realizzati in plastica riciclata, simbolo della rigenerazione dei materiali inquinanti presenti nei mari e negli oceani. Con Spoon, D’Auria si concentra sul rapporto dell’individuo con il mondo, approfondendo il tema della fame, intesa come fame di vita, di pensiero, di libertà, di esperienze, di apertura verso gli altri.

“L’arte di D’Auria è una pratica pop e ben si intenda non “popolare” nella sua versione dispregiativa – chiarisce Milovan Ferronato nel suo testo in catalogo -, bensì di accorta rilettura del sostrato sociale. Il concetto di artigiano è stato per molti anni desueto e di poco appeal, e invece nell’ultimo periodo ha ritrovato, oserei dire finalmente, il suo agognato riconoscimento. Essere artigiani delle proprie opere, come lo è nel caso di D’Auria, significa conoscere il valore plastico della materia, accudirlo al fine di plasmarlo. Significa, in poche parole, essere degli scultori”.

Naturale evoluzione di Spoon è la creazione dei dipinti di Mr. Spoon (che in mostra occuperanno un’intera parete), un personaggio-icona dotato di una propria dimensione artistica che vive all’interno di capolavori come la Danza di Matisse, l’Urlo di Munch, o di opere di autori quali Magritte, Banksy, Jeff Koons, Keith Haring e molti altri ancora.

Il percorso espositivo prende in considerazione anche il progetto solidale che D’Auria ha sviluppato in collaborazione con la Zoological Wildlife Foundation di Miami, nel quale ha fatto interagire alcuni animali, come tigri, scimpanzé, con alcune sue sculture come Tank o WOW, realizzate per sensibilizzare la salvaguardia delle specie animali in pericolo di estinzione.

Il tema della difesa della natura è molto presente nei lavori di D’Auria. Un esempio è la scultura Good boy, che verrà esposta per la prima volta, dove uno squalo addenta un globo che rappresenta la terra, o Moby sbang, una balena stilizzata dalle superfici specchianti.

La rassegna presenta inoltre alcune sculture in fibra di vetro della serie Fuck-Tank, nella quale, con il suo spirito dissacrante, D’Auria crea dei piccoli carri armati in fibra di vetro, le cui forme non convenzionali diventano uno strumento per proteggersi dalle sfide quotidiane dell’esistenza.

Al piano ipogeo della galleria, una sala farà dialogare gli acrilici su tela della serie Sorry Fontana, che interpreta i famosi tagli dell’artista italo-argentino, con la scultura di Pinocchio che pende dal soffitto.

Per tutta la durata della mostra, gli ambienti di Spirale Milano saranno avvolti dalla colonna sonora composta appositamente da Matteo Rigamonti, musicista, produttore, ingegnere del suono e DJ.

Accompagna la mostra, un volume (Skira) con testo di Milovan Farronato.

 



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 OGR Torino e Fondazione CRT insieme a The European Cultural Foundation presentano The European Pavilion 

Una nuova iniziativa artistica per immaginare il futuro dell'Europa OGR.

OGR Torino e Fondazione CRT, insieme a The European Cultural Foundation, presentano The European Pavilion. Il progetto, ideato da The European Cultural Foundation e sviluppato in collaborazione con Fondazione Camargo, Fondazione Kultura Nova e con il sostegno di Fondazione CRT, accoglie molteplici punti di vista sull'Europa e su un futuro comune sviluppati attraverso il pensiero critico e la ricerca artistica. The European Pavilion non è uno spazio fisico, ma un movimento culturale che promuove collaborazioni trans-locali e trans-nazionali stimolando curiosità, interesse e creatività attraverso le frontiere, i settori e le generazioni. 

Nel corso del 2021, OGR Torino e Fondazione CRT, insieme a The European Cultural Foundation, hanno deciso di aderire a The European Pavilion, promuovendo una condivisione critica, creativa e costruttiva.

"OGR Torino e Fondazione CRT – nell'ambito della collaborazione con The European Cultural Foundation – aderiscono al progetto The European Pavilion e aggiungono un importante tassello al proprio impegno per immaginare non solo l'Europa di domani, ma soprattutto quella di oggi. Sviluppo sostenibile, cittadinanza attiva, investimenti sul capitale umano e attenzione ambientale sono elementi essenziali per il futuro dell'Europa, in sintonia con i valori racchiusi nell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite" – dichiara Massimo Lapucci, Segretario Generale di Fondazione CRT e CEO di OGR Torino.

"Con The European Pavilion vogliamo creare nuove opportunità di scambio e condivisione, una piattaforma inedita in cui ricerca artistica e responsabilità sociale si uniscono per avvicinare le persone al di là di confini geografici, sociali e generazionali". L'iniziativa, oltre a sviluppare prospettive inedite e audaci su un futuro europeo, mira ad avvicinare l'Europa alle comunità locali. Con questo obiettivo The European Pavilion nasce come collettivo di padiglioni che riflette e affronta alcune delle sfide più urgenti della contemporaneità, legate al futuro dell'alimentazione, alla gestione dei rifiuti, allo stato della democrazia, alla necessità di ascoltare la voce di chi è emarginato, per delineare insieme una nuova traiettoria proiettata verso il futuro.  Fondamenta del progetto, la convinzione che l'Europa abbia bisogno di un padiglione – un rifugio, una casa – dove poter essere re-immaginata.  Perché non esiste un padiglione europeo sui palcoscenici dei grandi eventi culturali, quali biennali o fiere internazionali, i cui modelli continuano a favorire punti di vista nazionali e competitività diffusa?

The European Pavilion risponde a questa domanda, unendo una moltitudine di approcci e visioni sull'Europa. Il primo incontro in OGR Torino è l'occasione per presentare progetti sviluppati a Venezia, Palermo, Milano e Lubiana ai quali sarà possibile partecipare nel corso del 2021, e iniziative in programma nel 2022.

Tra queste, la nuova commissione artistica a Ludovica Carbotta e il programma di talk Next in Europe promossi da OGR Torino per contribuire attivamente e coinvolgere il pubblico nella riflessione sul concetto di sentimento europeo avviata da The European Pavilion, e affrontare insieme alcune delle questioni più urgenti per il continente. Hanno aderito al progetto The European Pavilion le seguenti organizzazioni che operano in campo artistico e culturale in diversi Paesi europei: ARNA (Svezia), Brunnenpassage (Austria), L'Internationale (una confederazione di sette musei europei), State of Concept (Grecia), Studio Rizoma (Italia), EUpavilion (Italia/Svizzera), Studio Wild (Olanda). Il video della presentazione è disponibile sul canale YouTube di ECF.

 



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 Fondazione Adolfo Pini presenta DI RADICI E FREQUENZE - Memorie di un attraversamento

Nell'ambito di Casa dei Saperi il programma di approfondimento della Fondazione dedicato quest’anno al tema delle Radici

Grazie al contributo dei partecipanti dall’11 gennaio all’ 11 febbraio 2022, l’artista presenterà una mostra negli spazi della Fondazione.

Il programma di incontri e attività di Fondazione Pini Casa dei Saperi dedicato quest’anno al tema delle Radici – intese come elemento naturale ma anche come metafora sociale – dedica il prossimo appuntamento, sabato 11 oppure domenica 12 dicembre, al laboratorio DI RADICI E FREQUENZE: memorie di un attraversamento con l’artista Laura Cionci.

Laura Cionci (Roma, 1980), utilizza esperienze oniriche per affrontare le inquietudini contemporanee, e in questo laboratorio guiderà i partecipanti in due momenti: un laboratorio collettivo a dicembre 2021 e una mostra negli spazi della Fondazione a gennaio 2022.

DI RADICI E FREQUENZE: memorie di un attraversamento prende avvio come una performance collettiva, un’esperienza di introspezione profonda attraverso cui l’artista sollecita l'immaginario dei partecipanti. I loro racconti saranno raccolti e confluiranno in un progetto espositivo sonoro ospitato dall’11 gennaio all’11 febbraio 2022 alla Fondazione Pini.

Nella sua ricerca Laura Cionci cerca un sistema di cura fuori dagli schemi convenzionali sovraccarichi: un avvicinamento al “mondo di sotto” aiutato dalle frequenze di un tamburo, un viaggio che lega esperienze personali a simbologie naturali attraverso un particolare stato di coscienza.

Partendo da un’esperienza di introspezione profonda che sollecita l'immaginario collettivo, l’artista crea un legame tra gli spazi della Fondazione e i suoi ospiti sognatori, in un intervento all’apparenza, invisibile agli occhi.

Come sottolinea la curatrice del progetto, Valeria Cantoni Mamiani: “Il tamburo che Laura Cionci utilizzerà come dispositivo è una chiave che apre le porte dell'immaginazione attiva dove si annidano i nostri pensieri, desideri e i nostri sé. Potremo fare un'esperienza creatrice molto speciale che darà vita poi a racconti identitari che saranno protagonisti di un itinerario sonoro attraverso le stanze e gli oggetti della casa di Bongiovanni Radice che racconteranno nuove storie.”

A gennaio i racconti dei partecipanti diventano paesaggi sonori che abitano le stanze della Fondazione, i suoi oggetti, i suoi angoli, intrecciando le memorie della casa alle narrazioni emerse durante il laboratorio. Sarà così possibile visitare e riscoprire la Fondazione Pini partecipando a una mostra che immerge il pubblico in un viaggio fantastico nato dall’immaginazione dei sognatori di DI RADICI E FREQUENZE.

Sotto la direzione di Valeria Cantoni Mamiani coadiuvata da un team curatoriale composto da Sonia D’Alto, Elisa Gianni, Itamar Gov, Cristina Travanini, Casa dei Saperi è uno spazio di riflessione ideato nel 2018, che offre al pubblico un programma disegnato da sguardi trasversali, aperti al nuovo e al cambiamento.

Laura Cionci (Roma, 1980) è un’artista e performer. La sua ricerca coltiva pratiche esperienziali per lo sviluppo di processi creativi volti a riarticolare le potenzialità energetiche umane in relazione alla biodiversità e al territorio. Il suo lavoro è stato presentato in varie sedi istituzionali, musei e gallerie tra Australia, Italia e Sud America. Il suo primo libro, Stato di Grazia, è stato pubblicato nel 2020 da postmedia books.

 



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 Bite&Go, Installation View, Agrate Conturbia. Ph. Agnese Bedini

 

Bite&Go, il nuovo progetto internazionale di Nicoletta Rusconi Art Projects

La prima tappa del nuovo progetto itinerante internazionale di Nicoletta Rusconi Art Projects nato per avvicinare l’arte contemporanea a un più ampio pubblico di appassionati e giovani collezionisti.

Bite&Go: parte da Milano l'11, 12 e 13 novembre la prima tappa del nuovo progetto itinerante internazionale di Nicoletta Rusconi Art Projects nato per avvicinare l’arte contemporanea a un più ampio pubblico di appassionati e giovani collezionisti. 

Giovedì 11 novembre: opening, dalle 18.30 alle 21.00

Venerdì 12 e sabato 13 novembre: dalle 10.00 alle 21.00

Oltre 60 opere, pezzi unici in piccolo formato di artisti emergenti, mid-career ed established, selezionate e accessibili: arriva a Milano dall'11 al 13 novembre 2021 la prima tappa di Bite&Go, il nuovo progetto itinerante internazionale di Nicoletta Rusconi Art Projects, nato per avvicinare all’arte contemporanea un pubblico il più possibile ampio e diversificato di giovani, curiosi e appassionati, che possono così muovere i primi passi da potenziali collezionisti, attraverso una proposta curata di alcuni fra gli artisti più interessanti della scena attuale.

Per tre giorni, in via San Fermo 7, sarà infatti possibile immergersi in un’inedita wunderkammer dove scoprire e vedere la selezione di opere scelte da Nicoletta Rusconi, collezionista, ex-gallerista e mecenate dell’arte: pezzi unici, di diverso formato e tecnica – pittura, scultura, ceramica, vetro, collage, disegno e design; autori di generazioni e provenienze differenti, dai maestri già affermati ai giovani emergenti, fra cui Letizia Cariello, Giovanni Chiamenti, Giulia  Dall’Olio, Giulio Frigo, Genuardi/Ruta, Franco Guerzoni, Eduard Habicher, Jana Kasalová, Jean-Baptiste Maitre, Jacopo Mazzonelli, Pierre-Etienne Morelle, Federico Pepe, Alice Ronchi, Vanessa Safavi, Franz Schmidt, Davide Sgambaro e Henrik Strömberg. Tutte le opere sono accomunate dalla caratteristica di essere accessibili ad un pubblico allargato, grazie a un range di prezzo che varia fra i 300 e i 3.000 euro, consentendo di acquistare e collezionare arte anche con un investimento contenuto.

Bite&Go nasce come naturale evoluzione di ARTbite, l’originale profilo Instagram avviato nel 2019 da Nicoletta Rusconi, dedicato all’esposizione e alla promozione di lavori di grandi artisti, ed emergenti, a prezzi contenuti e in piccolo formato. In particolare Bite&Go si caratterizza per la modalità itinerante che integra la fruizione digitale a quella in presenza: una vetrina pop up pensata per portare il meglio dell’arte contemporanea a diretto contatto con appassionati, amanti dell’arte e collezionisti in erba, creando un incontro ravvicinato con l’artista, l’opera e le sue qualità formali e concettuali.

 

nicoletta biggo

Nicoletta Rusconi. Ph. Abruzzese Studio.

 

L’obiettivo di Bite&Go – e prima ancora di ARTbite – è quello di diffondere i linguaggi più innovativi dell’arte contemporanea, offrendo nuove vetrine di esposizione e dialogo con il pubblico”, spiega Nicoletta Rusconi, promotrice di una serie di iniziative di promozione dell’arte e degli artisti emergenti sotto il nome di Nicoletta Rusconi Art Projects. “Sono convinta che progetti originali come questi, capaci di creare innovative forme di incontro con gli artisti e le loro opere fuori dagli schemi più classici del mercato dell’arte, possano aprire la strada a un nuovo collezionismo di giovani e appassionati.

Dopo Milano, Bite&Go approderà a Montecarlo nel 2022, per poi raggiungere nuove località dove intercettare il crescente interesse verso il collezionismo d’arte contemporanea. All’interno di questo panorama itinerante, il progetto manterrà una sede permanente a Cascina I.D.E.A. - acronimo di Independent Domus Exhibiting Art - presso un’antica cascina restaurata ad Agrate Conturbia, in provincia di Novara. Fondata da Nicoletta Rusconi nel 2020 per la promozione degli artisti nella loro libera espressione – discendente di una precedente sede inaugurata nel 2017 nella vicina Cascina Maria e replicata nel 2017 e nel 2021 in Salento – Cascina I.D.E.A. è uno spazio espositivo e progettuale immerso nella natura dove il dialogo tra arte, architettura e design si fa intimo e raccolto, e dove è possibile incontrare gli artisti seguendo l’evoluzione di un progetto, dalla fase di ideazione a quella di restituzione al pubblico.

Nato in pieno lockdown in un momento difficile per il sistema dell’arte contemporanea, in particolar modo per gli artisti emergenti, ARTbite ha saputo rispondere da una parte alla necessità degli artisti di far circolare il proprio lavoro e dall’altra al bisogno di arte e cultura manifestato dal pubblico di appassionati e collezionisti offrendo una piattaforma per la fruizione a distanza ricca di contenuti, dove ammirare opere d’arte e approfondirne gli autori. Reinventandosi nella forma con positività e ottimismo, oggi attraverso Bite&Go offre una nuova modalità di fruizione del contenuto, diventando un progetto dinamico e itinerante, portavoce di una rinnovata voglia di incontrare, conoscere, collezionare.

Bite&Go rappresenta l’evoluzione di un progetto più ampio di valorizzazione e promozione dell’arte contemporanea in tutte le sue forme e linguaggi promosso da Nicoletta Rusconi Art Project attraverso differenti modalità - dalla vetrina digitale di ARTbite alla sperimentazione progettuale di Cascina I.D.E.A., fino alla nuova fruizione temporanea in presenza con Bite&Go - per rispondere a esigenze diverse con l’obiettivo di agevolare l’accesso di nuovi e giovani collezionisti all’arte contemporanea sotto la guida e la cura di chi, come Nicoletta Rusconi, affianca alle doti manageriali e curatoriali una forte passione che dona una ineguagliabile unicità al progetto.