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miart 2023: si conclude la ventisettesima edizione 

L'installazione Blocco, intesa nella sua totalità, è l'occasione per conoscere e ri-comporre il complesso apparato di senso e contenuto della ricerca artistica di Francesca Piovesan.

Si conclude la ventisettesima edizione di miart la fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea di Milano organizzata da Fiera Milano e diretta per il terzo anno da Nicola Ricciardi.

Proseguendo nel solco delle metafore musicali miart 2023 ha costruito il suo immaginario attorno alla parola Crescendo: termine che nel linguaggio musicale indica l’aumento graduale d’intensità del suono, in relazione alla fiera ha saputo sottolineare una progressiva crescita di partecipazione e di pubblico e il desiderio di continuare su questa traiettoria oltre il 2023.

Dalle prime ore di apertura – giovedì 13 aprile 2023 – e per tutta la sua durata, la manifestazione ha registrato una grande vivacità riscontrando un incremento di presenze di VIP internazionali tra collezionisti, consulenti d’arte, curatori e direttori di fondazioni private e di musei italiani e stranieri, la crescita di partecipazione della stampa italiana e internazionale e una conseguente copertura mediatica capillare, un aumento considerevole di pubblico e appassionati all’arte.

Grande entusiasmo per la qualità delle 169 gallerie partecipanti e per l’aumento significativo della portata internazionale della kermesse che ha visto incrementare del 40% la compagine di espositori con una sede all’estero, rilevando un totale di provenienza di 27 Paesi nel mondo. Apprezzamento anche per la scelta di mantenere le tre sezioni – Established, Decades, ed Emergent – allo scopo di presentare una distribuzione degli spazi chiara e leggibile.

Quella del 2023 è un’dizione che si è distinta per la qualità delle opere esposte, per la ricerca curatoriale attenta, per i progetti espositivi di livello museale ma soprattutto per la capacità della fiera diandare oltre i confini tradizionali creando inedite collaborazioni e favorendo il rapporto e lo scambio con la città, le sue istituzioni e i suoi cittadini.

Ispirandosi al concetto di Crescendo, i contenuti della fiera per la prima volta sono fuoriusciti come radici dal proprio vaso per innestarsi in altri luoghi della città.

Sabato 15 aprile infatti, Triennale Milano ha accolto, con grande partecipazione, miart LIVE at Triennale Milano: una serie di incontri nati dalla collaborazione miart e l’istituzione milanese che ha visto la partecipazione grandi nomi del mondo della cultura come Massimiliano Gioni e Beatrice Trussardi, Jonathan Monk e Angharad Williams, Gianni Pettena e Italo Rota e che si sono sviluppati introno al tema della capacità dell’arte di far presa su altri luoghi e discipline lontani dai contenitori tradizionali. Collaborazione quella tra le due istituzioni sottolineata anche dalla una nuova edizione di FOG – Triennale Milano Performig Arts, che nei giorni della fiera ha presenta le prime italiane di Jeremy Nedd e Impilo Mapantsula (12-13 aprile) e dei Dewey Dell (15-16 aprile).

Per l’edizione 2023 ad aumentare sono stati anche i premi e le commissioni volti a supportare l’impegno e la visione delle gallerie e degli artisti che hanno partecipano alla fiera. Ciascuno di questi riconoscimenti sottolinea quanto ognuno dei Partner sia attivo nel sostegno all’arte e alla cultura. Una prestigiosa lista di rinomati curatori e direttori di museo dai profili internazionali sono andati a comporre le giurie chiamate a decretare i vincitori di premi.

Sono 9 le opere selezionate dal Fondo di Acquisizione di Fondazione Fiera Milano, ad affiancare nella scelta il Presidente di Fondazione Enrico Pazzali, la giuria composta da Diana Bracco (Presidente di giuria, Componente Comitato Esecutivo di Fondazione Fiera Milano, Milano), Ralph Rugoff, (Direttore, Hayward Gallery at Southbank Centre, Londra), Dirk Snauwaert (Direttore, WIELS, Bruxelles) e Bettina Steinbrügge (Direttore Generale, Mudam Luxembour).

“Fondazione Fiera Milano, in occasione di un appuntamento imperdibile per appassionati e collezionisti com’è miart, la fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea di Milano, è orgogliosa di poter rinnovare il suo sostegno alla cultura e al mercato dell'arte in modo concreto. Le opere acquistate quest’anno attraverso il Fondo di Acquisizione, oltre alle loro qualità estetiche, hanno un grande valore culturale – spiega Diana Bracco, membro del Comitato Esecutivo di Fondazione Fiera Milano e Presidente della giuria internazionale che ha selezionato i lavori che andranno ad arricchire la collezione della Fondazione –. Con un contributo complessivo che ha superato i 100.000 Euro, le opere scelte dalla giura che ho avuto il piacere di presiedere, spaziano dalla pittura alla fotografia e dalla scultura alla stampa e appartengono ad artisti di generazioni diverse rappresentati da gallerie italiane e straniere”.

Le opere, che andranno ad aggiungersi alle oltre 100 che attualmente compongono la collezione di Fondazione Fiera Milano ospitata all'interno della sede di Palazzina degli Orafi e visibili alla pagina https://www.fondazionefieramilano.it/it/arte-e-cultura/fondazione-per-l-arte-e-la-cultura.html sono:

- Râzvan Anton, Fading Study (Tarnita Water Dam), 2022 (Gaep, Bucharest);

- Javier Barrios, Pravada, 2023 (C L E A R I N G, New York - Brussels - Beverly Hills);

- Elisabetta Benassi, Le Ceneri di Gramsci, 2022 (Magazzino, Roma);

- Pierpaolo Campanini, Didgeridoo, 2023 (kaufmann repetto, Milano);

- Wendt Eyckermans, A study in colour, minerals and composition (after Peter Paul Rubens 'Saint Franciscus of Assisi receiving the stigmata'), 2022 (Andrew Kreps Gallery, New York);

- Soshiro Matsubara, Untitled, 2022 (Martina Simeti, Milano);

- Daniel Steegmann Mangrané, Hologram (Cork Monster), 2021 (Esther Schipper, Berlino - Parigi– Seoul);

- Nora Turato, how can i help? what's your job?, 2022 (Galerie Gregor Staiger, Zurigo – Milano);

- Tobias Zielony, Maria, 2016-2017 (LIA RUMMA, Milano – Napoli).

E altri otto sono i premi e le commissioni assegnati per questa ventisettesima edizione di miart: il Premio Herno è andato allo stand condiviso dalle gallerie ERMES ERMES (Roma) e LC Queisser (Tbilisi) nella sezione Established; il Premio LCA per Emergent è stato assegnato a HOA Galeria (São Paulo); il Premio Covivio è stato attribuito all’artista Lorenza Longhi (1991, Lecco, Italia) portata a miart dalla galleria Fanta-MLN (Milano) in sezione Emergent; la prima edizione di Fondazione Henraux Sculpture Commission è stata affidata a Haris Epaminonda (1980, Nicosia, Cipro) nello stand di Galleria Massimo Minini (Brescia) in sezione Established; la prima edizione di Premio Orbital Cultura – Nexi Group seleziona Francesco Jodice (1967, Napoli, Italia) a miart con Galleria Umberto Di Marino (Napoli) in sezione Established; il Premio Matteo Visconti di Modrone è andato a June Crespo (1982, Pamplona, Spagna) a miart con le gallerie P420 (Bologna) e Ehrhardt Flórez (Madrid) in sezione Established; il Premio Rotary Club Milano Brera per l’Arte Contemporanea e Giovani Artisti ha visto l’acquisizione di un’opera di Binta Diaw (1995, Milano, Italia) a miart con la galleria PROMETEO GALLERY Ida Pisani (Milano – Lucca) in sezione Established; il Premio Massimo Giorgetti ha scelto Jenna Bliss (1984, Yonkers, New York) a miart con la galleria FELIX GAUDLITZ (Vienna) in sezione Emergent.

In un clima di grande fermento e nelle impressioni soddisfatte degli espositori anche la Milano Art Week sviluppata da miart in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Milano ha avuto un ruolo centrale e ha visto le principali istituzioni pubbliche e le fondazioni private della città inaugurare le mostre principali della stagione proprio nei giorni della fiera.

miart vi aspetta per la sua ventottesima edizione, diretta da Nicola Ricciardi, dal 12 al 14 aprile 2024, con anteprima riservata giovedì 11 aprile 2024.

Tutti gli aggiornamenti saranno disponibili online sul sito www.miart.it 

 



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Salvatore Settis LECTIO MAGISTRALIS Germano Celant. Mostrare l’invisibile 

A conclusione delle Giornate tematiche di studio "Germano Celant Cronistoria di un critico militante".

Nell’ambito delle Giornate tematiche di studio Germano Celant. Cronistoria di un critico militante, a cura dello Studio Celant da una proposta dell’Accademia Nazionale di San Luca, mercoledì 19 aprile, alle ore 17.30, Salvatore Settis terrà la Lectio Magistralis Germano Celant. Mostrare l’invisibile nel Salone d’Onore di Palazzo Carpegna.

Questo appuntamento conclude il ciclo di incontri realizzato tra settembre 2022 ad aprile 2023 con otto importanti istituzioni artistiche italiane - Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee - Museo Madre, Fondazione Giorgio Cini, Fondazione Prada, MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Triennale Milano - per ricordare Germano Celant, scomparso tre anni fa, tramite l’approfondimento tematico dedicato a specifici aspetti della sua attività.

Instancabile studioso, critico attivo sulla scena internazionale, curatore di mostre epocali, appassionato ideatore e autore di centinaia di pubblicazioni tra cataloghi e monografie, oltre che responsabile di importanti istituzioni internazionali tra Stati Uniti e Italia, Germano Celant ha ricoperto un ruolo di spicco nel dibattito artistico contemporaneo caratterizzato da uno sguardo attento e innovativo che ha contribuito ad allargare l’orizzonte culturale oltrepassando i confini tra le discipline creative.

La Lectio Magistralis cercherà di rispondere a una serie di quesiti che Salvatore Settis si è posto: una sorta di istinto archeologico, l’impulso alla precisione, il culto dell’archivio, il sentimento del tempo, qual è la trama interiore che ha assicurato coerenza e forza alle mostre curate da Germano Celant? In che misura la sua tecnica curatoriale ha fatto leva sull’aura delle opere esposte, e fino a che punto ha saputo evocare le assenze, farle giocare con sapienza argomentativa? E in che direzione? Quale è stata, nella sua ricerca, la dinamica fra il rigore della sequenza storica e l’ordito concettuale? 

Marco Tirelli, Presidente dell’Accademia Nazionale di San Luca, tira le somme dei risultati ottenuti dall’iniziativa: “Ho creduto ineludibile che l’Accademia Nazionale di San Luca si facesse promotrice di un’iniziativa che riguardasse Germano Celant e ho coinvolto lo Studio Celant, che ha raccolto subito questa sfida, facendosi carico della complessa organizzazione di questi incontri tematici sulla sua figura, che hanno coinvolto le principali istituzioni con cui ha lavorato. Durante queste giornate di studio sono emerse e sono state approfondite le innumerevoli caratteristiche e sfaccettature di questa personalità formidabile, interprete e protagonista della società e dell’arte a lui contemporanee, ma soprattutto si è resa evidente la luce che ancora oggi la sua figura continua a emanare sull’arte contemporanea e sul suo sistema. L’intervento di Salvatore Settis chiude questo ciclo di incontri ma, allo stesso tempo, ponendo nuovi interrogativi, contribuisce ad aprire ulteriori spunti di riflessione e una nuova prospettiva sui segni, le indicazioni e le eredità che Celant ci ha lasciato. Settis, continuando ad aprire orizzonti, ci confermerà l’inesauribilità dell’universo Celant”.

Antonella Soldaini, consulente curatoriale e responsabile della ricerca scientifica dello Studio Celant ha così commentato: “Avere avuto la possibilità di cominciare ad analizzare la figura di Germano Celant attraverso le diverse angolature offerte dalle relazioni degli storici dell’arte, artisti, curatori, architetti che hanno preso parte alla serie di convegni che si sono tenuti tra il 2022 e il 2023, è auspicabile possa avere contribuito a meglio mettere a fuoco la figura di questa complessa personalità. Durante i vari incontri sono emersi diversi punti di vista, a volte anche contraddittori tra loro e che hanno però cominciato a delineare una storia, quella del critico, che ancora necessita di certo di ulteriori approfondimenti. Di conseguenza la “rituale” domanda iniziale di Marco Tirelli – Celant è un monumento o un faro? – resta per ora, secondo me, necessariamente senza risposta. La raccolta in un volume di tutti gli interventi sarà per questo, si spera, uno strumento prezioso proprio per chi volesse continuare ad indagare l’attività di Celant e capire cosa ha rappresentato, dal punto di vista storico-critico, nell’ambito dell’arte contemporanea italiana e internazionale”.

Tutti gli interventi delle Giornate di studio saranno raccolti, a conclusione del programma, in un volume, pubblicato da Skira, che, oltre a costituire uno strumento di studio sull’attività di Germano Celant, resti a testimonianza di quanto realizzato.

Sarà possibile seguire l’incontro anche in diretta streaming su https://www.youtube.com/channel/UCDDA_EUENmzUY9I2uKalsLg

 



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Fondazione In Between Art Film presenta il catalogo della mostra PENUMBRA 

Questo volume riccamente illustrato segna la conclusione di un percorso cominciato nel dicembre 2020 con la produzione di una serie di film e video. 

Fondazione In Between Art Film – nata dalla volontà di Beatrice Bulgari per sostenere il linguaggio delle immagini in movimento – è lieta di annunciare la pubblicazione del catalogo di Penumbra, la mostra collettiva commissionata e prodotta dalla Fondazione al Complesso dell’Ospedaletto, Venezia, che è stata aperta dal 22 aprile al 27 novembre 2022 in occasione della Biennale Arte.

A cura di Alessandro Rabottini e Leonardo Bigazzi con Bianca Stoppani, questo volume riccamente illustrato segna la conclusione di un percorso cominciato nel dicembre 2020 con la produzione di una serie di film e video che la Fondazione In Between Art Film aveva commissionato a Karimah Ashadu, Jonathas de Andrade, Aziz Hazara, He Xiangyu, Masbedo, James Richards, Emilija Škarnulytė e Ana Vaz. Attorno ai lavori di immagini in movimento creati da questi otto artisti internazionali, la Fondazione ha organizzato la sua prima mostra istituzionale, Penumbra; il public program di accompagnamento, Vanishing Points; e il presente catalogo.

Il libro riflette sulla realizzazione della mostra e offre saggi approfonditi e inediti sui processi di ideazione e produzione che hanno portato ai lavori esposti a Venezia, continuando così l’impegno della Fondazione a diffondere per mezzo di progetti editoriali il dibattito attorno alle immagini in movimento.

Il catalogo si apre con un saggio visivo commissionato al fotografo veneziano Giacomo Bianco. Questa suggestiva introduzione, parte delle prime fasi della campagna di comunicazione della mostra, cattura il gioco di luci e ombre sulla laguna, sulla facciata della Chiesa di Santa Maria dei Derelitti e dentro il Complesso dell’Ospedaletto che ha ospitato Penumbra.

I saggi scritti dai curatori della mostra, Alessandro Rabottini e Leonardo Bigazzi, illustrano la metodologia che ha orientato le commissioni, la narrazione metaforica e spaziale dell’esposizione e gli elementi che accomunano i film e i video nella penombra dell’Ospedaletto.

La sezione principale del libro rispecchia la disposizione delle video installazioni sui due piani dell’edificio ed è organizzata in otto capitoli che presentano fotogrammi, sinossi e crediti di ogni film, insieme a saggi originali commissionati a scrittori, studiosi e ricercatori. Giorgio Vasta, Taylor Aldridge, Filipa Ramos, Barbara Casavecchia, Matt Keegan, Martin Herbert, Bruno Carvalho con Ana Laura Malmaceda, e Francesca Recchia sono stati invitati a scrivere, in maniera inusuale, mentre i lavori erano ancora in corso di realizzazione, e sono così diventati compagni di strada e corrispondenti degli artisti. È per questo motivo che i generi scelti dagli autori variano dall’epistolare al critico all’autobiografico, introducendo un’eterogeneità di prospettive parallela alla varietà delle pratiche artistiche. Ogni saggio è inoltre arricchito da immagini d’archivio, fotografie di produzione e materiali di ricerca che documentano processi e momenti dell’ideazione e delle riprese.

Tra le descrizioni del pianterreno e del primo piano, al centro del libro ci sono le vedute dell’installazione di Penumbra, che precedono un saggio di Ippolito Pestellini Laparelli sulla scenografia da lui progettata per la mostra con la sua agenzia 2050+, e un saggio di Bianca Stoppani e Paola Ugolini su Vanishing Points, il public program che hanno curato insieme.

Lo splendido progetto grafico della pubblicazione è stato concepito da Lorenzo Mason Studio, a cui era già stata affidata l’identità visiva e la campagna promozionale che ha promosso la mostra sia online sia a Venezia per tutta la sua durata.

Il libro si può ordinare sullo shop online di Mousse.

 



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The memory of the air, Alessandro Laita e Chiaralice Rizzi © Mufoco

 

APPUNTAMENTI AL MUSEO DI FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA Sabato 15 aprile 

Si svolgono numerosi appuntamenti dedicati alla Fotografia, per esperti o, semplicemente, amanti della fotografia di tutte le età.

In occasione del festival LA BELLA ILLUSIONE, LA BELLA VERITÀ. Fotografia poesia danza musica in Villa Ghirlanda, promosso dal Comune di Cinisello Balsamo con il Museo di Fotografia Contemporanea, sabato 15 aprile dalle ore 10 alle ore 19 si svolgono numerosi appuntamenti dedicati alla Fotografia, per esperti o, semplicemente, amanti della fotografia di tutte le età.

Alle ore 10.30, Sala dei Paesaggi di Villa Ghirlanda

FOTOGRAFIA E TRASFORMAZIONI DEL PAESAGGIO: SGUARDI, IDENTITÀ, NARRAZIONI | LA PIANURA

Secondo appuntamento di 'Una Rete in Viaggio. Storie, idee, progetti', ciclo di incontri promosso da Rete Fotografia.

Il paesaggio della pianura industriale, agricola e urbana, nella fotografia.  Un racconto di Matteo Balduzzi (Museo di Fotografia Contemporanea), Patrizia Piccini (Fototeca Storica Nazionale Ando Gilardi), Carolina Lussana e Silvia Giugno (Fondazione Dalmine), Cristina Omenetto (Grin/Archivio Francesco Radino), Giovanna Calvenzi (Grin/Archivio Gabriele Basilico).

Seguirà alle ore 12 una visita guidata alla Biblioteca specialistica e all’Archivio fotografico del Museo

Dalle ore 15 alle ore 17, visite guidate al Mufoco dove è in corso, fino al 6 giugno, la mostra dedicata a Ernesto Fantozzi, ‘fotografie 1958-2018’.

Alle ore 17.30, sempre al Museo di Fotografia Contemporanea inaugurazione della mostra, The Memory of the Air di Alessandro Laita, Chiaralice Rizzi, a cura di Gabi Scardi. Un progetto e una mostra nati dall’incontro tra i due artisti, da sempre interessati al tema dell’archivio, soprattutto fotografico, e il Museo Nazionale di Fotografia Marubi di Scutari (Albania) che con il suo patrimonio di immagini testimonia un secolo di storia e di società̀ albanese (a partire dal 1856-58).  Una narrazione visiva e verbale dotata di un forte potenziale in termini sia artistici, sia di testimonianza culturale che ha preso forma in una serie di stampe fotografiche e in un’installazione audio-spaziale.

Attività per le famiglie / LudoBus Exchange 

Spazio ai bambini nel Parco della Villa, dalle 11 alle 12, con il laboratorio ‘La magia della luce’ (per bambini di 4 e 5 anni accompagnati da un adulto). Nel cortile intorno alla magnolia alle 15 con fotoINscatola experience, una camera obscura itinerante che propone attività per adulti e bambini fino alle 17.   Il LudoBus Exchange, ideato da Noris Lazzarini e portato avanti dall’Associazione R.E.S.P.I.R.O, è un viaggio alle origini della fotografia in cui scoprire come si formano le immagini nella macchina fotografica, utilizzare dispositivi di ripresa fotografica realizzati con materiali di recupero, sviluppare fotografie. Dalle 15.30 nella Sala degli Specchi, Monica Fresco, Christian Grappiolo, Patrizia ed Elena Piccini raccontano l’esperienza didattica e sociale legata al LudoBus di Noris Lazzarini.

 

La bella illusione, la bella verità

Fotografia poesia danza musica

Villa Ghirlanda | Via Frova 10, Cinisello Balsamo Milano

Sabato 15 aprile dalle ore 10 alle ore 19

La documentazione fotografica della giornata è a cura degli studenti del CFP Bauer – AFOL metropolitana.

Tutti gli incontri sono a partecipazione libera e gratuita fino ad esaurimento posti.

Per le attività laboratoriali è consigliata la prenotazione: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o 02.66056631

www.mufoco.org

 



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miart edizione 2023 

Quest’anno la fiera continua a ispirarsi alla musica, costruendo l’immaginario della nuova edizione attorno alla parola Crescendo.

Dal 14 al 16 aprile 2023 (anteprima VIP il 13 aprile) torna miart, la fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea di Milano organizzata da Fiera Milano e diretta per il terzo anno da Nicola Ricciardi. Con 169 gallerie partecipanti (un incremento a doppia cifra rispetto al 2022), provenienti da 27 Paesi nel mondo, con opere di maestri moderni e artisti contemporanei affermati ed emergenti, questa ventisettesima edizione ribadisce il suo ruolo di appuntamento imprescindibile per il pubblico dell’arte, riaffermando anche la propria internazionalità con quasi il 40% in più di espositori con una sede all’estero.

Dopo aver "smantellato il silenzio” nel 2021 e aver avviato un “primo movimento” nel 2022, quest’anno la fiera continua a ispirarsi alla musica, costruendo l’immaginario della nuova edizione attorno alla parola Crescendo: un termine che nel linguaggio musicale indica l’aumento graduale d’intensità del suono ma che in relazione alla fiera vuole sottolineare anche la progressiva crescita di partecipazione e di pubblico registrata negli ultimi due anni e il desiderio di continuare su questa traiettoria oltre il 2023.

Sempre in relazione all’idea di Crescendo, i contenuti della fiera per la prima volta si estendono oltre i propri confini tradizionali per innestarsi in altri luoghi della città, partendo, sabato 15 aprile, da Triennale Milano che ospita una serie di conversazioni dal titolo miart LIVE at Triennale Milano: incontri sviluppati intorno al tema della capacità propria dell’arte di far presa su altri luoghi e altre discipline lontani dai contenitori e dai palinsesti tradizionali.

Massimiliano Gioni e Beatrice Trussardi racconteranno di come la Fondazione Nicola Trussardi, museo nomade per eccellenza, abbia diffuso l’arte contemporanea in contesti molteplici e attraverso i canali più diversi, a venti anni dal primo intervento a Milano, in galleria Vittorio Emanuele, nel 2003; Angharad Williams e Gianmaria Andreetta parleranno di The Wig, iniziativa con cui riflettono su pratiche artistiche che prendono forma in contesti altri rispetto allo studio; Jonathan Monk converserà con Anna Ebner e Marco Scotti sul progetto espositivo Multiple Locations che durante miart porterà alcune edizioni di Monk in negozi, ristoranti e bar di via Porpora a Milano; Davide Giannella inviterà Riccardo Benassi e il duo Eva e Franco Mattes a ragionare assieme sull'evoluzione del concetto di arte pubblica e a interrogarsi sulle sue possibili interpretazioni future; Gianni Pettena e Italo Rota si confronteranno sul rapporto tra architettura e paesaggio, arte e montagna; Valerio Barberis, Loris Cecchini e Mario Cucinella si interrogheranno sulla città del futuro partendo da un’inedita alleanza tra arte, architettura e riforestazione; e infine Nico Vascellari dialogherà con Damiano Gullì, Gea Politi e Cristiano Seganfreddo partendo dalla sua opera Falena che dal 15 aprile sarà esposta negli spazi esterni dell’istituzione.

La collaborazione tra miart e Triennale Milano è sottolineata anche dalla rassegna FOG – Triennale Milano Performing Arts, che nei giorni della fiera presenterà al pubblico due prime italiane: How a Falling Star Lit Up The Purple Sky di Jeremy Nedd, coreografo e performer internazionale, e Impilo Mapantsula, network globale specializzato in una danza carica di energia (12 e 13 aprile); e Le sacre du printemps, ricerca coreografica dei Dewey Dell ispirata al capolavoro di Igor Stravinskij, pietra miliare della letteratura musicale e infinita sorgente visiva (15 e 16 aprile).

Particolarmente significativa è anche la sinergia con la Fondazione Nicola Trussardi, con cui in passato miart ha condiviso alcuni progetti speciali per la città di Milano. Quest’anno la Fondazione ha scelto di dare inizio ai festeggiamenti per i suoi primi 20 anni come museo nomade proprio all’interno dei padiglioni della fiera: il 13 aprile Beatrice Trussardi e Massimiliano Gioni coinvolgeranno il pubblico presente nel taglio di una torta regalata da Maurizio Cattelan.

La circolazione di contenuti artistici dentro e fuori dalla fiera viene ribadita anche dall’inedita partnership con il brand di moda MSGM, che ha commissionato per l’ingresso di miart un'opera site specific al duo di artisti Eva & Franco Mattes. Composta da canaline digitali che consentono il passaggio di dati, l'installazione che accoglie il pubblico, fa circolare al suo interno un’immagine invisibile che viene inviata ai passanti in modo assolutamente casuale via AirDrop dallo smartphone personale del duo. Ispirata alla pratica molto diffusa tra gli adolescenti di sfruttare momenti di calca per airdroppare materiali digitali, l’opera di Eva & Franco Mattes è un lavoro capace di generare una connessione umana che va in contrapposizione all'idea della fiera come luogo di sole transazioni commerciali. Ogni visitatore, anche senza essere un collezionista, avrà così la possibilità di portare via, e a sua volta ridistribuire, un contenuto artistico unico.

A confermare l’ambizione di coinvolgere un pubblico sempre più ampio, per la prima volta i temi della fiera vengono veicolati anche attraverso la musica grazie al progetto The Sound of miart powered by Radio Deejay, Radio Capital e Radio m2o: tre playlist musicali create dalle emittenti del Gruppo Gedi, scaricabili da QR code presenti in fiera o dal sito di miart digital e che seguono il mood di ognuna delle sezioni, Established, Emergent, Decades.

miart 2023 si pone dunque come soggetto promotore e produttore di cultura, capace di creare sinergia tra il sistema dell'arte, i cittadini e il territorio; lo sottolinea anche la nuova edizione di Milano Art Week (11 – 16 aprile), la manifestazione diffusa coordinata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, che mette in rete le principali istituzioni pubbliche e fondazioni private della città dedicate all’arte moderna e contemporanea, con un programma di mostre e attività.

In occasione di Milano Art Week aprono alcune mostre della stagione in importanti sedi cittadine. Tra queste solo per citarne alcune: la personale dell'artista belga Ann Veronica Janssens da Pirelli HangarBicocca; Candice Lin | Premio Arnaldo Pomodoro per la Scultura alla GAM Galleria d'Arte Moderna in collaborazione con la Fondazione Arnaldo Pomodoro; la personale di Yuri Ancarani e la Project Room di Silvia Giambrone al PAC; il progetto Forum 900 al Museo del Novecento in cui la galleria al piano terra ospita opere d'arte contemporanea e sedute di design trasformando gli ampi spazi in luogo di confronti, dibattiti e presentazioni; i due progetti dedicati all'arte moderna Diego, l'altro Giacometti Hortus Alchemicus alla Fondazione Luigi Rovati; la mostra dedicata alle installazioni e ai video dell'artista Dara Birnbaum all'Osservatorio Fondazione Prada.

Protagonisti di Milano Art Week saranno anche gli spazi di Fondazione Prada con la mostra Cere Anatomiche, Fondazione ICA Milano con la personale di Nathlie Provosty e Triennale Milano con le nuove mostre Lisa Ponti. Disegni e vociText e Droog30. Design or Non-design? e con un nuovo allestimento per il Museo del Design Italiano, performance e installazioni. Attività specialivisite guidate e aperture straordinarie caratterizzando gli spazi che presentano mostre già avviate come ad esempio Palazzo Reale, Museo della Scienza e della Tecnologia, Armani/Silos e Gallerie d'Italia, che apre eccezionalmente il caveau con un excursus nell'arte del Novecento italiano e internazionale.

Non mancano poi iniziative dedicate all'arte pubblica, grazie all'inaugurazione di tre nuove opere di Rossella Biscotti, Liliana Moro, Otobong Nkanga per ArtLine, il percorso d'arte contemporanea site-specific nel parco di Citylife; al doppio intervento di Franco Mazzucchelli in Triennale e alla Darsena, in collaborazione con l'Ufficio Arte Pubblica; e a Falena, l'installazione monumentale di Nico Vascellari pensata per l’esterno del palazzo di Triennale Milano.

Continua la collaborazione con il Gruppo Intesa Sanpaolo, che supporta miart in qualità di main partner. Internazionalità, eccellenza e attenzione allo sviluppo culturale del territorio sono i valori che legano miart al gruppo bancario, con l'obiettivo di consolidare la centralità di Milano nel panorama nazionale e internazionale e di offrire alla città un ulteriore volano di crescita e sviluppo economico, culturale e civile. Come da tradizione, la Banca contribuirà all'edizione 2023 portando anche propri contenuti originali. Intesa Sanpaolo Private Banking presenterà l'attività di Art Advisory e i relativi servizi di gestione del patrimonio artistico accogliendo gli ospiti in Fiera, nella VIP Lounge, dove verrà allestita una mostra dedicata a giovani artisti emergenti nell'ambito del Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo.

Si conferma per la ventisettesima edizione di miart il Fondo di Acquisizione di Fondazione Fiera Milano istituito nel 2012. Del valore di 100.000 euro è destinato a opere d'arte che andranno a implementare la collezione di Fondazione Fiera Milano, oggi ospitata all’interno della Palazzina degli Orafi, sede di Fondazione, e che attualmente si compone di oltre 100 lavori in rappresentanza di linguaggi artistici differenti. Nella scelta delle acquisizioni Enrico Pazzali, Presidente di Fondazione Fiera Milano, sarà assistito da una giuria internazionale di elevato profilo presieduta da Diana Bracco, componente del Comitato Esecutivo di Fondazione, affiancata da Ralph Rugoff, Direttore, Hayward Gallery at Southbank Centre, Londra, Dirk Snauwaert, Direttore, WIELS, Bruxelles e Bettina Steinbrügge, Direttore Generale, Mudam Luxembourg.

Sono inoltre confermati: il Premio Herno, giunto alla sua ottava edizione, che assegna un riconoscimento di 10.000 euro allo stand con il miglior progetto espositivo; il Premio LCA per Emergent, del valore di 4.000 euro, nato nel 2015 dalla collaborazione con LCA Studio Legale e destinato alla galleria con la migliore presentazione all'interno della sezione Emergent; il Premio Covivio, dedicato alla sezione Emergent e che selezionerà un artista a cui commissionare un'opera site specific con un investimento fino a 20.000 euro da allestire presso lo spazio di proworking Wellio by Covivio, in via dell'Unione 1 a Milano.

A questi riconoscimenti si aggiungeranno: la prima edizione della Fondazione Henraux Sculpture Commission che prevede la commissione di un'opera in marmo da esporre da aprile 2024 al Museo del Novecento di Milano. L'artista vincitore realizzerà il progetto nel corso di una residenza presso la Fondazione a Querceta di Seravezza (LU), dove potrà confrontarsi con i materiali lapidei d'eccellenza, le maestranze storiche e le tecnologie innovative di Henraux Spa. Il Premio Orbital Cultura – Nexi Group dedicato alla fotografia nasce con l'obiettivo di dotare i musei storici italiani di immagini contemporanee, di qualità, e favorire un continuo scambio di sguardi tra passato e presente. Il premio va a un artista delle sezioni Established o Decades cui viene commissionata la documentazione di un polo museale con un contributo di 10.000 euro. Questa prima edizione è dedicata alle Gallerie degli Uffizi. Il Premio Matteo Visconti di Modrone, in memoria del Presidente della Fonderia Artistica Battaglia, per un valore di 10.000 euro, assegnato ad un artista che potrà realizzare la sua opera nella Fonderia con l’assistenza degli artigiani che vi operano; dopo un anno di pausa torna, alla sua tredicesima edizione, il Premio Rotary Club Milano Brera per l’Arte Contemporanea e Giovani Artisti - istituito nel 2009 come primo riconoscimento nel contesto di miart - che prevede l’acquisizione di un’opera di un artista emergente o mid-career da donare al Museo del Novecento di Milano. Infine, il Premio Massimo Giorgetti, alla sua prima edizione, nato dalla volontà dello stilista e collezionista Massimo Giorgetti di supportare giovani artisti all'inizio della propria carriera, e che assegna un premio di 5.000 euro.

Anche per merito di questi riconoscimenti, più che raddoppiati nel numero rispetto al 2022, miart 2023 dimostra una rinnovata internazionalità, espressa dalla prestigiosa lista di direttori e curatori che avranno il compito di individuare le opere e gli artisti vincitori. Tra loro: Fernanda Brenner (Direttrice Artistica, Pivô, São Paulo); Nicholas Cullinan (Direttore, National Portrait Gallery, Londra); Sébastien Delot (Direttore, LaM – Lille Métropole Musée d'art moderne, d'art contemporain et d'art brut); Yilmaz Dziewior(Direttore, Museum Ludwig, Colonia); Massimiliano Gioni (Direttore Artistico, New Museum, New York e Direttore Artistico, Fondazione Nicola Trussardi, Milano); Leonie Radine (Curatrice, Museion, Bolzano); Laura McLean-Ferris (Scrittrice e curatrice indipendente, Torino); Catherine Nichols (Mediatrice Creativa, Manifesta 14, Pristina e Curatrice, Hamburger Bahnhof – Nationalgalerie der Gegenwart, Staatliche Museen zu Berlin).

Si rinnova per il 2023 la partnership con Maison Ruinart, che conferma il suo impegno nel mondo dell'arte e della sostenibilità presentando un inedito progetto artistico nella VIP Lounge Ruinart in presenza dell'artista Carte Blanche 2023 Eva Jospin.

Conferma la sua presenza Svizzera Turismo che presenta un innovativo concept espressione delle molteplici anime del territorio svizzero.

La rinnovata partnership con Elle Decor Italia valorizzerà invece la VIP Lounge di miart con gli arredi di Kartell e Saba.

Una novità molto gradita agli amanti delle eccellenze italiane: con miart 2023 il binomio arte e food prende vita grazie all’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto. A scendere in campo 10 Ambasciatori del Gusto legati a Milano – Andrea Berton, Cesare Battisti, Vittorio Borgia, Vincenzo Butticè, Carlo Cracco, Roberto Di Pinto, Antonio e Vincenzo Lebano, Davide Oldani, Aya Yamamoto, Viviana Varese – chiamati a dedicare all’arte una loro creazione e ad ospitare nei loro ristoranti alcune tra le più belle opere d’arte della collezione privata di Fondazione Fiera Milano.

A crescere attorno a miart è anche il collezionismo e in particolare quello internazionale anche grazie a ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane che supporta la manifestazione nell’incoming di una selezione di collezionisti internazionali. È anche grazie al sostegno di ICE Agenzia, che il Club degli Orafi Italia prende per la prima volta parte a miart con la mostra Double Face che vede esposti i gioielli d’artista.

 



art week

 

 

GRAPHIC DESIGN LECTURES 

Un palinsesto di incontri mensili con le eccellenze della comunicazione visiva italiana. Da gennaio a novembre 2023.

Proseguono gli appuntamenti con le Graphic Design Lectures, il palinsesto di incontri, a cura di Francesco Dondina e con il patrocinio di Aiap - Associazione italiana design della comunicazione visiva, pensato per avvicinare il pubblico alla progettazione grafica attraverso la voce delle eccellenze della comunicazione visiva italiana.

Giovedì 30 marzo alle ore 18.30 all'ADI Design Museum è in programma il terzo incontro del palinsesto che vedrà protagonista Rovatti Design, agenzia di comunicazione visiva fondata nel 1986 a Milano da Andrea Rovatti.

Tra nomi affermati ed emergenti, i protagonisti di Graphic Design Lectures sono progettisti e studi grafici italiani differenti per provenienza, anagrafe, formazione e linguaggio espressivo, selezionati con l’intento di mostrare le tante anime della progettazione grafica, un mestiere – e un’arte – in continua trasformazione.

All'edizione 2023 partecipano: RovaiWeber design, Studio La Tigre, Rovatti Design, Alessio D’Ellena/Superness, Francesco Messina/Polystudio, Francesco Ceccarelli/Bunker, Camuffo Lab e Stefano Tonti.

La collaborazione tra ADI e Francesco Dondina, ideatore di Graphic Design Lectures e di Milano Graphic Festival vuole consolidare un percorso condiviso in vista della prossima edizione del festival della grafica di Milano nel 2024. 

Non a caso, i progettisti selezionati per l’edizione 2023 hanno partecipato alla mostra SIGNS Grafica Italiana Contemporanea presentata negli spazi di BASE Milano durante la prima edizione del Festival, in un percorso dedicato agli sviluppi più recenti del graphic design italiano contemporaneo.

Dopo la precedente stagione tenutasi presso la Sala conferenze dell’Istituto Bertarelli del Castello Sforzesco di Milano dal 2015 al 2018, il format Graphic Design Lectures torna oggi con un nuovo ciclo di conferenze presso l’ADI Design Museum, consolidando un percorso condiviso di promozione della cultura del visual design, avviato con la partecipazione di ADI al festival della grafica di Milano.

L’iniziativa Graphic Design Lectures – ideata nel 2015 da Francesco Dondina, nata in collaborazione con la Soprintendenza del Castello Sforzesco e con Giovanna Mori, conservatrice della Civica Raccolta di Stampe Achille Bertarelli – intende promuovere le eccellenze contemporanee della progettazione grafica e della comunicazione visiva rivolgendosi non solo ai professionisti e agli studenti di design, a coloro che si occupano di comunicazione e programmazione culturale, ma anche agli appassionati e ai curiosi, al fine di valorizzare e diffondere la cultura della progettazione grafica presso un pubblico ampio e vario. 

Tra i protagonisti della prima stagione di Graphic Design Lectures troviamo: Italo Lupi, Stefano Asili, Armando Milani, Massimo Pitis, Studio FM MIiano, Leonardo Sonnoli, Bruno Monguzzi, Mario Piazza, Origoni Steiner, Leftloft, òbelo, Pietro Corraini, Cristina Chiappini, Ginette Caron, Luca Pitoni, Guido Scarabottolo, Alizarina, Paola Lenarduzzi, Riccardo Falcinelli, Vando Pagliardini, Gianni Latino, LS graphic, Salvatore Gregorietti, Franco Achilli/A+G, Giovanni Anceschi, Mauro Bubbico, Zetalab, parcodiyellowstone, Mario Cresci, Andrea Rauch, Paolo Tassinari, Gianluigi Colin, Studio Mut, Think Work Observe.  

Informazioni 

Graphic Design Lectures 

A cura di Francesco Dondina 

Con il patrocinio di Aiap - Associazione italiana design della comunicazione visiva 

Da giovedì 26 gennaio 2023 / 1 appuntamento al mese / orario 18.30-19.30 

ADI Design Museum, Piazza Compasso d’Oro 1 

Ingresso libero fino a esaurimento posti 

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