La vendita online di un piccolo "bite" di un artista per far arrivare l’arte alla portata di tutti

 

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 ph. Francesco Pignatelli
 

Intervista a Nicoletta Rusconi che ci accompagna attraverso le sue parole  a conoscere la sua esperienza nel mondo dell'arte fino all'ultimo progetto ARTbite.

By Camilla Delpero   

 

Come nasce Nicoletta Rusconi?

La mia passione nasce 25 anni fa quando mi sono trasferita a vivere a Londra; lì è scattato qualcosa che non mi ha fatto più lasciare l’arte. Ho iniziato con la fotografica aprendo nel 2003 la galleria Fotografia Italiana per poi passare all’arte a partire dal 2007 con Nicoletta Rusconi Arte Contemporanea. Nel 2014 ho aperto Nicoletta Rusconi Art Projects attraverso il quale mi occupo del concept e della realizzazione di progetti indipendenti in ambito artistico e culturale in collaborazione con artisti, imprese e istituzioni. Sempre nell’ambito di questo progetto nel 2017 nasce I.D.E.A. una residenza per artisti a un passo dal Lago Maggiore che ospita anche un parco di sculture al suo interno. A novembre del 2019 l’ultimo nato, il progetto ARTbite.

 

Piero Gilardi Pesca tagliata 10 x 15 x 16 cm

Piero Gilardi, Pesca tagliata 10 x 15 x 16 cm

 

Ci parli di ARTbite.

ARTbite è un concentrato della mia esperienza formata negli anni, unisce tutte le mie più grandi passioni: l’arte, la ricerca, il collezionismo, l’innovazione, la semplicità e il divertimento. Oggi il mio desiderio è quello di far arrivare l’arte alla portata di tutti. Molte persone vedono l’arte contemporanea ancora come qualcosa che fa paura, che non si conosce bene e che suscita un po’ di timore. Allora ho pensato a una piattaforma semplice e immediata come Instagram e ho lanciato ARTbite per promuovere sia i giovani artisti che quelli più affermati così da avvicinare un numero il più ampio possibile al sistema dell’arte e alla pratica del collezionismo. Prima di proporre un artrtista lo osservo attentamente, ne studio curriculum e carriera, mostra per mostra, così che chi sceglie di lasciarsi convincere da ARTbite possa fidarsi in totale serenità; la mia intenzione non è quella di fare la talent scout!
ARTbite non è una galleria e quindi ha la fortuna e la possibilità di non avere una linea, e io, non voglio pormi come una gallerista; sono una persona libera e questa piattaforma mi permette di fare scelte in libertà. Propongo una piccola opera della produzione di un artista, come suggerisce il nome stesso, un piccolo ‘assaggio’. Ora parliamo di prezzi: si tratta di piccoli lavori, schizzi, bozzetti o ancora lavori creati ad hoc con un valore dai 300 ai 3000 euro. ARTbite non è in competizione con le gallerie, il suo compito è quello di avviciniare il pubblico a un nuovo artista, e poi la vera e propria conoscenza avverrà, per chi decide di iniziare a collezionarlo, nello studio di quell’artista e con la galleria di riferimento. Questa è la mia filosofia. ARTbite è inoltre un’ottima piattaforma dove poter sperimentare “arte e impresa” e il rapporto che si può creare tra gli artisti e le aziende. Innanzitutto si fanno ricerca con materiali non usuali e si ha la possibilità di lavorare sugli scarti di alcune produzioni riprendendole e creando forme nuove.

 

Alice Ronchi Indoor Flora from the series Petit enamel paint on pvc hydraulic pipes 215 x 10 cm

Alice Ronchi, Indoor Flora from the series “Petit”, enamel paint on pvc hydraulic pipes, 21,5 x 10 cm

 

L’arte contemporanea cos’è?

Per me è una cosa importantissima perché mi accompagna tutti i giorni, questo accade nel momento in cui ti apri e ti esponi nei confronti di questo linguaggio. L’arte e gli artisti ci raccontano la vita di tutti i giorni: la politica, la società, la moda, lo stile; bisogna mettersi a disposizione per comprenderla. Quindi potrei descriverla con una frase: l’arte contemporanea è come svegliarmi la mattina e andare a letto la sera, non se ne può fare a meno.

Lei usa il web per mettere in contatto artisti e giovani collezioni, il web potrebbe essere criticato come medium in quanto limita il contatto umano oppure no?

È vero che con ARTbite si vende online un piccolo assaggio di un artista, un piccolo bite, però nel momento in cui collabori con le aziende quest’ultimo entra in contatto diretto con loro, quindi il vero contatto umano non scompare. La vendita sul web permette la scoperta dell’artista, ma poi la sua poetica e l’artista stesso devono essere approfonditi nella realtà, nella sua galleria, nelle fiere, nel suo studio e così via. Il piccolo bite serve al collezionista come assaggio per diventare curioso e iniziare a scoprirlo.

 

Francesco Candeloro Nuove Luci Parigi taglio laser su plexiglas 65 x 65 x 75 cm

Francesco Candeloro, Nuove Luci Parigi taglio laser su plexiglas 65 x 65 x 75 cm

 

Secondo lei l’arte italiana è ancora competitiva nello scenario internazionale?

Certamente, anche se all’estero un’artista ha più opportunità. Qui abbiamo meno musei e non così tante residenze, perciò il sistema dell’arte in Italia è penalizzato e l’artista italiano fa più fatica a emergere. Quelli che riescono ad andare all’estero forse hanno maggiori occasioni di successo.

Cosa c’era nel mondo dell’arte che è andato perduto?

Non saprei, forse il mercato rovina sempre un po’ tutto; più gli artisti sono importanti più le gallerie li fanno lavorare, vendono le opere ovunque e magari hanno meno tempo per realizzarle; questo produrre eccessivo forse a volte toglie un po’ di poesia.

Cosa pensa delle figure improvvisate, e la confusione di ruoli nel mondo dell’arte?

C’è molta confusione di ruoli, sarebbe molto bello se ognuno rimanesse al proprio posto e svolgesse il proprio compito. Vedo curatori che vogliono fare gli artisti, gli artisti che vogliono fare i curatori o a volte i galleristi di loro stessi. Nel mio caso mi sono mossa su varie sfere del mondo dell’arte, ma in tutte sono rimasta coerente con il mio ruolo. Ovviamente come osservatrice cerco di adeguarmi ai tempi moderni, mi sembrava folle in questo momento storico non usufruire di Instagram. Però tengo a sottolineare che voglio rispettare il mercato e per ARTbite chiedo agli artisti un solo lavoro, che sia di qualità, realizzato nei tempi che desidera al fine di non perdere la spontaneità e la qualità.

 

Giulio Frigo, Eclissi d’icona #1, tempera magra, su icona santificata, 6,5 x 8 cm

Giulio Frigo, Eclissi d’icona #1, tempera magra, su icona santificata, 6,5 x 8 cm

 

Le residenze d’artista sono importanti e rare. Ce ne parli.

Importantissime, e io mi sono fatta un regalo; poter avere come ospite un artista a casa mia è impagabile. È per questo che è nata Cascina I.D.E.A. Questa esperienza mi permette di conoscerlo, di veder nascere un progetto da supportare in tutte le sue esigenze. Inoltre mettiamo in contatto il nostro ospite con importanti curatori, c’è un ufficio stampa che si occupa della comunicazione, insomma, è in meccanismo ben costruito. Lavoriamo in un modo serio, come si dovrebbe sempre fare. La mia residenza deve essere una vacanza, ma deve anche essere produttiva. Presto si trasformerà in una associazione grazie ai molti collezionisti che si sono avvicinati e sono rimasti affascinati dalla realtà di Cascina I.D.E.A. Faremo probabilmente una pubblicazione annuale e in quel contesto avremo uno spazio in cui gli artisti si sentiranno a casa. I collezionisti che ho invitato a conoscere questo progetto amano tremendamente l’arte e assieme vogliamo che questa idea cresca e diventi ancora più importante. Lo spazio ci sarà ed è stato molto bello vedere l’opportunità di creare questa associazione che promuova la qualità e l’arte. La mia vita è tutto un fil rouge.

 

Riccardo Beretta Immaginazione Volontà Sogno 01 04 ink on paper 297x21 cm A4

Riccardo Beretta, Immaginazione Volontà Sogno #01 - #04, ink on paper, 29,7x21 cm (A4)

 

La rivista si chiama Quid Magazine perché vuole indagare il quid che rende unica una cosa, lei dove lo intravede il quid?

I progetti nascono da queste curiosità, quindi per me è la curiosità e il non fermarsi mai.